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Uccide la mamma con un’ascia, il racconto in lacrime di Filippo Manni: “Volevo andare al mare dopo l’omicidio”

19 Giugno 2025
– Autore: Raffaele Caruso
19 Giugno 2025
– Autore: Raffaele Caruso

Filippo Manni, il 21enne studente in Economia a Roma che ha confessato l’omicidio di sua madre, la 52enne Teresa Sommario uccisa a Racale nel primo pomeriggio di martedì 17 giugno con un’ascia, è comparso questo mattina davanti alla gip Valeria Fedele.

Un interrogatorio durato circa un’ora in cui il 21enne ha spiegato cosa è accaduto e ricostruito anche gli attimi successivi al tragico omicidio. Il racconto è spesso stato interrotto, Manni è crollato in ripetute crisi di pianto.

“Il ragazzo sta acquisendo consapevolezza dell’accaduto e inizia a pentirsi ed è profondamente provato e turbato”, le parole del suo legale. “Sono tornato a casa e ho litigato con mia madre. Lei mi ha rimproverato perché non l’ho salutata appena rientrata dal lavoro”, racconta Manni che era tornato  da una giornata di lavoro da un lido di Torre San Giovanni.

A questo punto sarebbe salito nella camera da letto del fratello, avrebbe impugnato l’ascia da scout e avrebbe raggiunto la madre che era in soggiorno alle prese con lo smart working. L’ha colpita diverse volte, il numero esatto dei colpi emergerà dall’autopsia.

Poi è andato via dalla casa in stato confusionale, a torso nudo e sudato percorrendo le strade periferiche del paese. “Volevo andare a mare e fare un bagno”, le sue parole. Ci sarà anche un controllo su un presunto uso di droghe leggere prima dell’omicidio. “Chiederemo una consulenza tossicologica per stabilire se effettivamente il mio cliente abbia fatto uso di droghe e quante ore prima del delitto per comprendere se le sue condizioni psicofisiche fossero alterate”.

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