Bari, stop alla musica dopo mezzanotte. Il Fix it in Town è in vendita: “Difficile lavorare così”

I titolari del Fix It in Town, locale situato in piazza Diaz 4, a distanza di due anni dall’apertura decidono di vendere l’attività. Il motivo? L’ordinanza del Comune di Bari che vieta la musica oltre mezzanotte. Il Fix it in Town, evoluzione dello storico Fix it Radio situato in via Getano Salvemini, è nato infatti con l’obiettivo di espandersi anche nel centro di Bari e fare live con dj set.

“Noi siamo un american bar e apriamo alle 19.30. Se togliamo la musica a mezzanotte, i clienti vanno via – le parole rilasciate da uno dei titolari, Michele Maranghino, a La Reppublica -. Noi lavoriamo con la musica. Abbiamo speso 50mila euro tra impianto audio e di insonorizzazione. La conseguenza del blocco orario per chi vuole provare a garantire servizi diversi è la malamovida perché poi si riversano tutti a bere. Mi dispiace, l’attività stava andando bene. Abbiamo una chat con gli addetti ai lavori della zona tra Umbertino e Madonnella, sono inferociti. Lavorare in questo modo diventa complicato. Siamo una città turistica ma offriamo una città morta. È ovvio che poi i turisti usano Bari solo come base di appoggio per spostarsi a sud, verso Monopoli o Polignano”.

Musica oltre la mezzanotte, Fix it radio chiuso per tre giorni: 3000 euro di multa. La rabbia dei titolari

Il Fix It Radio, situato in piazzale Lorusso e uno dei locali più frequentati di Bari, resterà chiuso fino al 30 marzo. Lo stop è partito ieri in seguito alla sanzione della Polizia Locale per “musica oltre la mezzanotte”. Ad annunciare il duro colpo, nel periodo di Pasqua, sono gli stessi titolari sui social.

“Dopo aver subito tre verbali di mille euro l’uno, è arrivata la chiusura temporanea dell’attività – si legge -. In questi anni non abbiamo mai avuto grandi problemi a causa dei volumi. La nostra struttura è stata attentamente studiata per non avere suoni invasivi. Abbiamo una perizia fonometrica che attesta che siamo assolutamente in regola. Siamo sempre stati rispettosi del vicinato e abbiamo sempre cercato punti d’incontro, non meritiamo un trattamento del genere. Il problema non è la musica ma il vociare dei tanti ragazzi che vivono il locale. Siamo consapevoli che cento persone che parlano in contemporanea possono disturbare più di un impianto audio. Ma non molliamo: se spegni la musica, spegni Bari”.

No a fuochi d’artificio, bottiglie di vetro e musica fuori dai locali a Bari: firmate ordinanze

Il sindaco Antonio Decaro ha firmato due ordinanze relative al divieto di vendita, in forma ambulante e non, di alcune categorie di fuochi d’artificio, e alla tutela della sicurezza urbana, con il divieto di alcuni comportamenti potenzialmente pericolosi in occasione delle imminenti giornate di festa.

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Stop alla musica dalle 24 nei locali, giovane gestore scrive a Decaro: “Da me si arriva alle 23 così ci schiacciate”

“Salve signor sindaco, Non è solito da parte mia alzare polemiche inutili, ma in questa circostanza sento l’esigenza di aprire una parentesi che spero si possa chiudere il prima possibile. Alla giovane età di 25 anni, dopo aver vissuto all’estero e aver concluso la mia carriera universitaria al nord, ho deciso di ritornare nella splendida città in cui vivo per coltivare l’ambizione che mi spinge ogni giorno a fare sacrifici. Ho deciso di aprire un Bar serale, cercando di sfruttare tutte le conoscenze apprese negli anni per pormi come un imprenditore del nuovo millennio. Come tanti altri giovani, mi sono dedicato alla cura finanziaria, economica, marketing della struttura per ammortizzare al meglio un debito che ho deciso di affrontare perché credo in quello che questa città può offrire. Per intenderci, non ho aperto un posto per far caciara, anzi, i cittadini amano ciò che facciamo perché mettiamo davanti alla nostra natura di imprenditori dei valori e delle esigenze: organizziamo incontri di lettura per tutti i giovani che amano legge; sponsorizziamo attività e prodotti del nostro territorio, organizzando giornate dedicate; usiamo il marketing per affrontare temi sensibili e sensibilizziamo la raccolta differenziata. Sfortunatamente a quanto pare fare le cose per bene non basta”.

Inizia così lo sfogo del 27enne Marco Timpanaro, titolare del pub Ianus situato in via de Ferrariis 43 al quartiere Picone di Bari. “Ieri notte ho avuto l’onore di ricevere visita dalla tanto temuta polizia annonaria alla 00:30, per quanto concerne un documento che presenta il divieto di musica in filodiffusione dopo 00:00 in tutti i locali – si legge nel post -. È mio compito da buon cittadino rispettare la legge, ma come ben si sa i nostri locali, perché parlo per tutti, sono dei luoghi di incontro serali, che accolgono la clientela verso le 23:00 ogni sera, luoghi in cui condividere una giornata di lavoro pesante con un amico, perché no davanti ad un calice di vino e un leggero sottofondo musicale. Spegnere la filodiffusione a 00:00, che non è la discoteca, significa trasformare un luogo di svago in una scatola asettica. Sono costretto a dilungarmi per ribadire che io non ledo la sfera sociale di nessuno, perché so che significa rispettare il prossimo, il condomino e chi mi circonda. Ogni sera bado personalmente al volume della musica, alla pulizia del marciapiede, i condomini sono diventati cari amici a tal punto che la signora, tanto anziana quanto dolce del primo piano, è diventata per noi staff una seconda nonna. Scrivo tutto questo perché per me, ma come per molti altri, fare impresa non è un piccio o un gioco, ci sono tanti sacrifici e rischi che abbiamo deciso di correre, piuttosto di accettare un posto statale migrante verso la terra promessa. Le scrivo per chiedere di intervenire per davvero perché come ben sappiamo è già stato chiesto più di un mese fa di farlo senza risposta. Siamo in pochi a credere ancora in questa città , non schiacciateci”.

Musica, street food e attività per i bambini: al Parco 2 Giugno la quarta edizione del “Primo Maggio Barese” – INFO

Si svolgerà il 28, 29, 30 aprile e 1° maggio, nel parco 2 Giugno, la quarta edizione del Primo Maggio Barese organizzato da Soul Club con il patrocinio del Comune di Bari e la fondazione Carnevale di Putignano. L’ingresso è libero, tra gli ospiti Samuel dei Subsonica, che canterà i pezzi più famosi della storica band torinese.

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