Foggia, 23enne muore durante intervento. Medici aggrediti in ospedale: indagati 5 parenti di Natasha

La procura di Foggia ha notificato un avviso di conclusione delle indagini a cinque persone coinvolte nell’indagine sull’aggressione al personale sanitario avvenuta la sera del 4 settembre scorso nel reparto di chirurgia toracica del policlinico Riuniti di Foggia dopo la morte della 22enne Natasha Pugliese, avvenuta durante un intervento chirurgico d’emergenza in seguito ad un incidente stradale. Sono tutti familiari stretti della giovane donna, il padre, la sorella, due fratelli ed uno zio.

Per loro le accuse sono di lesioni e minacce. La procura sta anche indagando sul decesso della 22enne e nelle scorse settimane ha iscritto nel registro degli indagati venti persone – tra medici e operatori sanitari – per omicidio colposo.

Raccolgono lumache in campagna e vengono azzannati da cani randagi: feriti padre e figlio di 15 anni

Un ragazzino di 15 anni e suo padre sono stati aggrediti da un branco composto da sei cani randagi mentre si trovavano in campagna nel Leccese, dove erano andati a raccogliere lumache. L’episodio risale ad alcuni giorni fa, ma solo ora si è appresa notizia.

L’episodio di sera, in una zona di campagna lungo la provinciale che collega Scorrano a Nociglia. I due hanno riportato ferite profonde e hanno dovuto ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso dell’ospedale di Scorrano. Il padre, nel tentativo di soccorrere il figlio, ha riportato ferite nella zona lombare suturate con una ventina di punti. Più gravi le ferite riportate dal 15enne, azzannato al collo e alle gambe. Solo per pochi centimetri non è stata interessata la giugulare. Sono stati necessari oltre 30 punti di sutura. Quando è scattato l’allarme e sono intervenuti i carabinieri, il branco di randagi si era già dileguato. In passato nella zona era stata segnalata anche la presenza di lupi.

Baby gang a Bari, 48enne straniero picchiato al rientro dal lavoro: “Tanti amici vittime come me abbiamo paura”

“Per l’età che avevano potevano essere miei figli. Erano 8 ragazzi, avevano circa 14 anni. Non li avevo neanche guardati in faccia. Si sono avvicinati e mi hanno sferrato più pugni in testa, che mi hanno stordito. E poi hanno continuato a prendermi a calci”.

Questo è il racconto riportato da La Repubblica da parte di un 48enne bengalese, aggredito da una baby gang nella notte tra sabato 28 e domenica 29 settembre in via Principe Amedeo a Bari. Rientrava a casa dopo aver lavorato come lavapiatti in un ristorante nel quartiere Murat.

“Non ho denunciato perché ho avuto paura – ha aggiunto -. Ci stiamo avvisando nelle chat che abbiamo tra amici quando ci sono aggressioni. E ce ne sono tante. Sono entrati nel Mini market bengalese di un mio amico, hanno rubato l’incasso e sono andati via. Spesso questo gruppo di ragazzi ci deruba per strada”.

Operatori sanitari aggrediti a Foggia, convalidati gli arresti: 18enne in carcere

Il giudice monocratico del tribunale di Foggia ha convalidato nel giudizio con rito direttissimo gli arresti di un 18enne (in carcere) e un 33enne (ai domiciliari) che nei giorni scorsi hanno aggredito in due episodi distinti – a distanza di poche ore l’uno dall’altro – operatori sanitari del policlinico Riuniti di Foggia.

Contestualmente è stata confermata la custodia cautelare. L’udienza è stata quindi aggiornata per eventuali richieste di riti alternativi o per la prosecuzione del dibattimento. Il 18enne, giunto l’altra notte in forte stato d’agitazione al pronto soccorso del policlinico, fu bloccato dai carabinieri dopo aver sferrato calci e pugni a tre infermieri.

