Inchieste, scandali e notizie. Il 2024 record di Quintopotere.it: 22 milioni di click sul sito. Numeri sempre in crescita

Il 2024 di Quinto Potere è stato un anno sorprendente non solo per i nostri canali social, ma anche per il sito Quintopotere.it. Dopo aver ufficializzato la sua nascita il 6 dicembre 2021 e i numeri incredibili raggiunti già nel 2022 e nel 2023, l’anno che sta per concludersi rappresenta un ulteriore step fondamentale per il nostro progetto editoriale-giornalistico. Come sempre fatto nella nostra carriera non abbiamo mai nascosto i numeri, fieri del seguito che abbiamo quotidianamente e dell’affetto che riceviamo dalla community. Dal 1° gennaio 2024 al 29 dicembre 2024 il sito di Quinto Potere ha totalizzato 22 milioni di click (all’appello mancano i numeri del 30 e del 31 dicembre), per una media di 1,8 milioni di letture al mese. Sono ben tre i milioni di click in più rispetto al 2023.

Numeri importantissimi per una testata online come la nostra e che rappresentano la giusta ricompensa per il lavoro quotidiano dell’intera redazione. Non ci siamo mai fermati, cercando ogni giorno di distinguerci nel mondo dell’informazione nazionale per qualità, tempestività e originalità, scommettendo di gran lunga sui social per arrivare nelle case di tutti voi. Abbiamo prestato il nostro microfono e la nostra tastiera a tanti, soprattutto agli ultimi, per denunciare ciò che non va non solo a Bari e nella Puglia, ma in tutta Italia. Ci siamo anche divertiti, raccontando storie curiose e mostrandovi incontri davvero esilaranti, così come abbiamo raccontato tante storie e purtroppo scritto anche di tante tragedie. Il 2024 per l’informazione locale è stato un anno ricco anche di scandali (come quello relativo al processo Codice Interno in ambito politico che ha travolto la città di Bari) e di inchieste che portano la firma di Quinto Potere. Tra queste citiamo assolutamente l’inchiesta sulla truffa delle orecchiette, partita sui nostri schermi e spopolata in tutto il mondo, e quella su Aesthetic Franco.

Truffa delle orecchiette, previsti controlli: “Tutelare i turisti”. Lo sfogo: “Irriso Quinto Potere”

Questa mattina ci siamo risvegliati con l’articolo della Repubblica di Bari in cui viene si parla della truffa delle orecchiette a Barivecchia, un’inchiesta molto cara a Quinto Potere. Una situazione denunciata da mesi e ignorata da tutte le altre testate giornalistiche, almeno fino a questa mattina. “A sollevare il caso è stato prima il video di un turista che a luglio, ha fatto il giro dei social”, si legge nell’articolo. Non possiamo restare in silenzio.

Continue reading

Decaro in posa con la sorella del boss Capriati, la foto “dimenticata” e il commento shock: “Roba nostra”

L’editoriale prende vita dalla foto pubblicata sui social da Annalisa Milzi, figlia di Lisetta Capriati, sorella del boss Antonio e moglie del defunto Vincenzo Milzi. Una foto in cui si vede un Sindaco sorridente, assolutamente non imbarazzato e non a disagio dal contesto. Decaro abbraccia le due donne e si mette anche davanti al negozio quasi a “sponsorizzarlo”. Una foto già inquietante, resa ancora più inquietante dal commento di Vincent Capriati: “Roba nostra”.

Continue reading

Amtab nelle mani del clan, la presidente “cade dalle nuvole”: storia di un disastro annunciato

Da tempo denunciamo quello che non va nell’Amtab, la stessa Donvito era nel CdA quando alla guida c’era Pierluigi Vulcano, firmando tutto quello che c’era da firmare tra assunzioni e appalti vari. Ma davvero pensate che la gente sia così stupida da non rendersi conto delle dichiarazioni di facciata?

Continue reading

Bari connection, lady orecchietta caccia Antonio: “Ti avrei ucciso”. Sindaco buon appetito

Il colmo per una città rischio commissariamento, con la mafia capace di ramificarsi ovunque sotto gli occhi di tutti, con un Sindaco da quasi dieci anni sotto scorta, è assistere inermi a quanto accade ogni giorno nel centro storico. Per cercare di capire chi davvero comanda nella città più ipocrita d’Italia siamo voluti tornare a Barivecchia.

Continue reading

Bari, il comandante della Polizia Locale ha il piccio: è offeso coi giornalisti ma tra i suoi uomini cresce il malumore

Piuttosto che cercare di tenere a bada i giornalisti, il comandante Palumbo dovrebbe istruire alcuni suoi uomini al rispetto delle persone e del codice della strada, dovrebbe avere un rapporto più corretto con i sindacati e spiegare il lavoro della Commissione negli ultimi concorsi.

Continue reading