Primo caso confermato di West Nile in Puglia su un uomo. Un 46enne questa mattina si è recato al centro trasfusioni dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce per effettuare una donazione di sangue ed è risultato positivo al virus dopo essersi sottoposto al test obbligatorio.
Il paziente, come informa l’Asl di Lecce, sta bene ed è asintomatico. È tornato a casa. In Italia si sono registrati 9 decessi e oltre 10mila infezioni.
Nelle scorse ore è stato accertato in provincia di Foggia la positività di un cavallo ricoverato in un maneggio di Siponto, nel comune di Manfredonia. A causa del grave quadro clinico, l’animale è stato soppresso.
La conferma è arrivata dal Centro di referenza nazionale per lo studio e l’accertamento delle malattie esotiche (CeSME) attivo presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise. La segnalazione è partita da un veterinario libero professionista il 29 luglio scorso a seguito della quale il dipartimento di prevenzione, i servizi veterinari e il servizio di igiene e sanità pubblica della ASL Foggia hanno immediatamente attivato le procedure previste dal piano nazionale di sorveglianza per la West Nile Disease.
Avviato il protocollo previsto per i casi sospetti, sono stati effettuati prelievi ematici e coinvolto l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e della Basilicata per le prime analisi. In linea con le direttive ministeriali, nell’area interessata è stata attivata la sorveglianza entomologica e veterinaria.
Trasmessa a tutti i sindaci della provincia di Foggia e per conoscenza al prefetto da parte della direttrice facente funzioni del dipartimento di Prevenzione della ASL Foggia, Giuseppina Moffa una circolare nella quale si elencano le principali azioni raccomandate per contenere la diffusione delle arbovirosi, malattie trasmesse da insetti vettori come zanzare, zecche e flebotomi. In merito alla raccolta di sangue, l’Asl ribadisce che le donazioni sono sicure per donatori e riceventi. Come ogni estate, è operativo il Sistema nazionale di Sorveglianza per la circolazione dei virus trasmessi da vettori In tutte le strutture trasfusionali è previsto, come misura precauzionale standard, un test di screening per ogni donatore che abbia pernottato in una delle province classificate a rischio.

