Il blocco temporaneo dei ricoveri dei pazienti no-covid all’ospedale della Murgia, come avevamo già anticipato, sta recando notevoli disagi agli equipaggi del 118, dirottati presso altre strutture del territorio. Il dirigente Sindacale FSI-USAE nonché medico 118, Francesco Papappicco, venuto a conoscenza della questione dal nostro articolo, si è immediatamente sincerato della notizia dato che non c’era stata nessuna disposizione motivata diramata dalla Centrale Operativa alle postazioni 118.
“Ho verificato la questione – scrive – e non ci risultano comunicazioni ufficiali scritte alle postazioni, né da parte della Centrale né dalla direzione Asl né dal direttore del Pronto Soccorso della Murgia, riguardanti un qualche impedimento o divieto di agli accessi di pazienti no-covid da equipaggi India o Mike del 118”.
“Il fatto che una parte del Perinei si stia convertendo a zona Covid sottolinea il medico -, non implica, soprattutto in mancanza di disposizioni dirigenziali ad hoc per il 118 e in un periodo così complesso come quello attuale, che chicchessia possa arrogarsi il diritto di imprimere decisioni ostative unilaterali che finiscono per ripercuotersi negativamente sull’utenza e sugli equipaggi 118, già pesantemente tartassati da richieste di soccorso e assistenza domiciliare d’ogni tipo, lunghe attese fuori dai Pronto Soccorso alla mercé di ogni sorta di intemperie stagionali a causa di tamponi ai pazienti, sanificazioni insufficienti, spesso improvvisate e incomplete di mezzi e personale all’aperto, minacce di parenti giustamente contrariati se non inferociti a causa dei ritardi, intasamento degli ospedali metropolitani”.
“Dopo due anni di pandemia – conclude Papappicco – risulta a dir poco grottesco constatare l’intempestiva messa a punto delle aree grigie o covid di taluni pronto soccorso e nosocomi periferici nonché l’insensatezza di certe preconcette e quasi ricattatorie prese di posizione nei nostri confronti”.