Forzano il posto di blocco e tentano la fuga, in auto pistole e droga: arrestati padre e figlio a Bari

Due uomini, rispettivamente padre e figlio di 49 e 26 anni, sono stati arrestati ieri mattina a Bari dai carabinieri con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali, detenzione e porto illegale di armi e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Secondo quanto accertato i due, entrambi con precedenti di polizia, avevano pistole e munizioni oltra a quattro chili di droga. L’arresto è stato eseguito nell’ambito delle attività di monitoraggio del territorio.

Intorno alle sei del mattino, i militari all’altezza di via Conenna stavano facendo i controlli a un posto di blocco e hanno intimato l’alt a un Suv a bordo del quale viaggiavano gli indagati. Questi, invece di fermarsi, hanno accelerato innescando un breve inseguimento. La corsa del fuoristrada è terminata in via Gentile contro una delle auto dell’Arma intervenute per supportare i colleghi.

Inutile è stato da parte di padre e figlio sia il tentativo di fuga sia quello di liberarsi di una pistola che è stata recuperata dai carabinieri. Le perquisizioni eseguite, anche a casa, hanno permesso di sequestrare anche una pistola semiautomatica con colpo in canna e altri 5 nel caricatore, oltre a 4 chili di sostanze stupefacenti di diverso tipo.

Al momento dell’arresto è stato necessario l’intervento del personale del 118 che si è occupato del 49enne finito in manette ma anche di uno dei carabinieri rimasto ferito. Nei prossimi giorni saranno svolti accertamenti sulle armi sequestrate.

Pistole e armi in discoteca: i baby Palermiti e Parisi fanno scena muta davanti al gip

Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere Savino Parisi ed Eugenio Palermiti, il 28enne e il 21enne arrestati venerdì a Bari con l’accusa di detenzione e porto d’armi aggravati dal metodo e dall’agevolazione mafiosa.

I due, nipoti dei boss (omonimi) del quartiere Japigia di Bari, in un’occasione si sarebbero presentati armati nella discoteca Divinae Follie di Bisceglie (Barletta-Andria-Trani), e avrebbero eluso i controlli delle forze dell’ordine grazie all’aiuto di bodyguard compiacenti che li avrebbero aiutati a uscire dal locale.

Dalle indagini della Dda, condotte dai carabinieri, è emerso come Palermiti fosse armato anche la sera del 22 settembre scorso nella discoteca ‘Bahia’ di Molfetta (Bari), quando il 21enne Michele Lavopa sparò per colpire lui – che rimase ferito insieme ad altri tre amici – ma uccise la 19enne Antonia Lopez, detta Antonella.

Parisi e Palermiti si trovano in carcere. Il primo è difeso dagli avvocati Nicola Oberdan Laforgia e Michele Dell’Erba; Palermiti da Andrea Casto.