“Appalti in cambio di voti” a Molfetta, il sindaco Minervini interrogato per 8 ore: “Mio operato corretto”

“Ha risposto su tutto con grande puntualità, spiegando la correttezza del suo operato, improntato esclusivamente al bene pubblico. Confidiamo nel giudice che ha mostrato estrema attenzione durante l’interrogatorio”.

Queste le parole dell’avvocato Tommaso Poli al termine dell’interrogatorio del sindaco Minervini per il quale sono stati chiesti gli arresti domiciliari il 24 aprile scorso. Con lui restano indagate altre 7 persone con le accuse, a vario titolo, di corruzione, turbativa d’asta, peculato e falso, per un totale di 21 capi di imputazione.

L’interrogatorio è durato dalle 9.30 alle 17.30. Secondo l’accusa, il primo cittadino avrebbe scambiato favori con sostegno elettorali.  Nell’ambito della stessa inchiesta sono indagati anche i dirigenti comunali Alessandro Binetti e Lidia De Leonardis, Domenico Satalino, e il funzionario Mario Morea. Ci sono poi l’autista del sindaco, Tommaso Messina, l’imprenditore portuale Vito Leonardo Totorizzo, e il luogotenente della Gdf Michele Pizzo.