Francesco Rubini, il tassista accoltellato lo scorso 8 dicembre da Giovanni Monno e Angela De Vincenzo a Bari, dopo diversi mesi di stop è tornato in servizio. Lo abbiamo riabbracciato in stazione, le conseguenze fisiche e psicologiche pesano ancora tutt’oggi.
Continue readingBari, il tassista accoltellato torna in servizio dopo 4 mesi: “Provo ancora paura”. Senatore Melchiorre primo cliente
“Non nego di avere ancora paura. Sono stati mesi difficili ma pian piano ne sto uscendo fuori con un percorso psicologico e la vicinanza della mia famiglia. Ripercorro le strade del Policlinico ogni giorno per tornare a casa, ma farlo con il mio taxi è diverso, fa un certo effetto”.
Queste sono le parole di Francesco Rubini, il tassista accoltellato lo scorso 8 dicembre da Giovanni Monno e Angela De Vincenzo a Bari. Dopo quattro mesi di stop, è tornato in servizio.
“Anche se ho ancora un po’ paura, devo tornare a lavoro – le parole riportate da La Gazzetta del Mezzogiorno -. Ho una figlia di 18 mesi, in questi mesi ho ricevuto solo un acconto da parte dell’Inail della somma di 500 euro per infortunio sul lavoro. Ho avvertito la calorosa vicinanza dei colleghi e delle istituzioni. Ma vedremo sulla sicurezza cos’altro si potrà fare”.
“Non credo di dover girare io armato per proteggermi anche perché in quelle situazioni non sai mai cosa può succedere…Ci hanno ascoltato, ci hanno accolto, ma è ancora tutto da vedere, i fatti sono i fatti – ha aggiunto -. Il video che è circolato in rete? Non l’ho visto e non lo vedrò mai. All’inizio ci sono rimasto male e ho cercato di capire chi lo avesse diffuso, col senno di poi credo sia importante la gente lo abbia visto. E anche parlare con i giornalisti e raccontare quello che mi è successo lo è stato”.
Il suo primo cliente è stato il senatore Filippo Melchiorre. “Francesco Rubini rappresenta per Bari un simbolo di rinascita, di risposta a un gesto che ha sconvolto la nostra comunità. Il fatto che stia tornando in campo dopo un percorso non facile, deve essere di esempio per tutti i baresi, quelli che credono in certi valori. Si può reagire”, le parole del senatore.
A Monno e De Vincenzo sono contestati i reati di lesioni personali e tentata rapina, con le aggravanti della crudeltà e dell’uso dell’arma. Secondo quanto accertato dalle indagini condotte dalla pm Silvia Curione, quella sera, dopo essere saliti a bordo del taxi guidato da Rubini – alla sua prima settimana di lavoro – avrebbero finto di non avere soldi convincendo così il tassista ad accostare.
A quel punto Monno, come si vede dal video della dashcam montata in auto, avrebbe puntato un coltello alla gola del conducente e lo avrebbe minacciato di morte, prima di iniziare a colpirlo con diverse coltellate (oltre 20) al volto, alle spalle e sul dorso. I due sarebbero poi fuggiti dopo l’intervento di un soccorritore, allertato dalle urla del tassista, e furono arrestati a poche ore dal fatto. Il tassista fu medicato al Policlinico di Bari con oltre 120 punti di sutura e fu dimesso con una prognosi di 25 giorni. Rubini ha chiesto un risarcimento danni da 300mila euro ai suoi aggressori.
Accoltellato a Bari da finti clienti: il tassista Francesco Rubini chiede risarcimento di 300mila euro ai suoi aggressori
Chiede un risarcimento danni da 300mila euro ai suoi aggressori il tassista Francesco Rubini, accoltellato a Bari da Giovanni Monno e Angela De Vincenzo, 31 e 30 anni, che la sera dell’8 dicembre 2024 si erano finti clienti.
La richiesta è arrivata oggi nell’udienza svolta in tribunale a Bari (Rubini è assistito dall’avvocato Ascanio Amenduni). I due imputati hanno chiesto di essere giudicati con rito abbreviato. L’avvocato di De Vincenzo, Domenico Valerio, ha però chiesto una perizia nei confronti della sua cliente sulla capacità di stare in giudizio, sulla capacità di intendere e volere al momento dei fatti e sulla sua pericolosità sociale. L’udienza è stata quindi aggiornata all’8 aprile, data in cui l’incarico per la perizia verrà conferito al professor Roberto Catanesi dell’università di Bari. Monno è difeso dall’avvocato Gianstefano Romanelli.
Nel processo si sono costituiti anche la Regione Puglia (avvocato Enrico Dellino, chiesti 25mila euro) e la Cooperativa dei tassisti di Bari (avvocato Andrea Preverin): quest’ultima ha chiesto un risarcimento dei danni da 500 euro per ognuno dei 130 tassisti della Cooperativa e un ulteriore risarcimento da 130 euro – sempre da corrispondere a ogni iscritto – somma necessaria per l’installazione delle telecamere a bordo dei mezzi.
A Monno e De Vincenzo sono contestati i reati di lesioni personali e tentata rapina, con le aggravanti della crudeltà e dell’uso dell’arma. Secondo quanto accertato dalle indagini condotte dalla pm Silvia Curione, quella sera, dopo essere saliti a bordo del taxi guidato da Rubini – alla sua prima settimana di lavoro – avrebbero finto di non avere soldi convincendo così il tassista ad accostare.
