Svolta nelle indagini sulla sparatoria avvenuta nella notte tra domenica e lunedì a Monte Sant’Angelo, dove è rimasto gravemente ferito il 50enne operatore ecologico, Luciano Bisceglia. Due giovani, poco più che ventenni, sono stati fermati con l’accusa di tentato omicidio e portati in carcere a Foggia.
La vittima è intervenuta per difendere il figlio ed è stato raggiunto da un proiettile al volto. Il movente dell’agguato è riconducibile ad un diverbio esploso 24 ore prima tra alcuni giovani del posto, tra cui il figlio di Bisceglia.
È ricoverato all’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo in gravi condizioni, ma non è in pericolo di vita.

