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Regione Puglia senza pace: si dimette Riccardi e Tupputi lascia Con. Guerra in maggioranza sul rimpasto di Emiliano

18 Aprile 2024
– Autore: Redazione Quinto Potere
18 Aprile 2024
– Autore: Redazione Quinto Potere

Non c’è pace per la Regione Puglia. Angelo Riccardi, ex sindaco di Manfredonia, ha rassegnato ieri le proprie dimissioni dall’incarico di consigliere alla task force sulle politiche del lavoro del governatore Michele Emiliano.

“Dopo un’attenta riflessione, lo scorso 14 aprile 2024 ho rinunciato all’incarico conferitomi dal Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, come Consigliere alla Task force e Politiche del Lavoro – le sue parole -. Tale decisione scaturisce da ragioni lavorative che richiederanno il mio costante impegno al di fuori della Regione, nonché dalla consapevolezza della delicata fase politica che sta attraversando l’Ente Regionale, che impone la necessità di evitare strumentalizzazioni derivanti dalla mia posizione, che mi vede colpito da declaratoria di incandidabilità (143 c. 11 Testo unico degli enti locali ) in via definitiva – provvedimento impugnato davanti alla Corte europea per i diritti dell’uomo”.

Il riferimento è alla sentenza del Tribunale di Foggia, poi confermata anche in Appello, arrivata dopo lo scioglimento del Consiglio comunale di Manfredonia per infiltrazione e condizionamento mafioso. Da non escludere che le dimissioni siano state sollecitate proprio da Emiliano dopo il diktat imposto dalla segretaria nazionale del Pd Elly Schlein. Il governatore intanto è chiamato a colmare i buchi lasciati in Giunta dagli ex assessori Maurodinoia e Barone, ma il piano sarebbe quello di cambiare 4 dei suoi 10 assessori totali. Resta da chiarire anche la posizione dell’assessore al Turismo Lopane, dopo il blitz della Finanza nelle sedi dell’azienda della moglie che riceve ogni anno 30 milioni di euro dalla Regione.

Giuseppe Tupputi ha lasciato definitivamente il partito Con, dopo aver già rinunciato al ruolo di capogruppo del partito di maggioranza, contestando la linea politica troppo morbida del governatore rispetto alla iniziale richiesta di azzeramento. Anche Sinistra Italiana e Azione hanno mostrato in queste ore le loro rimostranze e manifestato i propri dubbi sull’operato, chiedendo interventi più netti.

“C’è un responsabile politico del disastro pugliese, un nome e un cognome, si chiama Michele Emiliano. Sulla xylella, sulla Tap, sulla buona scuola, Emiliano è stato l’uomo che ha trasformato il Pd nel M5S. Lui ha praticamente consegnato la sua politica ai grillini e l’ha fatto attraverso un trasformismo di cui adesso vediamo le conseguenze. Finché non andrà a casa la Puglia non avrà futuro”, l’attacco di Mattero Renzi, leader di Italia Viva, a Emiliano.