Il Consiglio regionale della Puglia ha approvato all’unanimità la mozione per il riconoscimento dello stato di calamità naturale in seguito ai danni provocati dal maltempo sabato scorso e che ha messo in ginocchio il settore agricolo del Nord Barese e del Foggiano. Primo firmatario della mozione è il consigliere Saverio Tammacco.
Continue readingSisto beccato alla Regione Puglia, il delirio del bomber nullatenente: “Io più potente di Emiliano”
Durante la registrazione del servizio sulla protesta di un infermiere foggiano davanti alla Regione Puglia, abbiamo incontrato proprio lui: Silvio Sisto. Cosa ci fa il Bomber da quelle parti?
Continue readingCovid, Regione Puglia: “Obbligo tamponi per ricoveri in reparti a rischio e nei Pronto Soccorso per chi ha sintomi”
La circolare, basata sulle indicazioni fornite dal ministero della Salute, è stata inviata alle Asl e agli ospedali per fornire informazione sull’effettuazione dei test diagnostici per l’accesso e il ricovero nelle strutture sanitarie, residenziali sanitarie e socio-sanitarie.
Continue readingPrende la TBC al Don Uva, infermiere senza vaccino non s’arrende: “Persi i migliori anni della vita”
“I migliori anni della nostra vita” di Renato Zero suonata al violino davanti alla sede della Regione Puglia. A farlo è Gaetano Bruno, infermiere professionale di 75 anni che ha lavorato per diverso tempo al Don Uva di Foggia. La sua è una storia molto controversa.
Continue readingRendiconto generale della Regione Puglia per l’esercizio finanziario 2022: ok della Corte dei Conti
La Sezione regionale di controllo per la Puglia della Corte dei conti ha approvato il bilancio della Regione Puglia, pronunciando il giudizio di parifica, riconoscendo “rispettati tutti gli equilibri di bilancio”, come ha evidenziato il magistrato relatore Giovanni Natoli nella premessa che ha introdotto l’udienza di stamattina, presieduta dal presidente della Sezione regionale di controllo, Enrico Torri, e che ha visto la presenza in Aula del Presidente della Corte dei conti, Guido Carlino. Nel concludere la sua requisitoria con la richiesta di pronuncia di parificazione, il Procuratore Generale, Cosmo Sciancalepore, aveva osservato che “l’azione dell’Amministrazione regionale, nonostante le residue conseguenze dell’emergenza pandemica e l’aumento dei costi, ha condotto alla realizzazione di vari risultati positivi”.
“Come è noto – ha dichiarato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – la parifica è un giudizio dettagliato e approfondito che certifica oltre ogni ragionevole dubbio l’applicazione del principio di buon andamento della Pubblica Amministrazione. Certifica, inoltre, che la Regione è stata ben amministrata. Avrete sicuramente sentito nelle parole del Procuratore alcuni elementi critici che però, come ha detto il presidente, erano assolutamente superabili alla luce delle controdeduzioni che la Regione ha fatto durante il periodo di collaborazione. Voglio aggiungere che in questi sei anni e mezzo abbiamo salvato la Regione Puglia innanzitutto dai grandi debiti dei consorzi di bonifica; in secondo luogo, dal grande bond da 700 milioni di euro che rischiava di portarci via un sacco di soldi in termini di interessi; infine, abbiamo sbloccato le assunzioni in Sanità restituendo alla sanità pugliese – che in Italia era l’ultima da sempre – una capacità di rispettare i livelli essenziali di assistenza. Questo non la rende ancora perfetta, ma sicuramente migliore di prima. Da ultimo, siamo diventati una delle migliori Regioni italiane nella spesa dei Fondi europei e dell’FSC. C’è di che essere assolutamente soddisfatti”.
“La collaborazione, da posizioni autonome, tra Corte dei conti e Regione Puglia si conferma preziosissima per raggiungere le finalità pubbliche non solo formalmente, ma conseguendo risultati che siano sostanzialmente rispettosi dei principi di giustizia sociale e di coesione del Paese”, ha osservato il presidente Emiliano, intervenendo nell’Aula delle adunanze. L’invarianza del carico fiscale per i pugliesi nonostante le riduzioni dei trasferimenti da parte dello Stato, il pieno conseguimento degli equilibri di bilancio e della gestione corrente del bilancio che consente alla Regione Puglia il finanziamento di nuovi investimenti, l’elevata giacenza di cassa pari a circa 2 miliardi e 100 milioni di euro per l’anno 2022, il conseguimento dei target di spesa dei fondi strutturali comunitari, tempi di pagamento più ridotti rispetto ai limiti richiesti dalla legge, la diminuzione del debito commerciale residuo, la costante riduzione dell’indebitamento regionale e la completa sterilizzazione dei crediti verso i Consorzi di Bonifica tramite il fondo passività potenziali sono le caratteristiche positive che hanno contrassegnato anche il rendiconto relativo all’anno scorso.
“Le lievi criticità evidenziate, come ha osservato lo stesso Procuratore Generale, non avrebbero modificato un quadro positivo che ci incoraggia nel momento in cui stiamo per far partire il ciclo di programmazione dei fondi europei 2021-2027 e realizzare gli investimenti previsti dal PNRR”, ha detto l’assessore regionale al Bilancio, Raffaele Piemontese.
