La doppia richiesta di patteggiamento, arrivata a pochi giorni dalla prima udienza, è stata depositata dai loro legali: 2 anni e 8 mesi di reclusione per la Ferri, 3 anni per Dentamaro. Pene da scontare in lavori di pubblica utilità . La palla ora passa alla Procura.Â
Continue readingVittime innocenti di mafia, Decaro: “C’è stata ribellione da parte dei cittadini ora Bari non abbassa più la testa”
Le parole del primo cittadino a margine della presentazione del docufilm ‘La mafia ha paura – Storia di un sud che può vincere’: “Ora è la mafia ad avere paura della comunità che sta insieme”.
Continue readingVoti di scambio, il sistema Ferri-Dentamaro ha coinvolto anche le Regionali 2020: le chat col capo ultras del Bari
I due sono indagati per i presunti voti di scambio durante le elezioni comunali a Bari del 2019 e per infiltrazione mafiosa in quelle di Valenzano, ma sono emersi altri dettagli anche in relativo alle Regionali 2020. L’udienza preliminare inizierà il 12 maggio, sono oltre 40 gli imputati a vario titolo, tra cui proprio la Ferri, Dentamaro e l’ex consigliere regionale ed attuale presidente del Foggia Calcio, Nicola Canonico.
Continue readingMafia nel Barese, il report della Dia: “Clan condizionano l’economia e la pubblica amministrazione della città ”
“La criminalità barese si conferma la mafia degli affari”. E’ quanto si legge nella relazione del ministero dell’Interno al Parlamento riguardo l’attività della direzione investigativa antimafia (Dia) nei primi sei mesi del 2022, con riferimento alla criminalità organizzata in Puglia. “I principali sodalizi baresi avrebbero evidenziato avanzate strategie di investimento e spiccate capacità di insinuarsi all’interno degli enti locali condizionando i flussi economici, il libero mercato e l’attività della pubblica amministrazione”, prosegue il documento ricordando l’operazione “Levante” 1, conclusa dalla Dia il 15 febbraio 2022, che ha documentato come il clan Parisi si fosse bene inserito “nel contesto imprenditoriale, economico e sociale, in particolare nel settore della macellazione e lavorazione delle carni attraverso il controllo di società cooperative ed a responsabilità limitata” operanti anche nel settore della ristorazione. Proprio il clan del quartiere Japigia risulterebbe “il principale artefice delle commistioni fra business criminali e ambiti politico-amministrativi, conseguite tramite la ricerca di circuiti collusivi nel settore della funzione pubblica”. Secondo la relazione, il sodalizio barese avrebbe “manifestato la capacità di interagire con soggetti apicali di altre matrici criminali come quella camorrista dei Moccia di Afragola (Napoli), le cui proiezioni affaristiche hanno interessato anche la province di Lecce e Foggia grazie al coinvolgimento di amministratori locali e imprenditori”.
Spaccio di droga, estorsione e sparatorie: 6 condanne nel clan Di Cosimo-Rafaschieri
L’inchiesta ha svelato l’esistenza e l’operatività del gruppo criminale che voleva affermare e consolidare il proprio potere nel rione Madonnella di Bari, in contrasto con soggetti facenti capo alle famiglie Parisi-Palermiti-Milella
Continue readingMafia a Bari, estorsioni a commercianti e guerra tra i clan Parisi-Di Cosimo: 6 condanne definitive
A stabilirlo la seconda sezione penale della Cassazione che ha dichiarato inabissabili i ricorsi presentati da sei imputati, annullando con rinvio la posizione degli altri tre.
Continue readingBari, clan infiltrati nell’economia della città : “Edilizia e ristorazione terreno fertile”
Lo hanno sottolineato il sindaco di Bari e il procuratore Roberto Rossi durante il dibattito sulla camorra barese, organizzato da Zona Franka
Continue readingBari, estorsione aggravata da metodo mafioso: tre arresti nel clan Strisciuglio
A farne le spese un commerciante a cui venivano chiesti sotto minaccia 5mila euro. I tre fanno parte del clan Strisciuglio.
Continue readingEstorsione, minacce e violenza privata: 9 arresti a Trani
Cinque sono in carcere, altri 4 agli arresti domiciliari. Sono gravemente indiziati di estorsione, incendio, violenza privata e minacce, con l’aggravante del metodo mafioso.
Continue readingMafia, sparò al boss Roberto Sinesi e al suo nipotino: notificato arresto per il 42enne Giuseppe Albanese
Nell’agguato Roberto Sinesi e il bambino furono feriti da numerosi colpi d’arma da fuoco sparati con un fucile d’assalto Kalashnikov e una pistola semiautomatica calibro 9.
Continue reading