Dall’aeroporto in centro, tariffa maggiorata: sospesa per trenta giorni licenza a tassista furbetto di Bari

A esito dell’istruttoria condotta dal settore Attività produttive, in seguito alla segnalazione pubblicata sulle pagine di una testata giornalistica relativa a un episodio avvenuto lo scorso giugno, è stata sospesa per trenta giorni la licenza a un tassista, ai sensi dell’articolo 46 del Regolamento comunale taxi.

La sospensione di trenta giorni rappresenta la contestazione più grave prevista dal Regolamento: il conducente dovrà riconsegnare la licenza all’ufficio, per scontare la sanzione.

A luglio, infatti, il giornale aveva riportato la testimonianza di quanto avvenuto lo scorso 26 giugno, nella tratta compresa tra l’aeroporto di Bari e il centro città, denunciando comportamenti scorretti da parte del tassista, come l’applicazione di tariffe non corrispondenti a quanto stabilito dal Regolamento. Il settore Attività produttive ha, dunque, aperto un’istruttoria, convocando il tassista per acquisire la sua versione: al termine delle verifiche è stata stabilita la contestazione.

“Ringrazio i funzionari delle Attività produttive per aver svolto un’istruttoria accurata su una vicenda grave, denunciata da una testata giornalistica e confermata da diversi testimoni, che nuoce all’immagine della città e alla stessa categoria dei tassisti baresi – commenta l’assessore allo Sviluppo locale e Blue economy Pietro Petruzzelli -. L’amministrazione comunale sta mettendo in campo un impegno sensibile per migliorare il trasporto pubblico e il servizio taxi in favore di cittadini e visitatori, e il fatto che qualcuno pensi ancora di fare il furbo abusando del proprio ruolo mentre svolge un servizio pubblico, credendo di passarla liscia, è inammissibile. Mi auguro che quanto accaduto possa persuadere anche i più ‘allergici’ a rispettare le regole e che, anche grazie al rilascio delle nuove licenze, il servizio taxi possa migliorare ulteriormente ed essere sempre all’altezza delle esigenze e delle ambizioni di una città che sta investendo sul proprio futuro”.

Mola, droga all’interno del locale: scatta la sospensione per 15 giorni

Nell’ambito di una più ampia attività condotta dalla Polizia di Stato e finalizzata ad intensificare i controlli a Bari e provincia per prevenire e contrastare attività illecite, in data odierna è stato notificato un provvedimento ex art. 100 T.U.L.P.S. con cui è stata disposta la sospensione per 15 giorni dell’autorizzazione alla somministrazione di alimenti e bevande a carico di un esercizio pubblico ubicato a Mola di Bari.

Il controllo effettuato da personale della Questura di Bari, con l’ausilio di Unità Cinofile, ha confermato il fondato sospetto che all’interno del locale fosse presente sostanza stupefacente destinata al traffico illecito, determinando quindi l’adozione del provvedimento di sospensione quale misura a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica.

Insulti ai turisti e 120 euro per un’unica corsa: due tassisti baresi rischiano la sospensione della licenza

Due tassisti baresi rischiano la sospensione della licenza. Come raccontato da La Repubblica, entrambi sono stati convocati in Comune per fare chiarezza sugli episodi che li coinvolgono.

Il primo, il 26 giugno scorso, avrebbe chiesto a quattro passeggeri 120 euro per un’unica corsa di notte dall’aeroporto di Bari. “Se volete, salite in quattro. Altrimenti vi lascio qui. Sono 30 euro a testa”, le parole rivolte ai turisti. “Mi dovete dire grazie, altrimenti vi lasciavo lì”, avrebbe poi detto una volta arrivato a destinazione. Si tratta di un’irregolarità visto che per la corsa avrebbe dovuto chiedere soltanto 28 euro e non 120, come previsto dal piano tariffario.

Il secondo tassista invece rischia la sospensione per aver inveito contro un turista e averlo insultato. In più si è scoperto che stava utilizzando la vettura di un collega senza che il passaggio fosse formalizzato. E anche l’intestatario della licenza sarà sanzionato.

“Appalti in cambio di voti” a Molfetta, arriva la sospensione bis: Minervini non può fare il sindaco da casa

Il prefetto di Bari, Francesco Russo, ha adottato un nuovo decreto di sospensione nei confronti di Tommaso Minervini. Dopo la decisione del Tribunale del Riesame che ha revocato i domiciliari, il 70enne non potrà comunque ricoprire il ruolo di primo cittadino e potrà avvicinarsi agli uffici del Comune solo su autorizzazione del gip di Trani, Marina Chiddo.

In base al decreto 235/2012 il divieto di avvicinamento comporta la sospensione dalle cariche elettive “quando riguarda la sede dove si svolge il mandato elettorale”.

Minervini era stato arrestato il 4 giugno nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta concessione di appalti in cambio di voti. Il primo cittadino ha lasciato gli arresti domiciliari ed è tornato in libertà, come stabilito dal tribunale del Riesame che ha però disposto la sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio per un anno..

 

Gravina, bar frequentato da pregiudicati: scatta la sospensione di 10 giorni

La Polizia di stato ha notificato il provvedimento con cui il Questore di Bari ha disposto la sospensione della licenza di un bar di Gravina in Puglia, per la durata di 10 giorni, ai sensi dell’art. 100 del Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza.

