Barivecchia, palazzo del Seicento con chiesa in vendita per 3,2 milioni. L’annuncio su internet: “Affare per un b&b”

Il palazzo Persia Diana, edificio del XVII secolo all’ingresso di Barivecchia collocato alla strada San Bartolomeo 13 e 14, è in vendita. Annessa c’è la chiesa di San Bartolomeo già sconsacrata e adibita ad altre funzioni.

Si tratta di una struttura edilizia da 1.740 metri quadrati che può contare anche su una cappella con la sacrestia, alcuni locali destinati a ufficio, studio, sala riunioni, archivio e infermeria.

Il costo? 3 milioni e 250 euro mila euro, per una valutazione di 1868 euro al metro quadrato. Questo almeno per quanto si legge su un sito internet di compravendite immobiliari nell’annuncio destinato a potenziali acquirenti per una “soluzione finalizzata all’uso turistico ricettivo”, con il suggerimento di  un “frazionamento degli attuali vani in piccole unità immobiliari e la realizzazione al piano terra di area accoglienza, centro benessere e ristorante”.

“Il fabbricato è assoggettato al vincolo della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, permettendo così la possibilità di utilizzare il Mini Pia, rivolta alle Pmi del settore turistico-alberghiero, ovvero la contribuzione a fondo perduto sull’interno investimento immobiliare (acquisto, ristrutturazione, arredo) con finalità turistico/ricettiva”, si legge ancora.

 

 

Nel comune più piccolo della Puglia arriva internet veloce: Infratel risolve il problema di Celle San Vito

Sarà Infratel a completare le operazioni che consentiranno anche al più piccolo comune della Puglia, Celle San Vito, e ai suoi 144 abitanti, di avere la connessione alla banda ultralarga di internet.

Lo comunica la stessa società dopo l’appello della sindaca del comune in provincia di Foggia, Palma Maria Giannini, che nei giorni scorsi aveva lamentato l’inesistenza di una connessione veloce che nega alla sua comunità diritti fondamentali.

“L’intervento pubblico già completato – spiega Infratel – ha portato la rete in fibra ottica fino alle abitazioni, collegandole a un punto chiamato Pcn (Punto di consegna neutro). Tuttavia, per far sì che la connessione sia effettivamente operativa, serve un ulteriore collegamento (chiamato backhauling) che unisca il Pcn alle dorsali nazionali”.

Infratel ricorda che nel “2023 ha chiesto agli operatori telefonici se avessero realizzato o avessero in programma di realizzare questo collegamento. Nessuno ha risposto positivamente. Durante il recente incontro ‘Infratel incontra le Regioni’, tenutosi a Bari presso la Fiera del Levante il 3 febbraio scorso, i vertici di Infratel hanno incontrato la sindaca di Celle San Vito, unitamente all’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci, e avevano chiarito che per risolvere il problema il Governo ha stanziato – per questa e per problematiche simili – 95 milioni di euro.

Sarà proprio Infratel a occuparsi della realizzazione del backhauling per i comuni che ne sono ancora privi, tra cui Celle San Vito”. “Il bando di gara per l’affidamento dei lavori – conclude Infratel – sarà pubblicato entro il primo trimestre del 2025”.

Problemi di Internet nel comune più piccolo della Puglia: “Diritti negati siamo in 144 ma la Costituzione ci tutela”

“A Celle di San Vito, il più piccolo comune della Puglia che si trova nel Foggiano, non c’è la fibra ottica, la connessione è instabile e spesso, soprattutto quando c’è maltempo, salta completamente. Tutto questo mentre si parla tanto di smart working come possibilità per ripopolare i piccoli centri”.

Così la sindaca Maria Palma Giannini spiega che nel paese che conta 144 abitanti ad oggi la copertura della connessione internet è garantita da un ponte radio terreste. Tale infrastruttura, oltre a essere meno veloce, non è neppure stabile.

“In più di un’occasione è capitato di non poter rispettare le scadenze stabilite dai bandi e dagli avvisi, oppure di inviare in ritardo importanti progetti che venivano finanziati in ordine cronologico di arrivo – dichiara ancora la sindaca -. I comuni sono tenuti a offrire servizi ai cittadini e ad adempiere a tutti gli obblighi di legge e devono farlo soprattutto attraverso i sistemi operativi digitali per i quali è necessaria una connessione stabile e veloce. Non avendola, siamo penalizzati e i nostri cittadini di fatto non hanno gli stessi diritti di tutti gli altri”.

“Senza internet, in pratica, non esistiamo – continua -. Come facciamo con la telemedicina, ad esempio, o a sviluppare il turismo, a lavorare sull’istruzione e la formazione, ad attivare servizi che contrastino lo spopolamento? Siamo nel 2025, ma è come se fossimo 30 anni indietro rispetto al resto d’Europa e del mondo”.

I rappresentanti del comune di Celle di San Vito hanno chiesto all’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Alessandro Delli Noci, e ai rappresentanti di Infratel Italia quali siano le iniziative che si intendono intraprendere.

“Non voglio pensare – conclude la sindaca – che una rete di transito non venga realizzata perché troppo costosa in relazione al numero di persone che dovrebbero beneficiarne. Tutti insieme contiamo 144 abitanti, è vero, ma siamo cittadini italiani e la Costituzione afferma che abbiamo gli stessi diritti di chi vive nelle metropoli o in qualsiasi altro luogo d’Italia”.