Il 33enne, che aveva accompagnato il padre al pronto soccorso per una visita, era stato fermato dalla Polizia e sottoposto ai domiciliari dopo aver colpito due infermieri e un vigilante intervenuto per calmarlo. L’aggressore aveva un braccio ingessato che ha utilizzato per picchiarli. Gli arresti e la successiva convalida rappresentano, è detto in una nota congiunta, “un risultato frutto dell’ottimo lavoro svolto dalle forze di polizia nei momenti successivi al loro tempestivo intervento, svolto in entrambe le circostanze con assoluta fermezza e precisione”.

“Ancor più importante, si tratta – viene ribadito – di un messaggio estremamente positivo e confortante rivolto al personale sanitario e ai cittadini dauni. Il disagio e le insicurezze scaturite dagli eventi recenti sono condivisi dalle istituzioni, che in sinergia si impegnano con costanza tanto nell’attività preventiva quanto in quella repressiva”. “Il lavoro della Procura di Foggia, in sinergia – conclude la nota – con le forze di polizia, ha fatto percepire agli infermieri e alla guardia giurata vittime di un’ingiustificata aggressione, nonché a tutto il personale sanitario e parasanitario la costante presenza dello Stato”.

Carcere di Bari, aggrediti da detenuto con problemi psichiatrici: feriti due agenti penitenziari

Un’altra aggressione si è verificata questo pomeriggio nel carcere di Bari. Un detenuto con problemi psichiatrici si è scagliato contro due agenti di polizia penitenziaria che tentavano di tranquillizzarlo dopo aver danneggiato la stanza in cui era ricoverato per motivi di salute.

A denunciarlo è l’Organizzazione sindacale autonoma di polizia penitenziaria (Osapp), i due agenti sono rimasti feriti in maniera non grave.

Da Foggia a Casarano, nuova aggressione in ospedale: medico aggredito da paziente con calcio al basso ventre

Ancora un episodio di violenza contro il personale sanitario in Puglia. Dopo i casi registrati nelle ultime ore nel policlinico Riuniti di Foggia, questa mattina è stato aggredito un medico dell’ospedale Francesco Ferrari di Casarano.

A quanto si è appreso un uomo in attesa di essere sottoposto ad un esame di cistoscopia in un ambulatorio del reparto di Urologia, una volta sistemato sul lettino ha cominciato ad andare in escandescenza e poi ha colpito il medico in servizio con un calcio al basso ventre.

Policlinico Foggia, infermieri e vigilante picchiati al Pronto Soccorso: terza aggressione in pochi giorni. Chiesto tavolo di sicurezza

Non si arresta l’ondata di aggressioni nell’ospedale di Foggia dove ieri pomeriggio il figlio di un paziente che era in attesa al pronto soccorso si è scagliato contro due infermieri e un vigilante. L’aggressore aveva un braccio ingessato col quale ha colpito il personale sanitario. Sempre al policlinico di Foggia due notti fa un 18enne è stato arrestato per aver picchiato tre infermieri, mentre il 4 settembre scorso i famigliari di una 23enne deceduta durante un intervento hanno aggredito il personale sanitario.

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha chiesto ieri al Prefetto di Bari, Francesco Russo la convocazione del comitato regionale per l’ordine e la sicurezza pubblica. La riunione è stata chiesta per arrivare in tempi brevi alla sottoscrizione di protocolli operativi omogenei in tutta la Regione che garantiscano il tempestivo intervento delle forze di polizia in caso di episodi di aggressione o di violenza nelle strutture presso le quali lavorino gli operatori sanitari e socio-sanitari. Per realizzare gli obiettivi di prevenzione previsti dalle norme di legge  e dalle linee di indirizzo regionali, anche mediante il coinvolgimento attivo delle forze di polizia, Emiliano ha quindi chiesto la convocazione al coordinatore, il prefetto di Bari, dell’incontro con i Prefetti pugliesi, con i rappresentanti della Regione e con i dirigenti delle forze dell’ordine. Emiliano ha incontrato oggi anche la coordinatrice del Nucleo Ispettivo Regionale Sanitario (NIRS), Antonella Bellomo, per fare il punto sulle attività di ispezione anche in relazione ai recenti episodi avvenuti nelle strutture sanitarie pugliesi.