Vi raccontiamo una storia paradossale che ha origine nel centro storico di Putignano, precisamente in corso Garibaldi, uno dei luoghi più centrali della movida del paese barese. Lì dove sorge un locale, punto di riferimento della vita notturna dei giovani che, dopo aver sorseggiato un drink, si intrattengono anche a notte fonda tra chiacchiere e musica alta.
“Una scena che si ripete quotidianamente” e che ha creato parecchio malumore tra i residenti della zona, infastiditi dal fatto di “dover fare i conti ogni sera e notte con questi schiamazzi”. Così 14 di loro, assieme ai proprietari di un B&B, hanno deciso di rivolgersi alle Forze dell’Ordine e al Comune per porre rimedio alla situazione con esposti e denunce.
Il Comune non solo non ha dato ascolto alle proteste, ma ha anche rilasciato al locale una licenza per l’esercizio di pubblico spettacolo. Ma la vera scoperta e beffa per i 14 residenti, assieme ai proprietari del B&B, è arrivata più tardi: tutti, tra cui un 80enne, infatti hanno scoperto di essere stati denunciati per stalking dalla comandante della Polizia Locale, Maria Teresa Scalini, che ha ritenuto di essere stata vittima di comportamenti oppressivi da parte loro viste le continue segnalazioni inviate al Comando. Una situazione che avrebbe provocato nella donna un forte stress.
Quello che leggete è quanto scritto finora da chi ha raccontato l’insolita faccenda. In realtà, sentendo sindaco e comandante della Polizia Locale, oltre che il vociare dei putignanesi, siamo riusciti a sapere che la cosa sarebbe sfociata in un’autentica bagarre politica, tanto che nel prossimo Consiglio comunale il Sindaco dovrà spiegare i dettagli della controversia rispondendo a un’interpellanza.
Una consigliera di maggioranza è infatti zia della titolare del locale in questione, seppure il primo cittadino scongiura possano esserci state corsie preferenziali, tant’è che il locale in passato ha subito anche qualche sanzione. Il paradosso della vicenda è che la denuncia della comandante della Polizia Locale, fatta a titolo personale, sia avvenuta poco dopo il ricorso al Tar avanzato dai cittadini del centro storico contro l’autorizzazione al pubblico spettacolo concessa al pub dall’amministrazione pubblica.
La cosa più assurda sta nel fatto che i cittadini siano in alcuni casi parte offesa, avendo ottenuto anche decreti di condanna contro cui il pub si è opposto, dall’altro sono stati denunciati, a detta del sindaco e del comandante non tanto per il numero di denunce ed esposti presentati, quanto per i modi con sui è stata condotta la protesta. In particolare, a sentire i rappresentanti istituzionali, ad aizzare i residenti sarebbe stato uno di loro nello specifico. Insomma il quadro a tinte fosche è ben disegnato.
Invitiamo chiunque si senta tirato in causa a fornirci ulteriori elementi di approfondimento in modo da scalfire la superficie di quella che secondo il racconto fatto da molti è solo una barzelletta, ma che continua a essere uno degli elementi di discussione principali nelle piazze e nei bar del paese del Carnevale.