Al Policlinico di Bari arriva la connessione ultraveloce ad internet: è la prima struttura sanitaria pubblica in Italia

“Il Policlinico di Bari è la prima struttura sanitaria pubblica d’Italia con connessione ultraveloce ad internet”, lo comunica il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Si sono conclusi i collaudi e la retea banda larga, realizzata nell’ambito del progetto Sanità Connessa finanziata dal PNRR, è già operativa. Questo grande risultato è stato ottenuto grazie alla preziosa sinergia tra Infratel Italia SpA, Regione Puglia, la società in-house regionale InnovaPugliaSpA, il Policlinico di Bari e Vodafone. L’attivazione delle reti ultraveloci al Policlinico di Bari e all’ospedale pediatrico Giovanni XXIII rientrano all’interno dei lavori previsti nel Lotto 6 del Piano Sanità Connessa, uno dei cinque piani operativi dell’Investimento 3.1 “Reti ultraveloci e 5G” del PNRR, gestito da Infratel Italia sulla base della convenzione operativa con il Dipartimento per la trasformazione digitale e aggiudicato a Vodafone Italia. L’obiettivo del Piano Sanità Connessa è fornire servizi di connettività a banda ultralarga alle strutture del servizio sanitario pubblico sul territorio nazionale, con una velocità compresa tra uno e dieci gigabit al secondo (Gbit/s) in base alla tipologia delle strutture collegate, dagli ambulatori ai grandi Poli ospedalieri. Il Piano è suddiviso in otto Lotti e prevede un investimento complessivo pari a circa 315 milioni di euro. Oltre all’attivazione delle reti ultraveloci, le strutture sanitarie interessate dagli interventi potranno godere, per almeno cinque anni, dell’accesso gratuito alla rete con banda minima garantita e servizi di assistenza tecnica continua.

Avendo concluso per prime le attività di infrastrutturazione necessarie per il Policlinico di Bari, Regione Puglia e InnovaPuglia hanno ricoperto un fondamentale ruolo pionieristico per il Piano “Sanità Connessa” confermando, così, l’impegno eccezionale che da anni svolgono nel promuovere l’innovazione e l’adozione delle tecnologie digitali in sanità con l’implementazione di soluzioni avanzate , come la telemedicina, i sistemi di gestione elettronica delle cartelle cliniche e lo scambio sicuro ed efficiente di informazioni tra le diverse strutture sanitarie, offrendo un servizio tangibile in favore del benessere dei cittadini e più in generale della salute pubblica. Ora si guarda avanti per il completamento della connettività ultraveloce nelle oltre 500 strutture sanitarie pugliesi, tra ambulatori, ospedali e Direzioni Generali, sfruttando l’esperienza e il know-how acquisiti durante questa fase iniziale.

“Il raggiungimento di questo risultato, il primo per il Progetto Sanità Connessa, attesta ancora una volta l’impegno che la Puglia sta profondendo per la realizzazione del PNRR, conferma che quando la sinergia fra le istituzioni funziona, i risultati si vedono e sono tangibili. Il progetto è particolarmente strategico per tutto il sistema regionale in quanto costituisce un fattore decisivo per l’innovazione del sistema di connettività delle aziende sanitarie in termini di: efficienza, riduzione dei costi organizzativi dei servizi, migliore qualità dei servizi ai cittadini”, a parlare è il Presidente della Regione, Michele Emiliano.

“E’ un grande risultato quello che abbiamo conseguito in Puglia prima in Italia – dichiara l’Assessore Rocco Palese – un risultato reso possibile dal grande lavoro di squadra delle strutture del Dipartimento Salute, unitamente ad Innovapuglia, all’AOU Policlinico di Bari per assicurare alle nostre strutture sanitariela connettività con velocità simmetriche, di almeno 1 Gbps e fino a 10 Gbps. Sembrava irrealizzabile se si pensa che il progetto operativo è partito a settembre 2022, a meno di un anno è stata potenziata la rete di un’azienda strategica per tutto il mezzogiorno. Plaudo per questo anche al lavoro del fornitore affidatario del lotto Puglia”.

Il Direttore del Dipartimento Salute, Vito Montanaro, nel ringraziare Infratel Italia, società che a livello nazionale coordina il progetto nazionale, per la fattiva collaborazione afferma “Grazie a questi interventi garantiremo la connettività a banda ultralarga a tutte le strutture sanitarie, agli ospedali e agli ambulatori in tutta la Regione. Abbiamo appena collegato l’AOU Policlinico, il progetto proseguirà nel corso del 2023 per ASL FG, ASL BR, ASL LE a seguire tutte le altre sotto lo stretto coordinamento della Regione”.

“La rete realizzata con il Piano Sanità Connessa, sostiene il Direttore Generale di Innovapuglia Spa, è complementare ad altre iniziative regionale esistenti quale RUPAR e rete a banda larga regionale, il potenziamento della rete aumenterà il grado di resilienza e affidabilità dell’accesso ai servizi cloud ospitati nel Data Center Regionale”.

“Miglioriamo la velocità di connessione tra il Policlinico e il Giovanni XXIII di dieci volte con un vantaggio per tutta l’azienda”, commenta il direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore. “Siamo orgogliosi di aver conseguito questo obiettivo per primi in Italia e voglio ringraziare tutti coloro che hanno contribuito: il nostro ufficio ITC e tutti i partner istituzionali e tecnologici, per il loro impegno nel promuovere l’innovazione e l’adozione delle tecnologie digitali nella sanità. La connettività ultraveloce contribuirà a migliorare l’accessibilità ai servizi sanitari elettronici nella nostra grande azienda ospedaliera”, conclude Migliore.