Questa volta ci occupiamo dell’omicidio di Graziella Mansi, la bimba di otto anni violentata e bruciata viva il 19 agosto 2000 in un bosco a ridosso di Castel del Monte, alla periferia della città di Andria. Uno dei casi di cronaca nera che ha sconvolto l’Italia intera.
Gli inquirenti arrivarono subito a Pasquale Tortora, all’epoca dei fatti 18enne, che durante l’interrogatorio raccontò di averla portata nel bosco con la scusa di farle vedere dei cuccioli. Poi l’avrebbe aggredita e bruciata viva. Fece anche il nome dei suoi complici, quattro ragazzi tra i 18 e i 20 anni: Michele Zagaria, Giuseppe Di Bari, Domenico Margiotta e Vincenzo Coratella.
Proprio Michele Zagaria ha scritto una lettera dal carcere all’avvocato Anna Leone, autrice del libro “Una notte di fuoco” incentrato proprio sul tragico omicidio e sulle condanne annesse, per dare voce al suo grido di innocenza. Il legale è disposto a riaprire il caso. Al suo fianco Giancarlo Candiano, criminologo e criminalista forense. I due sollevano forti dubbi sulla condanna inflitta. Nel video allegato tutti i dettagli.

