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Bari, via Manzoni cambia look. Via libera dal Comune: lavori da oltre 6,5 milioni. Si parte a febbraio – PROGETTO

27 Novembre 2024
– Autore: Raffaele Caruso
27 Novembre 2024
– Autore: Raffaele Caruso

Su proposta dell’assessore alla Cura del territorio Domenico Scaramuzzi, la giunta comunale ha approvato ieri due delibere relative entrambe al progetto preliminare/definitivo della riqualificazione di via Manzoni:

· la prima, dell’importo di € 2.475.000, riguarda il primo stralcio dell’intervento finanziato con risorse PNRR – Missione 5, Componente 2, Investimento 2.1 “Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale”,

· l’altra, dell’importo di € 4.332.060, riguarda il secondo stralcio dello stesso intervento finanziato con risorse PNRR – Missione 5 Componente 2, Investimento 2.2 “Piani urbani integrati”.

“A poche settimane dall’incontro di fine settembre con i residenti – dichiara Domenico Scaramuzzi -, abbiamo mantenuto l’impegno di approvare il progetto definitivo per la riqualificazione di via Manzoni. Saranno ora necessari circa 30 giorni per l’approvazione del progetto esecutivo che dovrà poi essere validato per consentire l’avvio dei lavori che consegneranno via Manzoni in una veste completamente rinnovata in chiave sostenibile e smart. Oggi pomeriggio, come promesso, illustreremo i dettagli del progetto definitivo nel corso di un incontro aperto alla cittadinanza al quale interverranno il sindaco e i colleghi della giunta comunale. Il nostro auspicio è quello di poter aprire materialmente il cantiere entro febbraio”.

Questo pomeriggio, infatti, il sindaco Vito Leccese e la giunta comunale, alle ore 17, nella scuola Garibaldi, incontreranno residenti, commercianti e operatori socio-culturali del Libertà per il secondo appuntamento del percorso di partecipazione sulle trasformazioni in corso nel quartiere e, in particolare, sul cantiere ormai imminente per la riqualificazione di via Manzoni.

Il Progetto

La riqualificazione di via Manzoni rientra in un programma molto più ampio finanziato dal PNRR in cui sono inclusi anche gli interventi previsti in via Amendola e via Postiglione, con l’obiettivo generale di riconsegnare ai baresi quella che era un tempo una delle vie dello shopping preferite (e che da tempo vive una condizione di declino), secondo una visione della città come spazio da restituire alla collettività con funzioni pubbliche quali occasioni di incontro e relazione.

Nella prospettiva di restituire a via Manzoni la vitalità del passato, pur rivisitata in chiave moderna, e sulla base di una strategia già applicata negli interventi di riqualificazione di via Sparano o via Argiro, il progetto prevede la pedonalizzazione quasi totale della stessa ad eccezione di due tratti per i quali, ai fini della funzionalità dei flussi della mobilità di quartiere, è prevista una percorribilità come “zona 30”: rimarranno aperti al traffico i tratti tra via Calefati e via Putignani e quello tra via Garruba e corso Italia. La pedonalizzazione comporta la rimozione della sosta delle auto dalla sede stradale; gli spazi per la sosta veicolare pertinenziale destinati ai residenti saranno recuperati in sedi stradali prossime anche attraverso un cambio di regime di parcheggio, istituendo la zona B in aree oggi destinate a parcheggio a pagamento per tutti.

L’intervento, compatibile con gli strumenti urbanistici vigenti, prevede il recupero funzionale di via Manzoni con l’obiettivo di proiettarla verso una prospettiva di utilizzo e fruibilità da parte di tutti, anche ai fini turistici e non solo commerciali. Pertanto i lavori mirano ad ampliare e rendere fruibile la via allontanando, laddove possibile, i mezzi e il caos urbano. La lunghezza della strada, oggetto dell’intervento, è di circa 750 m, da piazza Garibaldi a corso Italia.

