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Morte Fabiana Chiarappa, la difesa di don Nicola D’Onghia: “Un’altra auto coinvolta”. Sospetti su una Ford Puma

23 Luglio 2025
– Autore: Raffaele Caruso
23 Luglio 2025
– Autore: Raffaele Caruso

La difesa di don Nicola D’Onghia, nel ricorso presentato in Cassazione, sostiene l’ipotesi di una seconda auto che possa aver travolto il corpo di Fabiana Chiarappa, la 32enne soccorritrice 118 deceduta il 2 aprile sulla strada tra Turi e Putignano.

Il sacerdote era finito agli arresti domiciliari e oggi è costretto all’obbligo di dimora a Noci. Le accuse nei suoi confronti sono di omicidio stradale e omissione di soccorso, la difesa punta ad ottenere la completa libertà.

Al momento resta l’unico indagato. I sospetti della difesa ricadono su una Ford Puma guidata da una donna. L’auto avrebbe colpito qualcosa nel luogo dell’incidente e si sarebbe fermata dopo un paio di chilometri.

Il tutto sarebbe stato ripreso da alcune telecamere situate in zona. Tesi al momento respinta dagli investigatori perché la stessa auto è passata quando già altre si erano fermate dopo aver visto l’incidente.

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