Giulio Madaro, 53enne di Monopoli, è il nuovo nome iscritto nel registro degli indagati della Procura di Bari nell’inchiesta sul crollo della palazzina di Via Pinto, avvenuto il 5 marzo scorso. Nel 2021 aveva attestato in una perizia che la stabilità dell’edificio non era compromesso e che i lavori di messa in sicurezza non erano necessari, nonostante alcuni problemi emersi durante il sopralluogo, come il degrado delle armature in ferro e del calcestruzzo. Lo stesso Madaro era stato nominato curatore fallimentare nell’ambito della procedura fallimentare per la vendita del piano interrato, dove si sono poi sgretolati i pilastri e dove erano stati disposti i puntelli.
Erano già indagati i progettisti e il direttore dei lavori delle opere architettoniche e strutturali Stefano Simone, Giuseppe Carlo Marano, Giuseppe Antonio Massa e Giuseppe Davide Tasso, il collaudatore delle opere strutturali Vincenzo Fanelli e il legale rappresentante dell’impresa che stava eseguendo i lavori, Vito Modesto Dell’Aera.
Per gli inquirenti questi sei avrebbero omesso di effettuare una completa caratterizzazione delle connotazioni meccaniche dell’edificio, avrebbero elaborato un progetto di ripristino per la messa in sicurezza inidoneo, non avrebbero considerato la circostanza che l’edificio fosse parte di un “aggregato edilizio”, avrebbero usato elementi di puntellamento non sufficienti ad assicurare un sostegno efficace alla struttura. Avrebbero inoltre sottovalutato il rischio di collasso dell’edificio sia nella fase della direzione dei lavori che in quella dell’esecuzione, e avrebbero usato procedure di manipolazione degli elementi strutturali non consone ai criteri di sicurezza dell’edificio.
Indagate anche due aziende, la CN Energia e la Sociedil, che un anno primo del crollo avevano eseguito la messa in sicurezza piazzando i puntelli che poi hanno ceduto. Si tornerà in aula il 12 dicembre, all’udienza erano presenti anche alcuni condomini. I legali delle parti hanno chiesto di citare assicurazioni e imprese per eventuali contestazioni in sede civile.

