Sistema Sandrino, elezioni terminate a Bari: l’ex braccio destro Armando De Francesco torna libero

Armando Defrancesco, l’ex braccio destro di Sandrino Cataldo, torna libero. La gip Paola Angela De Santis ha accettato la richiesta del suo legale e ha revocato la misura cautelare degli arresti domiciliari, nonostante il parere contrario della Procura. Alla base della decisione la conclusione delle elezioni amministrative (non c’è quindi pericolo di reiterazione del reato) e la scadenza dei termini delle indagini preliminari a fronte del tempo passato dai fatti contestati avvenuti nel 2021). Resta da capire se lo stesso verrà deciso anche per Cataldo, il marito della consigliera regionale Anita Maurodinoia, arrestato per corruzione elettorale.

È stato proprio Defrancesco a far nascere l’intera inchiesta. Infuriato con lui l’ex consigliere contattò il finanziere Gerardo Leone, incastrato in un’altra vicenda giudiziaria proprio da Cataldo, e gli rivelò il sistema elettorale e il modus operandi architettato da Sandrino per le votazioni a Bari, Grumo, Triggiano e per le Regionali. Da lì è partita poi l’inchiesta che ha portato all’arresto di Cataldo e anche di Defrancesco. Leone infatti registrò tutto e nei giorni scorsi è stato anche ascoltato in Procura come testimone.

Estorsioni a Bari, salumiere fa arrestare il suo aguzzino ma 20 giorni dopo torna libero: “Mancano gravi indizi”

Giovanni Belviso, il 47enne barese arrestato dalla Polizia con le accuse di estorsione aggravata e usura nei confronti di un titolare della salumeria situata in via Fanelli, è tornato libero. Il Tribunale del Riesame ha accolto il ricorso presentato dalla difesa e ha revocato la misura cautelare per mancanza di gravi indizi.

La vittima ha raccontato di essere stata minacciata dall’uomo per sei mesi. Alla base un debito di 700 euro contratto a novembre 2023, l’aguzzino pretendeva indietro 7mila euro. Il commerciante avrebbe anche riconosciuto parte della cifra (circa 3mila euro), ma nel mese di maggio le minacce e gli episodi violenti sono diventati più insistenti. Belviso lo avrebbe riempito di telefonate (l’accusa di stalking avanzata dalla Procura non è stata approvata dal gip), in un’occasione lo avrebbe fermato per strada e strattonato. La vittima ha pensato anche ad un gesto estremo, prima dell’ultimo tentativo disperato. Si è così rivolto alle Forze dell’Ordine con la prima denuncia il 13 maggio scorso, organizzando una trappola al suo aguzzino. Uscito dal negozio con le banconote in tasca (4 banconote da 50 euro segnate), Belviso è stato fermato dai poliziotti e arrestato in flagranza di reato. Circa 20 giorni dopo è tornato però libero.