Il provvedimento amministrativo, notificato dai poliziotti del Commissariato di pubblica sicurezza di Gravina in Puglia, è stato emesso a seguito di servizi di osservazione e controllo mediante i quali è stato accertato che il pubblico esercizio è frequentato da persone gravate da pregiudizi penali e dedite all’attività illecita di spaccio ed uso personale di sostanze stupefacenti.

Si tratta di circostanze che costituiscono grave pregiudizio per l’ordine e la sicurezza pubblica, anche in ragione dei ripetuti episodi delittuosi legati alla detenzione ed allo spaccio di sostanze stupefacenti accertati presso il pubblico esercizio.

Il provvedimento di sospensione è scaturito dall’esigenza di contrastare il consolidamento della situazione creatasi, adottando in via preventiva una misura a garanzia di interessi pubblici primari quali la sicurezza e l’ordine pubblico, e dissuadere la frequentazione di persone ritenute pericolose, privandole del luogo di loro abituale aggregazione.

Spaccio di droga, persone pericolose e bevande alcoliche a minori: chiuso per 7 giorni bar di Putignano

Ieri a Putignano la Polizia di Stato ha notificato al titolare di un bar del centro il provvedimento amministrativo di sospensione della licenza di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, emesso ex art. 100 T.U.L.P.S. dal Sig. Questore della Provincia di Bari per la durata di giorni 7 (sette) giorni, con conseguente chiusura al pubblico del bar dal giorno successivo alla notifica.

Il provvedimento è stato adottato all’esito dell’attività del Commissariato di P.S. Putignano di prevenzione, repressione dei reati e di controllo dei luoghi di ritrovo della c.d. Movida, tesa al contrasto di episodi di allarme sociale che si realizzano nei luoghi tipici della movida giovanile.

I numerosi controlli effettuati dai poliziotti del Commissariato di P.S. Putignano al predetto bar e nelle immediate vicinanze dello stesso, nel periodo dal luglio 2023 a marzo 2025, a causa di una pluralità di episodi, che hanno destato nella cittadinanza allarme sociale, come lo spaccio di sostanze stupefacenti, circostanza supportata anche dalle numerose segnalazioni pervenute da parte dei cittadini, ha determinato l’esigenza improrogabile di contrastare il consolidamento della situazione creatasi, adottando in via preventiva una misura a garanzia dell’ordine e della sicurezza pubblica, al fine di scongiurare l’abituale frequentazione di persone ritenute pericolose, privandole del luogo di loro abituale aggregazione.

Si evidenzia inoltre che nello stesso bar, nel corso dei citati controlli, è stata accertata in una circostanza anche la somministrazione di bevande alcoliche ad un minore.

Bari, Umbertino senza pace. Musica diffusa con amplificatori e stereo oltre la mezzanotte: sospesi due locali

Per due locali dell’Umbertino di Bari è scattata la sospensione dell’attività per tre giorni dopo i controlli degli agenti del nucleo di Polizia annonaria scattati in seguito alle segnalazioni dei residenti.

La sanzione è stata elevata a causa della musica diffusa con amplificatori e stereo anche dopo la mezzanotte. In entrambi i casi gli agenti hanno accertato in due occasioni la violazione del Documento strategico del commercio (a dicembre e a gennaio).

 

Bari, dopo la tregua natalizia richiude il Bar Piccolo. Ricorso respinto dal Tar: sospensione di 15 giorni

Saracinesche nuovamente abbassate per il bar Piccolo situato in via Cognetti nel cuore della movida barese e del quartiere Umbertino. Il Tar ha rigettato il ricorso e ha confermato la sospensione della licenza per 15 giorni.

Lo stesso Tar aveva bloccato la sospensione dell’attività nel periodo natalizio, disposta dalla Questura l’11 dicembre scorso, permettendo ai gestori di poter lavorare durante il periodo natalizio, rinviando la decisione a gennaio. “L’operatività del pubblico esercizio costituisce pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica – si legge nel provvedimento -. La sospensione della licenza non ha natura afflittiva e sanzionatoria, bensì cautelare e preventiva, in quanto essenzialmente finalizzata a evitare la consumazione di reati e turbative dell’ordine pubblico, senza implicazione soggettiva nei confronti del titolare dell’esercizio”.

Negli ultimi mesi, in diversi episodi, sono state sequestrate dosi di sostanze stupefacenti a carico degli avventori del locale. All’origine del provvedimento della Questura anche il costante perpetrarsi di azioni delittuose, tra cui risse, e l’abituale presenza di individui gravati da segnalazioni di polizia e precedenti penali, nonché assuntori di sostanze stupefacenti.

Scandalo all’Asl Bari, appalti concessi in cambio di soldi e favori: tre dipendenti sospesi dal servizio

I tre dipendenti della Asl di Bari, Nicola Sansolini, Nicola Iacobellis e Concetta Sciannimanico, arrestati nell’ambito dell’inchiesta su un presunto giro di tangenti legati ad appalti banditi dall’azienda sanitaria sono stati «immediatamente sospesi dal servizio in via cautelare». Lo si apprende da fonti della Asl che fanno anche sapere che «gli atti sono stati inviati all’ufficio procedimenti disciplinari aziendale».