Università di Bari, Roberto Bellotti è il nuovo rettore: dall’1 ottobre prenderà il posto di Stefano Bronzini

Roberto Bellotti è stato eletto rettore dell’università Aldo Moro di Bari. Al termine della seconda giornata del secondo turno elettorale, con le urne chiuse alle 16, il direttore del dipartimento interateneo di Fisica ha superato la maggioranza assoluta dei voti, ovvero 853 preferenze da parte di docenti, studenti e personale tecnico amministrativo.

Si tratta di un dato provvisorio, visto che lo scrutinio è ancora in corso, ma comunque sufficiente a garantire l’elezione. La conquista del rettorato di UniBa era diventata matematica già ieri sera quando Bellotti, unico candidato in corsa dopo il forfait degli altri cinque (Nicola Decaro, Danilo Caivano, Paolo Ponzio, Alessandro Bertolino e Luigi Palmieri), aveva incassato il quorum del 40% degli aventi diritto, come richiesto dallo statuto.

Il nuovo rettore entrerà ufficialmente in carica il prossimo primo ottobre, sostituendo l’attuale numero uno dell’ateneo, Stefano Bronzini, fino al 2031. La notizia è stata accolta con un lungo applauso.

Università Bari, Don Angelo Cassano riceve la laurea honoris causa in Innovazione sociale e politiche di inclusione

Don Angelo Cassano, referente di Libera Puglia e parroco della chiesa San Carlo Borromeo del quartiere Libertà di Bari, ha ricevuto la laurea honoris causa in Innovazione sociale e politiche di inclusione da parte del rettore dell’università Aldo Moro di Bari, Stefano Bronzini.

Prima del conferimento, nell’aula magna di UniBa, Bronzini ha ricordato che “Don Angelo è un pezzo di vita” e che questa “è una particolare laurea perché fa un percorso di vita fuori da queste mura”.

“Ho incontrato più volte Don Angelo – ha aggiunto – sempre con il sorriso e con parole di conforto rispetto al nostro mondo laico”.
Dopo la lettura del dispositivo, firmato dalla ministra Bernini, è stato ricordato che Don Angelo è “punto di riferimento a Bari e in Puglia per chi si impegna nella lotta al disagio sociale e lotta alle mafie.

Colpisce l’impegno intransigente nel contrasto alle associazioni, non solo repressivo, ma anche nella custodia della memoria delle vittime innocenti e nella vicinanza ai loro familiari”. Cassano ha poi iniziato la sua lectio magistralis esponendo una bandiera della Palestina che “non è retorica per me”, ha detto. “Dopo un’ennesima scuola bombardata non possiamo essere insensibili rispetto a questo genocidio che avviene giorno per giorno sotto i nostri occhi”.

Bari, l’Università conferisce la laurea magistrale honoris causa a don Angelo Cassano: cerimonia il 26 maggio

“Siamo profondamente orgogliosi di condividere una notizia che ci riempie il cuore di gioia: al nostro caro don Angelo Cassano sarà conferita la laurea magistrale honoris causa in Innovazione sociale e politiche di inclusione”.

Inizia così il post pubblicato sui social dalla Parrocchia San Carlo Borromeo di Bari. Don Angelo Cassano è referente di Libera Puglia e presiedente dell’associazione Giuseppe Moscati che svolge attività di solidarietà sociale.

“Un riconoscimento che va ben oltre l’ambito accademico perché premia una vita spesa per gli altri, con amore, ascolto e instancabile impegno, una laurea che profuma di umanità e dedizione”, si legge.

La cerimonia si terrà lunedì 26 maggio 2025, alle ore 15.00, presso l’Aula Magna Aldo Cossu del Palazzo Ateneo di Bari. “Grazie, don Angelo, per essere guida, esempio e luce per la nostra comunità. Questa laurea è anche un po’ nostra, perché parla del bene che ogni giorno semini tra noi e con noi – conclude la parrocchia -. Congratulazioni di cuore”.

Università Bari, entra in vigore il codice contro le discriminazioni: “Rispettiamo la dignità di tutte le persone”

È entrato in vigore oggi all’università di Bari, dopo aver completato l’iter procedimentale, il codice di condotta per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni e delle molestie.

Il testo, ricorda UniBa in una nota, “è stato formulato dal comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni, in coerenza con i valori guida espressi nel codice etico e nel codice di comportamento e nel rispetto delle fonti normative internazionali, europee e nazionali”.

L’obiettivo dell’ateneo barese è “prevenire e contrastare i comportamenti discriminatori, la violenza e le molestie, anche di genere e sessuali, e ogni altra forma di violazione della dignità della persona”.

