Modugno, domato incendio alla Recuperi Pugliesi. Ordinanza del Sindaco: “Limitate le attività all’aperto”

Un incendio è divampato nel pomeriggio di oggi, su un’area esterna al capannone della azienda “Recuperi pugliesi” nella zona industriale di Modugno, alle porte di Bari. Le fiamme hanno riguardato rifiuti che l’impresa compatta e che erano sistemati sul terreno in cui si è sviluppato il rogo la cui natura è per ora sconosciuta. A lavoro ci sono sette squadre dei vigili del fuoco del comando provinciale di Bari che hanno domato l’incendio in un’ora. La società Recuperi pugliesi parla di “piccolo” rogo scoppiato in una zona “estremamente circoscritta”.

Le fiamme non hanno provocato “danni a persone e cose”. Intanto, in via cautelativa il sindaco di Modugno, Nicola Bonasia, ha firmato una ordinanza con “cui dispone di limitare le attività all’aperto, con particolare riguardo a quelle di natura ludico sportiva e di mantenere chiuse le finestre in caso di fumi persistenti e maleodoranti”. Da Palazzo di città fanno sapere che dell’incendio “è stata interessata l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente”.

Brucia la Puglia, incendio a Ugento. Il Sindaco: “Colpiti al cuore ma danni contenuti” – LE FOTO

“Grazie! Grazie! E ancora grazie! Grazie a chi ce l’ha messa tutta per combattere contro il fuoco che avanzava spinto dal vento. Nonostante gli ettari divorati dalle fiamme, posso assicurarvi che i danni sono stati contenuti grazie anche a ciò che fino ad oggi abbiamo fatto, donando uno stabile all’interno del Parco all’Arif, e continueremo a fare, investendo e credendo in un distaccamento dei Vigili del Fuoco ad Ugento”.

Lo scrive su Facebook il sindaco di Ugento, Salvatore Chiga, dopo il terribile rogo che ieri ha messo in fuga i bagnanti dalle spiaggi di Torre Mozza e Lido Marini e ha portato allo sgombero di oltre un centinaio di turisti dall’antica masseria di Rottacapozza. Questi ultimi sono stati quasi tutti ospitati presso altre strutture ricettive, altri hanno deciso di lasciare il Salento. Per Chiga, quella di ieri, “è stata una lunga giornata, una di quelle che non avremmo mai voluto vivere. Siamo stati colpiti nel cuore. Vedere andare in fumo il nostro polmone verde, la collinetta di Rottacapozza, e le campagne vicine è stato doloroso”.

“Ringrazio le forze dell’ordine, la Polizia locale, i Carabinieri, la Polizia di Stato, la Protezione civile locale e regionale e la Prefettura – aggiunge Chiga -, per aver messo in sicurezza le arterie stradali, permettendo agli operatori di lavorare in tranquillità. In questo momento è in corso la bonifica delle aree colpite. Ora sarà necessario fare chiarezza sull’origine dell’incendio”.

Schiamazzi in piena notte a Ruvo, prende la motosega e distrugge due panchine: incastrato dalle telecamere

Avrebbe distrutto con una motosega due panchine in legno della piazzetta Le monache a Ruvo di Puglia, in provincia di Bari, forse perché stanco del chiasso che a tarda ora arriva proprio dal largo che si trova a pochi passi dalla sua abitazione. A immortalarlo sono state le telecamere di sorveglianza della zona che hanno ripreso l’intera scena mentre l’uomo distruggeva parte dell’arredo urbano posizionato nella piazzetta. A rendere nota la vicenda è stato il sindaco di Ruvo, Pasquale Chieco, che in un post, pubblicato su Facebook ha raccontato cosa è successo nella serata di ieri intorno alle 11 quando la piazza era deserta.

“Le immagini nitidissime delle telecamere dei vigili mostrano una scena surreale: un uomo prende la motosega e distrugge due panchine. Guardo il video e resto senza parole”, scrive il primo cittadino. L’uomo, che risiede a Ruvo, sarebbe stato identificato e convocato al comando della polizia municipale in attesa di essere ascoltato. “Posso immaginare il vociare a tarda ora, qualche intemperanza giovanile, qualche risposta maleducata all’invito a fare silenzio – annota Chieco – ma siamo davanti a una reazione violenta, assolutamente sproporzionata, inaccettabile e molto pericolosa. Un comportamento da condannare fermamente. Ora la giustizia farà il suo corso e il responsabile pagherà per il suo gesto”.