Il Consiglio comunale di Bari oggi avrebbe potuto approvare una risoluzione urgente per esprimere concreta solidarietà istituzionale alla popolazione palestinese, colpita da una delle più gravi emergenze umanitarie del nostro tempo.
La proposta, avanzata dal centrodestra barese, inizialmente prevedeva la donazione di due mensilità delle indennità di Sindaco, Assessori e Consiglieri comunali e municipali, da destinare – attraverso ONG accreditate – all’acquisto di medicinali e generi alimentari da inviare entro il 2025 alle popolazioni palestinesi.
Per venire incontro alle sensibilità di tutti i gruppi politici, la risoluzione era stata rimodulata, prevedendo una donazione libera e volontaria, senza importi prefissati, con l’unico impegno formale del Sindaco a comunicare nel 2026 i nomi degli amministratori baresi che decidevano di aderire.
“Ma il centrosinistra, approfittando della stesura del testo definitivo, ha abbandonato l’Aula, facendo venir meno il numero legale e impedendo la discussione e la votazione dell’atto. A scegliere invece la coerenza e la partecipazione sono stati solo i consiglieri di centrodestra e del gruppo Laforgia e del Movimento 5 Stelle, che sono rimasti in Aula. Non chiedevamo astratti proclami, come la consegna delle chiavi alla Albanese, ma un gesto concreto per aiutare il popolo palestinese. Una donazione libera, personale, volontaria. Evidentemente il centrosinistra, quando si tratta di passare dalle parole ai fatti, si dilegua. E lo fa nel peggiore dei modi: scappando dal confronto”, si legge nella nota del centrodestra.
“La maggioranza, oggi, ha perso un’occasione per dimostrare che la solidarietà può essere reale e trasparente e non solo un titolo da esibire nei convegni”, aggiungono i consiglieri. Il centrodestra annuncia che ripresenterà la proposta ripetutamente, perché “non c’è rispetto più grande per chi soffre, che quello di un gesto concreto”.

