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Se non ti sta bene vattene, L’Edicola del Sud licenzia giornalista: la dignità non ha desinenze

16 Dicembre 2021
– Autore: Redazione Quinto Potere
16 Dicembre 2021
– Autore: Redazione Quinto Potere

Dopo soli 20 giorni il collega Paolo Magrone è stato licenziato dall’editore del nuovo quotidiano cartaceo l’Edicola del Sud. La notizia è stata diffusa dalla Federazione della Stampa attraverso l’Ansa e avremmo voluto che altre testate rilanciassero quanto accaduto al collega, ma purtroppo così non è stato.

La nota sottolinea che “sono stati sufficienti venti giorni di pubblicazioni per licenziare il collega Paolo Magrone con la motivazione del mancato superamento del periodo di prova, che a norma di contratto deve essere di tre mesi. Poche ore prima di ricevere la comunicazione dall’azienda, il collega Magrone aveva sollevato questioni inerenti il rispetto del contratto nazionale di lavoro giornalistico, con particolare riferimento agli orari di lavoro, all’arco di impegno giornaliero e all’elezione del comitato di redazione, organismo sindacale di base dei giornalisti, tuttora mancante nel quotidiano. Le Associazioni regionali di Stampa di Puglia e di Basilicata, d’intesa con la Fnsi, esprimono solidarietà e vicinanza al collega Paolo Magrone, al fianco del quale si schiereranno in ogni sede. Allo stesso tempo, intraprenderanno le azioni necessarie per verificare il rispetto delle leggi e del contratto nazionale di lavoro giornalistico. Nessuna iniziativa editoriale può prescindere dal riconoscimento di diritti costituzionalmente garantiti a tutti i lavoratori“.

Secondo alcune indiscrezioni, che troverebbero conferma nei corridoi della nuovissima redazione dell’Edicola del Sud, a Paolo Magrone pare gli sia stato detto che doveva stare alle condizioni dell’editore altrimenti avrebbe potuto decidere di andare via.

Come accade in tutte le redazioni nuove, i primi mesi, quelli del lancio, sono i più faticosi, con orari che non coincidono con quanto accordato. Stando a quanto appreso, al collega era stato promesso che, dopo un po’ di sacrifici, le ore sarebbero state ridotte e la paga sarebbe stata più dignitosa. Evidentemente, come anche sottolinea la Federazione della Stampa, la vicenda non finirà qui e il collega continuerà a far valere la sua posizione.

Come tutti ben sanno Quinto Potere è nato contemporaneamente all’Edicola del Sud e leggendo i vari post dei tanti colleghi che sono stati reclutati nel nuovo quotidiano cartaceo, la preoccupazione era tanta. Un’ansia che è stata ben presto scalzata dato che la linea editoriale è completamente diversa. Noi a differenza, dell’Edicola del Sud, siamo una realtà più piccola. Siamo in quattro e tutti soci della nuova società editrice del nostro quotidiano. Ancora adesso non abbiamo nemmeno una sede dove poter lavorare e dobbiamo ancora capire come metterci in regola per sbarcare il lunario. Ma davanti a una squadra così ben attrezzata come quella dell’Edicola del Sud non ci saremmo mai aspettati una notizia del genere.

Alla direttora Ferretti, che tanto ha cavillato sulla storia del genere femminile nella qualifica, vorremmo augurarle che questa storia non abbia ulteriori strascichi e che sia semplicemente un caso isolato. Noi esprimiamo piena solidarietà al collega Paolo Magrone per il trattamento subito e auguriamo all’Edicola del Sud che possa rilanciarsi e veleggiare nel mondo del giornalismo.