È molto probabile che il racconto di Pasquina sia una mezza verità, ma Pasquina non è capace di intendere e volere. Da tempo è affidata a un tutore, un avvocato. Pasquina ha anche una seria difficoltà a comunicare correttamente, molte delle cose che dice non sono comprensibili. Al netto di tutto, però, alcune delle immagini che vi proponiamo parlano più di mille parole. Per alcune di esse non ci sono giustificazioni, calcolando soprattutto da quanto tempo Pasquina è sotto tutela. Il video è stato girato ieri, lunedì 25 novembre.
Il fatto che non ci fosse da venerdì scorso la corrente elettrica è un caso. L’ultima bolletta è stata di 300 euro. Il sospetto è che qualcuno approfitti della situazione, ma in questa storia molte delle cose che si vedono sono diverse da ciò che appaiono. Resta una casa popolare gelida, senza termosifoni funzionanti, infissi guasti e lerci – uno dei quali rotto e pericoloso -. Senza contare le tapparelle rotte, le copiose infiltrazioni d’acqua in cucina, che hanno interessato anche l’impianto elettrico, il frigorifero vuoto, seppure Pasquina va a comprare piatti caldi o l’aiutano alcuni vicini. Insomma, a entrare nella casa, lasciata alla sua gestione – chissà se siano state fatte le domande all’Arca per un intervento di ristrutturazione -, tutto fa venire in mente tranne che sia abitata da una donna assistita da un tutore.
Non vi mostreremo il volto di Pasquina e neppure vi diremo il suo indirizzo, perché la protagonista del video non è lei, ma un sistema spesso incapace di prendersi carico delle persone. Non parliamo della burocrazia, ma dell’idea che si possa avere dell’essere sotto la protezione e le cure di qualcuno, come potrebbe essere un figlio o un genitore anziano. Siamo sicuri che si faccia sempre ciò che è meglio per uomini e donne che il Giudice affida a tutori e amministratori di sostegno. Non ce ne voglia la categoria, ma bisognerebbe tutti farsi carico di questa riflessione, domandandosi cosa significhi realmente, per chi aderisce a quell’istituto normativo, prendersi carico di qualcuno, averlo sotto la propria cura. Non ci dilungheremo, se non ancora per poco, giusto il tempo di dirvi che il primo approccio con il tutore di Pasquina non è stato dei migliori. In un secondo momento ci siamo scambiati qualche messaggio e alcune considerazioni, ma ancora non siamo in grado di proporvi una dichiarazione dell’avvocato. Ci occupiamo spesso delle storie legate alla vita degli ultimi, ma “sotto” Natale la vita di Pasquina ci offre diversi spunti per farci un esame di coscienza.
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