Il calcio è fatto di record, statistiche e quote, ma molto spesso sono i calciatori e gli allenatori geniali a vincere le scommesse sportive più grandi in campo. Quando la genialità si unisce con uno spirito ironico, campioni e mister danno spettacolo sia in allenamento che fuori e nel mondo del pallone, gli artisti della risata sono davvero tanti.
Tutto su Totti: tra barzellette ed esultanze epiche
Divenne famoso per i suoi gol e rispose alle barzellette su di lui, pubblicando un libro di barzellette per beneficenza, in tutto questo, i suoi record sono insuperabili. Ancora più epiche sono le sue esultanze ai gol contro la Lazio come il selfie sotto la curva e la famosa maglia “vi ho purgato ancora”.
Gazza il pazzo: le trovate esilaranti di Gascoigne
La prima volta che Gascoigne vide Dino Zoff disse “ma si muove? Dobbiamo farlo ridere” e fu l’inizio di scherzi assurdi, molti dei quali inerenti al nudismo. Gazza si presentava nudo agli allenamenti o ai pranzi pre gara, spariva per cercare un pallone e poi tornava due giorni dopo, era genio e sregolatezza: ma soprattutto tante trovate esilaranti.
Oronzo Canà è figlio di Oronzo Pugliese
Sempre più spesso il cinema si è incrociato con il mondo del pallone, ma in alcuni casi la differenza è davvero sottile, perché quando parliamo del Mago di Turi, Oronzo Pugliese, ci viene subito in mente Oronzo Canà, interpretato da Lino Banfi.
Pugliese era un concentrato di ironia e scaramanzia, in campo gettava il sale, portava galline e maiali, rispondeva in dialetto incomprensibile ai giornalisti. Quando Liedholm vide Banfi su un aereo negli anni ‘80, si ricordò di Pugliese e disse al comico “dovresti fare un film sui personaggi strani che popolano il mondo del calcio”: detto, fatto. L’Allenatore nel Pallone, con Lino Banfi, tratto da un’idea di Niels Liedholm.
Il Mazzone furioso: ma quante risate
Carlo Mazzone era conosciuto per le sue battute, per quel calcio pane e salame che faceva sognare, capace anche di scoprire talenti come Pirlo, Guardiola e Materazzi o di far risorgere Roberto Baggio nei suoi ultimi 4 anni di carriera strepitosi.
Nel match del settembre 2001, Baggio realizza una tripletta che fa correre Mazzone indemoniato sotto la curva nerazzurra, in un Brescia – Atalanta 3 – 3 ormai entrato nella storia. Questa è una delle scene più iconiche del calcio contemporaneo.
Balotelli, balotellate e bullismo giornalistico
Vedere Balotelli intervistato da Francesca Fagnani per il programma Belve è un’esperienza unica, perché per la prima volta il bomber Azzurro si mette a nudo e parla anche del suo vissuto personale, dal rapporto con i genitori naturali al bullismo mediatico subito nei suoi primi anni di carriera.
Durante le interviste c’è spazio anche per le risate, con un Mario Balotelli rilassato e sereno, che oggi riesce a domare i suoi demoni interiori e che è pronto per tornare in campo e concludere la sua carriera con il botto.
C’era una volta Ronaldinho, Allegri e Galliani
Qui entriamo nelle grandi trame del calcio che coinvolgono tre mostri sacri del pallone, come una barzelletta. Anche se vinse lo scudetto con il Milan nel 2011, Massimiliano Allegri si scontrò con Galliani perché non voleva Ronaldinho e il motivo era molto semplice.
Il brasiliano faceva vita notturna e amava le discoteche, puntualmente arrivava tardi agli allenamenti e Allegri chiamava infuriato Galliani urlando: vendilo! Un giorno Allegri era fuori di sé, chiamo Galliani urlando: oggi è arrivato puntuale hai capito? Vendilo!
Galliani chiese “qual è il problema se è arrivato puntuale agli allenamenti?” e Allegri lo fredda con “è arrivato agli allenamenti direttamente dalla discoteca, però”.

