Filippo Manni, il 26 giugno 2024, fu intervistato da un giornalista Rai per commentare il tentato omicidio da parte di Giuseppe Proce, suo coetaneo e compaesano, ai danni della fidanzata. Il giovane è stato recentemente condannato a 9 anni e 11 mesi.
A distanza di un anno Filippo Manni è indagato per l’omicidio della madre, la 50enne Teresa Sommario, uccisa nella loro abitazione a Racale con un’ascia. Il 21enne ha confessato l’omicidio, raccontando di averla colpita perché lo avevo rimproverato per essere entrato in casa senza salutare.
“Ad un certo punto – ha detto Manni, davanti al magistrato e al suo legale, l’avvocato Francesco Fasano – mi si è spento tutto. Sono salito al piano di sopra, ho preso l’ascia e l’ho uccisa. Altre volte per scherzo l’ho pensato dicendoglielo e oggi l’ho fatto”, ha raccontato senza – secondo quanto si è appreso – far trapelare emotività e ravvedimento.
Il 21enne è stato trasferito in carcere. Domani, 20 giugno, è stata fissata l’autopsia sul cadavere della donna, che sarà eseguita dal medico legale Alberto Tortorella. L’omicidio si sarebbe consumato poco dopo che il padre, Daniele Manni – assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Racale – lo aveva riaccompagnato a casa. Filippo, che in passato ha lavorato anche come bagnino, studia Economia a Roma ed era rientrato a casa qualche giorno fa per partecipare alla festa patronale dedicata a San Sebastiano che si è tenuta sabato scorso.