A quel punto Monno, come si vede dal video della dashcam montata in auto, avrebbe puntato un coltello alla gola del conducente e lo avrebbe minacciato di morte, prima di iniziare a colpirlo con diverse coltellate (oltre 20) al volto, alle spalle e sul dorso. I due sarebbero poi fuggiti dopo l’intervento di un soccorritore, allertato dalle urla del tassista, e furono arrestati a poche ore dal fatto. Il tassista fu medicato al Policlinico di Bari con oltre 120 punti di sutura e fu dimesso con una prognosi di 25 giorni.
Tassista accoltellato a Bari, il 6 marzo al via il processo: imputati Giovanni Monno e Angela De Vincenzo
Il 6 marzo, dinanzi alla seconda sezione penale del Tribunale di Bari, prenderà il via il processo a carico di Giovanni Monno e Angela De Vincenzo, i due arrestati per aver aggredito e accoltellato il tassista Francesco Rubini la sera dell’Immacolata scorsa nel quartiere Picone con l’intento di rabinarlo.
La coppia risponde dei reati di tentata rapina con l’aggravante della crudeltà e lesioni personali. L’aggressione, ripresa dalla telecamera installata nel taxi, ha scosso l’opinione pubblica.
I due, dopo essere saliti sul mezzo, hanno chiesto al conducente di accostare con il pretesto di chiedere ad un amico che abitava in zona il denaro necessario per pagare la corsa. Monno ha poi puntato un coltello alla gola del tassista, chiedendo insistentemente il denaro.
Tassista accoltellato a Bari, domani il sit-in dei colleghi di Francesco Rubini in piazza Libertà: firmata l’ordinanza
È stata firmata l’ordinanza che prevede per domani, venerdì 24 gennaio, una serie di divieti in piazza della Libertà in occasione del sit-in organizzato dall’Unione Tassisti CNA Bari per manifestare la vicinanza a Francesco Rubini, tassista aggredito lo scorso 8 dicembre.
Per consentire lo svolgimento della manifestazione senza creare intralcio alla circolazione stradale, è stato istituito il divieto di fermata su piazza della Libertà dalle ore 5 del 24 gennaio e fino al termine del sit-in. Dal provvedimento sono esclusi i veicoli di servizio (taxi) dei partecipanti alla manifestazione, nonché quelli adibiti al soccorso e della Forza Pubblica.
Tassista accoltellato, “abitacolo video sorvegliato”: tutti pronti a installare le dash cam in auto
“Abitacolo video sorvegliato”. Una scritta e un dissuasore per avvisare i passeggeri che decidono di prendere un taxi a Bari, anche se sul mezzo non è presente ancora la dash cam. L’idea è di Antonio che ha deciso di scendere in campo dopo l’aggressione ai danni di Francesco, il tassista accoltellato l’8 dicembre a Bari.
Continue readingTassista accoltellato, Francesco: “Non ho visto il video credevo di morire”. Il papà: “È dura”
Francesco ha rimediato 122 punti di sutura, ma il peso dell’aggressione sarà difficile da scrollare di dosso. Aveva da pochi giorni ottenuto la licenza e in più dovrà fare i conti con danni fisici per tutta la vita. Non sa se tornerà mai a guidare un taxi, la volontà in parte c’è, ma la sicurezza al momento no.
Continue readingTassista accoltellato, Marco fermato dagli aggressori 40 minuti dopo: “Tensione altissima ho temuto”
Questa volta vi proponiamo il racconto di Marco. Ha incrociato i due aggressori 40 minuti dopo l’accoltellamento. Si trovava in pizzeria con la sua famiglia e con un amico, aveva appena letto sui social la notizia dell’accoltellamento.
Continue readingTassista accoltellato, la mamma di Angela è distrutta: “Rovinata dalla droga perdonateci”
Abbiamo incontrato e intervistato la mamma di Angela De Vincenzo, la 31enne arrestata dopo aver partecipato all’aggressione ai danni del tassista Francesco Rubini, accoltellato qualche giorno fa a Bari. Un’intervista durissima e davvero forte.
Nei confronti di Giovanni Monno e Angela De Vincenzo è stata riconosciuta l’aggravante della crudeltà e per questo nei loro confronti è stato confermato il carcere. La 31enne è caduta nel tunnel della droga e non è riuscita a venirne fuori, la madre disperata invoca perdono e racconta i problemi affrontati con la figlia. Sui social sono centinaia le minacce rivolte non solo alla 31enne, ma anche ai suoi familiari.
Tassista accoltellato, Monno e De Vincenzo restano in carcere. Riconosciuta la crudeltà: “Inflitte sofferenze gratuite”
Nei confronti di Giovanni Monno e Angela De Vincenzo, i due baresi di 30 e 31 anni arrestati dopo la tentata rapina e l’aggressione ai danni del tassista Francesco Rubini a Bari, è stata riconosciuta l’aggravante della crudeltà.
Il motivo è legato al “numero dei colpi inferti, non funzionale al delitto, visto che Monno ha iniziato subito a colpire Rubini, immobilizzato e terrorizzato, senza dargli alcuna possibilità di consegnargli il marsupio con i soldi e ha continuato a infierire pure nel momento in cui usciva dall’auto, espressione della volontà di infliggere alla vittima sofferenze gratuite”, si legge nell’ordinanza sulla “drammatica sequenza dell’attività criminosa”.
“Alla mia esitazione perché impietrito, iniziava a brandire coltello. In preda al panico li supplicavo di non farmi del male, ma lui iniziava a colpirmi con più fendenti, sia sul volto che su più parti delle spalle e del dorso, senza darmi la possibilità di consegnargli il mio borsello che conteneva del contante. A quel punto, temendo per la mia vita iniziavo a gridare insistentemente chiedendo aiuto”, le parole di Francesco Rubini contenute nell’ordinanza.