Il progetto, in sintesi, prevede generale i seguenti interventi:

· la rimozione dell’asfalto esistente, con particolare attenzione al possibile recupero delle basole costituenti la strada storica, come già accaduto in altri tratti del murattiano;

· l’innalzamento della quota stradale, comprese le zone di attraversamento, fino a quella degli attuali marciapiedi e il conseguente raccordo con le strade di innesto: gli attraversamenti sopraelevati rispetto alla quota stradale di intersezione delle vie preesistenti faciliteranno il passaggio pedonale e, al contempo, favoriranno il rallentamento delle autovetture, con un effetto di “traffic calming”;

· la realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione stradale;

· la realizzazione di un nuovo impianto di scarico delle acque meteoriche, da collegare all’impianto cittadino esistente;

· la realizzazione degli impianti di diffusione sonora e di videosorveglianza;

· una nuova pavimentazione che prevede:

· l’utilizzo delle basole rinvenute e trattate dopo la verifica archeologica necessaria, nel tratto iniziale, compreso tra piazza Garibaldi e via Calefati, più storico e più vivo attualmente dal punto di vista commerciale;

· l’utilizzo di basole nuove di due materiali differenti: pietra di Trani e pietra lavica;

· la sistemazione a verde lungo tutto il tratto stradale e agli incroci con le traverse limitrofe;

· l’allestimento con arredi urbani: sedute, fioriere, fontane, sistema di diffusione sonora e videosorveglianza.

L’idea progettuale persegue da un lato l’obiettivo della sostenibilità, correlato con la pedonalità della via, dall’altro quello della garanzia di fruizione delle vie del centro e dell’accessibilità ai poli attrattori presenti. Verranno istituite due zone 30: una tra via Calefati e via Principe Amedeo, l’altra tra via Crisanzio e corso Italia. La minore velocità consentirà una migliore convivenza tra auto, moto, bici e pedoni e una maggiore sicurezza stradale. Partendo dall’analisi temporale dei fabbricati esistenti, il progetto prevede nel dettaglio di utilizzare le basole antiche rinvenute nelle fasi di scavo come una sorta di “tappeto centrale” circondato da basole in pietra lavica di nuova fornitura e taglio regolare a dare enfasi e importanza al primo tratto stradale, in modo tale da congiungersi più armoniosamente sia con le architetture ricadenti su questi isolati che con la parte del quartiere Murattiano più vicino. Mantenendo la soluzione progettuale del tappeto centrale, si è pensato di individuare delle “trame di tessuti tipiche dei periodi storici degli edifici circostanti”, così da contestualizzare la pavimentazione con gli edifici e creare un unicum temporale per ogni singolo isolato, trasformando la difformità tra gli isolati in una peculiarità per dare ai passanti la sensazione di attraversare un sorta di “varco temporale delle epoche che si sono susseguite” che trova la sua uniformità stilistico-architettonica passando da un isolato all’altro.

Il tutto sarà valorizzato dall’inserimento di una vegetazione ad alto fusto a chioma ampia, i cui dettagli saranno definiti in sede di progettazione esecutiva. Portando tutto il tratto stradale di via Manzoni su unico livello, la strada non presenterà alcun dislivello. Ad ogni modo, nell’ottica dell’abbattimento delle barriere architettoniche, si prevede l’installazione di un percorso tattile sui marciapiedi, progettato secondo il sistema LOGES (Linea orientamento guida e sicurezza), per un totale di circa 1.140 metri. In particolare si utilizzerà un sistema LOGES evoluto, un percorso tattile innovativo dotato di TAG RFG, basato sulla tecnologia RFID (Radio-Frequency IDentification). Lungo tutto il tratto stradale, di circa 750 metri, non mancheranno cestini per la raccolta differenziata (31), oltre a quelli realizzati ad hoc per gli incroci (29), e 4 fontane, una posizionata all’inizio del tratto stradale in corrispondenza di piazza Garibaldi, una in piazza Risorgimento, un’altra tra via Dante e via Nicolai, l’ultima in corrispondenza della scuola d’infanzia Manzari Buonvino, verso corso Italia.

Per quanto riguarda gli impianti, il progetto prevede il rifacimento del sistema di raccolta delle acque meteoriche e dell’illuminazione pubblica, oltre agli impianti di diffusione sonora e videosorveglianza, quest’ultima con telecamere del tipo bullet, dalla forma allungata e più resistenti alle intemperie, compatibili con la piattaforma Milestone. A completare il quadro impiantistico, è previsto un impianto di diffusione sonora da utilizzare all’occorrenza nel caso di eventi e/o manifestazioni.