Si è tenuta oggi, davanti al gup del Tribunale di Bari, l’udienza del processo Codice Interno che vede coinvolto l’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri, arrestato il 24 febbraio 2024 con l’accusa di scambio elettorale politico-mafioso.
Secondo l’accusa e la tesi della Dda di Bari, Olivieri avrebbe stretto un patto con i clan Parisi, Strisciuglio e Montani per l’elezione della moglie, Maria Carmen Lorusso, alle elezioni comunali del 2019, in cambio di denaro e regali. Per questo l’accusa ha chiesto una condanna a 10 anni.
“Giacomo Olivieri cercava voti per far eleggere la moglie, ma non ha fatto accordi con la mafia barese”, la tesi ribadita invece dalla difesa dell’ex consigliere regionale che ritiene di aver dimostrato l’insussistenza del presunto scambio elettorale politico mafioso, poiché i fatti – che Olivieri ha pacificamente ammesso – possono al più essere ricondotti nell’alveo della corruzione elettorale. La prossima udienza è prevista il 2 maggio.