“Tutta la comunità universitaria – conclude UniBa – è coinvolta nel contribuire ad assicurare un ambiente di studio e lavoro in cui si rispetti la dignità delle persone e in cui le discriminazioni, la violenza e le molestie non siano tollerate in alcuna forma”.

Bari, sesso e favori per superare gli esami: l’Università sospende il professor Volpe dopo la condanna a 5 anni

Il professore Fabrizio Volpe, associato di Diritto civile all’Università, è stato sospeso temporaneamente dall’insegnamento. A febbraio è stato condannato a 5 anni per il reato di induzione indebita a dare o promettere utilità al termine del processo di primo grado.

Il docente è stato accusato di aver chiesto ad una studentessa prestazioni sessuali in cambio del superamento degli esami. La Procura aveva chiesto la condanna a 6 anni di reclusione. Il professor Volpe, assistito dagli avvocati Elio Addante e Angelo Loizzi, ha sempre respinto le accuse.

Una delle due presunte vittime non si è mai costituita parte civile, l’altra ha revocato la costituzione: unica parte civile è l’Università di Bari nei confronti della quale sarà quantificato in sede civile il risarcimento dei danni.

Lo scandalo di Lady Caracciolo, la laurea presentata ad Aeroporti di Puglia è falsa: l’Università denuncia in Procura

La laurea presentata da Carmela Fiorella, moglie del consigliere regionale ed ex capogruppo Pd Filippo Caracciolo, ad Aeroporti di Puglia per partecipare al concorso da dirigente del personale delle risorse umane è falsa.

L’Università di Bari ha così presentato una denuncia alla Procura dopo aver accertato che “non risulta aver conseguito il titolo di studio Laurea Magistrale in Economia e Management (LM 77)”.

La comunicazione è stata data ieri sera anche Aeroporti di Puglia che ha avviato anche un’indagine interna per fare chiarezza sul caso e quanto accaduto.

Dagli accertamenti svolti dall’Università di Bari, risulta che Carmela Fiorella ha conseguito nel 2010 la laurea triennale in Scienze delle Politiche che non le avrebbe consentito la partecipazione al concorso in cui era richiesto un titolo di studio quinquennale in Economia o in Giurisprudenza.

Crolla palazzo a Bari, colpo di scena. Lo studio dell’Università contraddice l’Arpa: “C’è amianto nelle polveri”

“Ci sono numerose fibre di amianto, in particolare crisotilo e numerose fibre di vetro nelle polveri provenienti dal crollo del palazzo di via De Amicis”. La tesi è del Dipartimento di scienze della terra dell’Università di Bari dopo la perizia effettuata su richiesta di alcuni residenti di un immobile situato in zona.

L’esito, tramesso agli uffici comunali, contraddice al momento quello delle analisi dell’Arpa Puglia che avevano escluso la presenza di amianto nell’aria pochi giorni dopo il crollo della palazzina. Il Comune ha già chiesto all’Arpa di effettuare nuovi prelievi.

AGGIORNAMENTO 15.15 – Alle ore 14.30 di oggi, Arpa Puglia ha prelevato un campione di polvere da uno dei balconi prospicienti l’area del crollo in via De Amicis per avviare le analisi finalizzate a verificare la presenza di fibre di amianto. Contestualmente, Arpa sta procedendo ad installare nuovamente le centraline per proseguire le indagini sulle polveri derivanti dalle attività di demolizione in corso. Questi ulteriori interventi sono stati richiesti dall’amministrazione comunale a seguito della ricezione dei risultati di una relazione prodotta dall’Università degli studi di Bari, dipartimento di Scienze della terra e Geoambientali, relativa alle indagini SEM effettuate su un campione in polvere, prelevato dal pavimento del balcone su mandato di una condomina del civico 2 di via Edmondo De Amicis.

Il campione in questione, osservato in microscopia elettronica, avrebbe evidenziato la presenza di fibre di amianto e di vetro. Si ricorda che, come da ordinanza del sindaco Vito Leccese, firmata ieri, mercoledì 12 marzo 2025, è vietato l’affaccio all’esterno delle finestre, è imposto l’obbligo di mantenere chiuse le finestre e di utilizzare idonei dispositivi di protezione (mascherine) nelle aree esterne delle zone circostanti l’edificio interessato dal crollo (via Pinto, via De Amicis nel tratto compreso fra Corso Benedetto Croce e via della Repubblica, via Fornelli nel tratto tra via Pinto e via della Repubblica, corso Benedetto Croce nel tratto tra via Bottalico e via Monfalcone) sino a comunicazione di cessate attività. A questo si aggiunge l’attività di monitoraggio ambientale continuativo, predisposta dall’amministrazione comunale, attraverso il posizionamento di un laboratorio mobile, installato da ditta specializzata iscritta all’albo nazionale gestori ambientali – categoria 10 (sottocategoria 10A-10B), al fine di verificare la presenza di polveri dannose per la salute pubblica; nonché le attività di nebulizzazione attiva per contenere la dispersione delle polveri durante gli interventi di demolizione controllata in corso.

