Scooter a noleggio, esperimento fallito a Bari. Pikyrent dice basta: “Troppi furti e danni servizio sospeso”

Pikyrent dice basta. L’azienda, che gestisce lo sharing mobility in città, è stata costretta a sospendere temporaneamente il servizio scooter a causa dei numerosi furti di batterie e atti vandalici registrati solo nell’ultima settimana. A comunicarlo è la stessa Pikyrent che ha dovuto “disporre il rientro di tutti i ciclomotori elettrici del servizio attivo da due anni in città”, come si legge nella nota.

“Una situazione che va avanti senza interruzione fin dall’inizio del servizio e che rappresenta un grave problema di disponibilità dei mezzi e genera un ingente danno economico. In particolare, sarebbero state prese di mira le batterie dei ciclomotori in diverse zone della città, con cavi divelti e componenti danneggiate, rendendo impossibile l’utilizzo dei mezzi – precisa Pikyrent -. Il sistema di allarme installato sui veicoli ha rilevato tempestivamente gli atti vandalici, e diverse segnalazioni sono arrivate anche dalle Forze dell’Ordine, che hanno ritrovato alcuni mezzi danneggiati. Verranno depositate denunce complete con una ricostruzione dettagliata degli eventi mentre le Forze dell’Ordine sono già state allertate e stanno monitorando la situazione”.

In particolare, negli ultimi sei mesi, il tasso di vandalismo registrato da Pikyrent “è stato di un episodio ogni 2-3 giorni. Tuttavia, nell’ultima settimana il numero di furti e atti vandalici è aumentato con una media di 2 episodi al giorno, una crescita che ha reso inevitabile l’interruzione temporanea del servizio composto da una flotta 150 scooter full electric. Questa interruzione del servizio colpisce circa i 3.000 utenti che utilizzano normalmente il servizio di scooter sharing di Pikyrent, il 20% dei quali utilizza il servizio più di una volta alla settimana”.

“Questa triste decisione per noi è una sconfitta, ma si rende necessaria per consentirci di valutare come intervenire in maniera efficace sia sui mezzi che attraverso iniziative di sensibilizzazione con il Comune – le parole di Antonella Comes, Ceo di Pikyrent -. Il nostro obiettivo è cercare di ripristinare il servizio il prima possibile, ma al momento è fondamentale garantire la sicurezza dei veicoli e lavorare con le autorità locali per contrastare questo fenomeno. La nostra mission rimane quella di promuovere un servizio di pubblica utilità che rappresenti un’alternativa sostenibile e accessibile per la mobilità urbana” ha aggiunto Comes. “Nonostante gli ostacoli siano sempre più numerosi e i costi per garantire un servizio affidabile e capillare siano sempre meno sostenibili vogliamo continuare a crescere, migliorando il servizio e portarlo in nuove città, per contribuire a un cambiamento reale e duraturo nella qualità della vita nei nostri centri urbani. Per farlo è però necessario che tutti gli attori in causa si responsabilizzino e agiscano attivamente affinché atti vandalici e furti vengano limitati e prevenuti a vantaggio dei cittadini e di una mobilità condivisa realmente green”.

Appresa la notizia, inaspettata, della decisione presa dall’azienda Peakyrent di ritirare tutti i ciclomotori elettrici e di interrompere il servizio di scooter sharing offerto da quasi due anni nella città di Bari, il Comune intende richiedere maggiori chiarimenti circa le motivazioni espresse dal soggetto gestore.

“Atteso che siamo sorpresi dalle tempistiche e dalle modalità della scelta presa in queste ore dalla Peakyrent, azienda che attualmente svolge l’attività di sharing, relativamente ai ciclomotori e ai veicoli, chiederemo alla stessa di fornirci tutti i dati relativi agli atti vandalici subiti e ai furti dichiarati, comprese le denunce effettuate presso le Forze dell’Ordine cittadine – dichiara l’assessore alla Mobilità, Domenico Scaramuzzi -. Siamo sempre stati in prima linea, come singoli e come amministrazione, in tutte le attività di denuncia e di condanna nei confronti di questi atti, anche in collaborazione con le società operanti sul territorio. Per questo siamo ancor più amareggiati della decisione, inaspettata e unilaterale, della società che, senza concordare alcunché, ha scelto di sottrarre ai baresi un servizio che, a detta della stessa azienda, conta un’utenza di 3.000 iscritti che utilizzano normalmente il servizio di scooter sharing con una frequenza di più di una volta alla settimana. Il Comune, da parte sua, continuerà ad avere come priorità le politiche di mobilità sostenibili, accogliendo e promuovendo di buon grado ogni esperienza di sharing sul territorio”.

Bari, vandalizzati microcar e scooter a noleggio. Lo sconforto di Pikyrent: “Pensiamo a stop di notte”

Due microcar e uno scooter elettrico del servizio sharing sono stati rinvenuti a Bari con la carrozzeria devastata, interni manomessi e i vetri infranti. A darne notizia è Pikyrent, la società che gestisce il servizio nel capoluogo pugliese. Gli episodi si sono verificati nella notte tra venerdì e sabato scorsi.

“Non possono esserci che parole di sdegno per gli episodi deplorevoli che accadono continuamente in città – si veda anche la notizia recente del monopattino rubato a parco 2 giugno ad un bambino autistico – a scapito di quella porzione di popolazione che vorrebbe migliorare in tutti i modi il territorio in cui viviamo. Dal nostro canto non ci spieghiamo i motivi di questo accanimento nei confronti di un servizio che moltissimi cittadini apprezzano, l’ultima minicar danneggiata è stata ritrovata in pieno centro nel parcheggio antistante la prefettura, quasi in segno di sfida – si legge in una nota diramata dall’azienda -. Episodi così gravi e ravvicinati tanno portando la società di sharing a dover pensare a soluzioni limitanti come la sospensione del servizio durante le ore notturne, nonostante sia proprio la fascia serale quella in cui il servizio viene maggiormente utilizzato. Oppure passare a soluzioni alternative che prevederebbero il passaggio ad uno sharing di tipo station based come per le biciclette, con hub predefiniti, sparsi in varie aree della città e monitorati dalle telecamere di video sorveglianza, a scopo di deterrenza. A tale proposito la società ha chiesto al Comune di Bari l’istituzione di un tavolo di confronto per capire insieme come si possa intervenire per arginare il fenomeno senza penalizzare i tanti cittadini e non che il servizio lo usano con soddisfazione”.