Tragedia nel Salento, 15enne muore annegato nel giorno del suo compleanno: indagini in corso

Un 15enne è annegato nel pomeriggio mentre faceva il bagno a Tricase porto, in provincia di Lecce, nel giorno del suo compleanno. Il ragazzo, originario della Costa d’Avorio, era ospite di una comunità per minori non accompagnati di Miggiano. A quanto si apprende, si trovava insieme ad altri ragazzi e agli operatori della comunità quando ha deciso di tuffarsi in mare, in località Punta Cannone. Non vedendolo riemergere, gli amici hanno chiesto aiuto e una persona si è tuffata riuscendo a riportarlo in superfice. A lungo il personale sanitario del 118 ha tentato di rianimarlo sulla banchina ma per il 15enne non c’è stato nulla da fare. Potrebbe essere stato colto da un malore mentre era in acqua e non è riuscito più a emergere. Sull’accaduto indagano i carabinieri.

Fuochi d’artificio in piazza non autorizzati per i suoi 18 anni, compleanno rovinato: scatta la multa di 250 euro

Ha festeggiato il suo 18esimo compleanno in piazza Catuma, ad Andria con l’esplosione di fuochi di artificio. Una festa improvvisata che le è costata una multa da 250 euro. A renderlo noto è la sindaca della città, Giovanna Bruno che ricostruisce sui social quanto successo lo scorso 30 marzo. “In piazza Catuma, a mezzanotte in punto, fuochi d’artificio per una 18enne. Fuochi non autorizzati, ovviamente”, scrive.

“I responsabili sono stati individuati e sanzionati”, aggiunge. Dal verbale emerge non solo che lo scoppio dei fuochi pirotecnici ha causato “danno, disturbo e molestia a persone e animali” ma che chi era in piazza è stato individuato grazie alle telecamere di videosorveglianza della zona. “Più d’ uno in questo periodo si sta rovinando la festa. E andremo avanti su questa strada, ancora e poi ancora”, fa sapere Bruno che ringrazia la polizia locale anche “bisognerebbe impegnarla su ben altro ma ci tocca fare anche questo e lo facciamo”. “Ringrazio anche quei concittadini, che mi auguro nel tempo possano essere sempre di più, disposti a collaborare per ripristinare ciò che dovrebbe essere assolutamente normale in un vivere civile: rispettare le regole”, conclude.