AGGIORNAMENTO 19 – Nella “matrice cementizia” di alcuni detriti (probabilmente di una tubatura) della palazzina di via De Amicis crollata il 5 marzo scorso a Bari erano presenti “fibre di amianto”.

Lo comunica l’Arpa Puglia, che nei giorni scorsi aveva escluso la presenza di fibre di amianto nell’aria interessata dal crollo, sulla base delle analisi svolte per 24 ore (dal 6 al 7 marzo) attraverso le proprie centraline proprio sulla qualità dell’aria.

Le indagini dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente saranno estese anche alle polveri, e per questo sono stati prelevati dei campioni nel cortile della ex scuola Carlo del Prete, nella vicina via Pinto, e dal balcone di un appartamento di via De Amicis 2. Proprio dall’esame di un campione prelevato dal balcone, l’università di Bari aveva rilevato, in una relazione, la presenza di fibre di amianto da un campione di polvere.

“La relazione in questione – scrive l’Arpa in un comunicato – non proviene da un laboratorio inserito nell’elenco dei laboratori qualificati del ministero della Salute”. “Arpa Puglia – si legge ancora – si riserva valutazioni sui contenuti della relazione dell’ università di Bari, di cui si è avuta notizia in giornata odierna, relativa ad un ‘campione di polvere’ che sarebbe stato prelevato da un balcone nei pressi del palazzo crollato”. Le analisi di questi ultimi campioni prelevati inizieranno domani.

Università Bari, sesso per superare gli esami: il professore Volpe condannato a 5 anni

Il Tribunale di Bari ha condannato il docente di diritto civile dell’Università di Bari Fabrizio Volpe alla pena di 5 anni di reclusione per induzione indebita.

Questo è l’esito del processo di primo grado nei confronti del docente accusato di aver chiesto ad una studentessa prestazioni sessuali in cambio del superamento degli esami.

Per il docente la Procura aveva chiesto la condanna a 6 anni di reclusione. Il professor Volpe, assistito dagli avvocati Elio Addante e Angelo Loizzi, ha sempre respinto le accuse.

Al termine dell’udienza la difesa si è detta “soddisfatta” dell’esito della sentenza eperché “l’impianto accusatorio è stato fortemente ridimensionato”, annunciando allo stesso tempo che dopo il deposito delle motivazioni, tra 90 giorni, impugnerà la sentenza.

Una delle due presunte vittime non si è mai costituita parte civile, l’altra ha revocato la costituzione: unica parte civile è l’Università di Bari nei confronti della quale sarà quantificato in sede civile il risarcimento dei danni.

Il secondo evento più potente della storia: UniBa studia l’eruzione ai Campi Flegrei di 109mila anni fa

Una delle eruzioni più potenti nei Campi Flegrei, vasta zona vulcanica nell’area metropolitana di Napoli, è avvenuta 109mila anni fa. A scoprirlo è stato uno studio congiunto condotto da Cnr-Igag, Sapienza università di Roma, Ingv e università Aldo Moro di Bari.

La ricerca è stata pubblicata sulla rivista scientifica ‘Communications earth and environment’ di ‘Nature’. Attraverso un approccio multidisciplinare i ricercatori hanno ricostruito i principali parametri eruttivi di un’antica, denominata ‘Eruzione di Maddaloni’, pressoché inaccessibile nell’area del vulcano ma documentata dalle ceneri depositate in aree remote, note con la sigla ‘X-6’ e rinvenute in un’ampia area del Mediterraneo, dall’Italia centrale fino alla Grecia.

“Sorprendentemente – spiega Antonio Costa, dell’Ingv – i risultati della modellazione hanno fornito una stima di magnitudo di 7.6, cioè di poco inferiore a quella della famosa Ignimbrite Campana di circa 40mila anni fa, definendo l’eruzione di Maddaloni come il secondo più grande evento della storia eruttiva dei Campi Flegrei”. Jacopo Natale, dell’università Aldo Moro, evidenzia che “il fatto che questo sistema vulcanico abbia prodotto diverse grandi eruzioni nel corso della sua storia suggerisce che la struttura della caldera, la depressione vulcano-tettonica che si forma durante grandi eruzioni a seguito del rilascio di un ingente volume di magma in superficie, potrebbe essere molto più complessa di quanto ipotizzato finora”.

I risultati della ricerca, spiega l’università di Bari in una nota, “gettano nuova luce sulla ricorrenza degli eventi di grande magnitudo ai Campi Flegrei”.