La parifica ha riguardato l’esercizio 2022 quando sono state impegnate spese per oltre 14 miliardi di euro. Il settore in cui è stata prevalentemente indirizzata la spesa regionale è la tutela della salute, per un importo complessivo di oltre per 9 miliardi e 326 milioni di euro, a cui segue per rilevanza la quota destinata ai trasporti e diritto alla mobilità, per oltre 1 miliardo di euro. Alle politiche di Sviluppo economico e competitività è stata indirizzata una spesa per un importo pari a oltre 450 milioni di euro. La Regione Puglia ha inoltre destinato 308,6 milioni di euro per diritti sociali, politiche sociali e famiglia, oltre 290 milioni di euro per Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente, circa 170 milioni di euro per Politiche per il lavoro e formazione professionale, oltre 150 milioni per Istruzione e Diritto allo studio, quasi 240 milioni di euro per agricoltura, politiche agroalimentari e pesca, poco meno di 150 milioni di euro su assetto del territorio e edilizia abitativa, circa 56 milioni di euro per tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali, oltre 30 milioni per il turismo e circa 23 milioni di euro per energia e diversificazione delle fonti energetiche.
#mareAsinistra, attrarre talenti e fermare la fuga di cervelli: la Regione Puglia accetta la sfida
L’obiettivo della Regione Puglia con #mareAsinistra è duplice: da un lato trattenere i cervelli in fuga, dall’altro essere terra fertile per coltivare i talenti che scelgono la nostra terra.
Continue readingContratto di lavoro e stipendio da 1200 euro al mese: via libera dalla Regione ai caregiver pugliesi
Lo ha detto l’assessora al Welfare della Regione Puglia, Rosa Barone, a margine di un incontro organizzato alla Fiera del Levante di Bari.
Continue readingLa Puglia in aiuto della Libia: da Modugno e Brindisi tute, mascherine e camici per l’emergenza alluvione
Per l’emergenza alluvione in Libia, il dipartimento nazionale di Protezione Civile ha autorizzato la Regione Puglia a fornire materiale Dpi in aiuto della popolazione. Lo annuncia la Regione. “Si tratta – viene specificato – di 175mila pezzi di mascherine FFP2, 240mila pezzi di mascherine FFP3, 5mila tute, 9mila camici”. Il materiale partito ieri sera dalla sede della Protezione civile regionale di Modugno, è stato caricato sulla nave militare San Marco nel porto di Brindisi ed è ora in viaggio verso la Libia.
Coraggio e resilienza, attività storiche anima del commercio: la Puglia premia quelle di 70 anni
Sono 39 le botteghe storiche premiate con la maiolica “Patrimonio di Puglia” dalla Regione Puglia per i 70 anni di attività sul territorio.
Continue readingBosch Bari, incontro in Regione Puglia. FIM-Cisl preoccupato: “Rimangono elementi d’incertezza”
“Presso la Regione Puglia, in modalità mista, si è tenuto un incontro di verifica dello stato di attuazione del protocollo d’intesa siglato il 22 luglio 2022. Alla riunione erano presenti: il Sepac, i rappresentanti di Bosch e le delegazioni nazionali e territoriali delle organizzazioni sindacali e della RSU aziendale. Bosch ha confermato le prospettive di drastica riduzione delle attività sui motori diesel, le quali determinano la necessità di ridefinire la vocazione industriale dello stabilimento di Bari. L’impegno di ricercare nuove produzioni da portare in Puglia, al fine di ridurre al massimo l’impatto degli esuberi che si andrebbero a determinare nel 2027, ad oggi ha generato la piena attività per circa 260 lavoratori, grazie all’arrivo dagli stabilimenti di Repubblica Ceca e Germania di produzioni legate al motore endotermico (pompe GP40, CP4 e coperchi pompa) e di componenti per bici elettriche”. Inizia così il comunicato stampa di FIM-Cisl diramato al termine dell’incontro.
“Nell’apprezzare quanto fatto dall’azienda e nella consapevolezza delle difficoltà oggettive determinate dalla transizione dal diesel all’elettrico (la componentistica del quale, in termini di lavoro, rappresenta una frazione del lavoro necessario a produrre un motore tradizionale), la Fim ritiene imprescindibile uno sforzo e un impegno ancora maggiore da parte Bosch, la quale, in prospettiva, dovrà anche cogliere l’opportunità di industrializzare su Bari i frutti della ricerca che viene realizzata presso il CVIT – si legge nella nota -. Da luglio dello scorso anno ad oggi, attraverso le uscite volontarie e incentivate previste dall’accordo siglato a luglio 2022, i dipendenti sono scesi da 1.678 a 1.609; inoltre, si inizia a registrare anche qualche successo nelle politiche di outplacement. Nella gestione della crisi, tuttavia, la Fim ritiene debba essere privilegiata la ricerca di nuove attività, al fine di garantire quella massa occupazionale che rappresenta un valore aggiunto per la prospettiva industriale di lungo periodo dello stabilimento e per la funzione di volano dello sviluppo che Bosch può esercitare sul territorio pugliese. È stato inoltre confermato il forte impegno relativo alla formazione dei lavoratori (per un totale 32.600 ore), il quale prevede anche l’importante contributo della Regione Puglia. La Fim chiede la convocazione al MiMIT di un tavolo di confronto con le parti, affinché gli investimenti pubblici previsti per le nuove tecnologie della transizione, possano essere impiegati anche a sostegno del piano di riconversione dello stabilimento di Bari. La Fim ritiene altresì urgente un confronto al tavolo del Ministero del Lavoro per verificare con quali ammortizzatori sociali dare continuità di copertura ai lavoratori coinvolti dal piano di riconversione da qui al 2027”.