Inchiesta Codice Interno, il Consiglio dei ministri prende tempo: la decisione su Bari slitta nel 2025. Lo scenario

Tutto rimandato al 2025. Slitta la decisione su Bari da parte del Consiglio dei Ministri che tornerà a riunirsi nell’anno nuovo. Dopo il lavoro della Commissione d’accesso nominata dal Viminale, la decisione finale spetta al ministro Piantedosi. Tutto ruota intorno alla maxi inchiesta Codice Interno che ha svelato l’infiltrazione mafiosa nei tessuti economici, politici e sociali della città di Bari. Difficile, quasi impossibile, la strada che porta allo scioglimento del Comune di Bari. Più plausibile che le aziende municipalizzate vengano commissariate. 

Il sindaco Vito Leccese ha dichiarato di essere “molto tranquillo”, pur riconoscendo che l’attesa del verdetto “è un fatto che impatta emotivamente”. “Avendo nel mio passato conosciuto profondamente l’amministrazione comunale sono molto tranquillo rispetto al fatto che in tutti questi anni non ho mai avvertito né condizionamenti né visto tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata all’interno dell’amministrazione comunale”, ha poi aggiunto il primo cittadino.

Inchiesta a Bari, si allontana l’ipotesi di scioglimento del Comune ma le municipalizzate rischiano: lo scenario

Non sono emersi “concreti, univoci e rilevanti elementi su collegamenti diretti o indiretti con la criminalità organizzata di tipo mafioso” e l’esistenza di “forme di condizionamento” a carico degli amministratori tali da poter richiedere lo scioglimento del Comune di Bari. Questo è quanto emerso dal lavoro della commissione d’accesso nominata dal Viminale e dal Comitato per la Sicurezza e l’Ordine pubblico convocato nella giornata di ieri in Prefettura.

Ora toccherà al ministro dell’Interno valutare la relazione finale del Prefetto che a quanto pare è intenzionato a chiedere un “provvedimento utile a far cessare immediatamente il pregiudizio in atto”. A rischiare però sono le aziende municipalizzate Amiu, Amgas e Amtab. L’ultima è già sottoposta ad amministrazione giudiziaria e al commissariamento, lo stesso potrebbe verificarsi per le altre due dopo quanto emerso dalla maxi inchiesta Codice Interno e dopo le conclusioni del lavoro della commissione di accesso. Così come restano forti criticità anche all’interno della Polizia Locale. Gli atti del procedimento sono coperti da segreto di Stato, secondo rumors i risultati del lavoro prefettizio sono stati condivisi.