Orecchiette in diretta nazionale, la truffa continua: “Sono negozi come gli altri non è folklore”

Torniamo ad occuparci dell’inchiesta della truffa delle orecchiette, dopo lo sciopero e la sceneggiata delle pastaie del borgo antico di Bari, multate per occupazione di suolo pubblico. Magicamente si è tornato a parlare del caso delle orecchiette anche sulle emittenti televisive nazionali e siamo stati colpiti da una forte sensazione di sconforto per come è stato nuovamente trattato il tutto.

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Orecchiette all’Arco Basso, finita la sceneggiata a favore di telecamera: la truffa continua

Lo sciopero è già finito. Le pastaie del borgo antico di Bari, dopo le multe per occupazione di suolo pubblico ricevute nei giorni scorsi, avevano deciso due giorni fa di incrociare i mattarelli e non impastare in segno di protesta, nonostante i vicoli siano stracolmi di turisti.

C’eravamo recati sul posto e ancora una volta l’accoglienza era stata tremenda. Siamo stati apostrofati nel peggiore dei modi e aggrediti. Il video ha fatto il giro d’Italia.

Come immaginavamo, la sceneggiata a favore di telecamera è finita subito e così la truffa è potuta ripartire. E siamo tornati sul posto per documentare il ritorno alle origini. 

Orecchiette, sciopero farsa dopo le multe. L’ira del “clan” delle pastaie: parolacce e mani addosso

Le pastaie del borgo antico di Bari, dopo le multe per occupazione di suolo pubblico ricevute nei giorni scorsi, hanno deciso di incrociare i mattarelli e non impastare oggi in segno di protesta. Ci siamo recati sul posto e ancora una volta l’accoglienza è stata tremenda. Siamo stati apostrofati nel peggiore dei modi e aggrediti, mentre le pastaie hanno rilasciato interviste ai microfoni dei vari giornalisti presenti sul posto. 

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Braccia incrociate e banchi vuoti, le signore di Barivecchia protestano dopo le multe: “Lutto orecchiette”

Le pastaie del borgo antico del capoluogo pugliese, dopo le multe per occupazione di suolo pubblico ricevute nei giorni scorsi, hanno deciso di incrociare i mattarelli e non impastare oggi in segno di protesta, nonostante i vicoli siano stracolmi di turisti: “Chiuso perché il Comune non vuole più farci lavorare”.

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Barivecchia, orecchiette industriali spacciate per artigianali. La Procura apre un’inchiesta: s’indaga per truffa

La Procura di Bari ha aperto un’indagine per truffa dopo l’esposto sulle orecchiette industriali spacciate come artigianali vendute a Bari Vecchia, nell’ormai famosa strada Arco Basso, la cosiddetta ‘via delle orecchiette’ meta di turisti provenienti da ogni parte del mondo.

Lo riferisce l’edizione di Bari de La Repubblica. A firmare l’esposto è stato Gaetano Scampolo, ceo di Home Restaurant Hotel, un portale che dal 2019 riunisce attività di social eating.

È stato lui a chiedere formalmente di indagare sul caso della pasta fresca che, almeno sino a novembre, prima cioè che scoppiassero le polemiche, non sarebbe stata prodotta dalle pastaie della città vecchia ma sarebbe stata di produzione artigianale. Campolo, a novembre, aveva incontrato le pastaie di strada Arco Basso, tra le quali Nunzia Caputo, discutendo delle possibili soluzioni per regolarizzare la propria attività.

E proprio in quell’occasione – scrive il quotidiano – girò un video, allegato all’esposto, che dimostrerebbe il possesso da parte di almeno una delle pastaie di confezioni di orecchiette industriali. A sollevare sospetti sull’autenticità del prodotto sono anche i cartoni, ritrovati nei cassonetti della vicina piazza Massari, spediti da un pastificio di Altamura e contenenti confezioni di orecchiette tricolori destinate ad una società che ha sede proprio nelle strade delle orecchiette.

Questo alla base della denuncia presentata e dell’inchiesta aperta dalla Procura, esattamente quello che noi denunciamo da svariati anni. Nessuno ha mai contestato la tradizione caratteristica della città vecchia. La notizia dell’apertura del fascicolo arriva pochi giorni dopo dall’annuncio di Nunzia Caputo, la regina delle orecchiette dell’Arco Basso, dell’apertura del suo store (fisico e online).

Truffa delle orecchiette, multa di 5mila euro a Nunzia. Un pasticcio nazionale: distorta la verità

Torniamo ad occuparci della multa da 5mila euro inflitta a Nunzia Caputo, la regina delle orecchiette di Barivecchia. Siamo costretti a farlo dopo il servizio mandato in onda qualche giorno fa da La Vita in Diretta su Rai Uno. La notizia ha accesso nuovamente i riflettori a livello nazionale su quello che accade nei vicoli della città vecchia, ma ci sono state diverse imprecisioni che vanno assolutamente sottolineate. Così come non possiamo tornare sulle parole che la stessa Nunzia ha rilasciato ai microfoni della giornalista. A lei la nostra vicinanza per il malore accusato in seguito alla pec ricevuta della sanzione.

Truffa delle orecchiette, Asl e Comune puntano a regolarizzare la tradizione: avviata la mappatura delle pastaie

È iniziata stamattina, con un sopralluogo a Bari vecchia dell’assessore allo Sviluppo locale Pietro Petruzzelli e degli operatori di Porta Futuro Bari, la mappatura partecipata delle cittadine che producono in casa pasta fresca per la vendita diretta.

La mappatura è stata pensata per raccogliere informazioni e dati sulla produzione artigianale direttamente dalle persone interessate a prendere parte al percorso di emersione e regolarizzazione promosso dall’amministrazione comunale in collaborazione con la ASL e le associazioni di categoria, in partenza la prossima settimana.

“Stamattina abbiamo incontrato molte delle signore che producono orecchiette nei vicoli della Città vecchia – spiega Pietro Petruzzelli – per raccontare gli obiettivi e le modalità di svolgimento del percorso che a breve consentirà loro di lavorare nel rispetto delle regole. Accanto alle pastaie dell’Arco basso, attraverso la mappatura, che proseguirà nei prossimi giorni, vorremmo riuscire a coinvolgere altre donne che si dedicano alla produzione di pasta fresca, in modo da offrire a tutte l’occasione di acquisire informazioni, strumenti e competenze necessarie per la produzione e la vendita regolare di un prodotto simbolo della nostra tradizione gastronomica. La partecipazione al corso, gratuita, avverrà ovviamente su base volontaria, ma ci interessa che tutte le potenziali interessate siano al corrente di questa possibilità, perché crediamo che tutelare il binomio tradizione/autenticità sia un obiettivo irrinunciabile per la nostra amministrazione, anche a fronte della crescita dell’appeal turistico di Bari, che non può avvenire a scapito della nostra stessa identità”.

La mappatura è propedeutica all’incontro di presentazione del percorso di emersione e regolarizzazione per le pastaie di Bari vecchia in programma martedì 10 dicembre, alle ore 12, nella Sala Odegitria in piazza Cattedrale, ospiti di don Franco Lanzolla, con gli interventi di rappresentanti dell’amministrazione comunale, della ASL Bari e delle associazioni di categoria coinvolte.