Natale a Bari, un megafono in via Sparano per “gridare cose gentili”: l’esperimento diventa virale – VIDEO

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In tanti passeggiando in via Sparano a Bari avranno notato, all’altezza della chiesa di San Ferdinando, un megafono e un cartello con scritto “Grida cose gentili”. Apparentemente potrebbe sembrare una trovata molto semplice, in realtà l’esperimento sociale del creator barese Luca Lobuono, con oltre 400mila follower sui social, ha fatto il giro del web e dei social. Quale miglior occasione del Natale e delle festività per ricordare a tutti di “gridare” una cosa “gentile”? C’è chi ne ha approfittato per invocare la pace nel mondo, chi ha lanciato un messaggio di speranza o chi semplicemente ha urlato il proprio amore nei confronti di una persona. Questa è la magia del Natale, questa è la magia di Bari.

Stop alla pesca dei ricci in Puglia, dopo 7 mesi arrivano le sanzioni: cosa rischiano i trasgressori

“Dopo sette mesi dall’entrata in vigore della mia legge per il fermo pesca triennale dei ricci nei mari pugliesi, la giunta regionale ha approvato oggi le sanzioni per i trasgressori. Dal 5 maggio la legge è stata in vigore, con tutte le sue prescrizioni. Ora saranno applicate le sanzioni previste dall’art. 11, comma 1 del decreto legislativo 9 gennaio 2012, n. 4 (Misure per il riassetto della normativa in materia di pesca e acquacoltura, a norma dell’articolo 28 della legge 4 giugno 2010, n. 96): una sanzione amministrativa pecuniaria da 2mila a 12mila euro, a meno che il fatto non costituisca reato. Oltre alla multa, per i pescatori subacquei professionali è prevista la revoca immediata dell’autorizzazione alla pesca subacquea professionale, che non potrà riottenere per i successivi tre anni. È prevista inoltre l’esclusione dal progetto di monitoraggio e di recupero ambientale ed eventuale risoluzione anticipata e recesso del contratto stipulato con l’Agenzia Agris. In caso di prelievo involontario di esemplari di riccio di mare da parte di qualunque soggetto, la cui natura accidentale deve essere debitamente giustificata e comprovata, gli esemplari devono essere immediatamente rigettati in mare nel luogo in cui sono stati pescati”. Inizia così la nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani.

“Questo quadro sanzionatorio, che doveva essere pronto entro trenta giorni dall’entrata in vigore della legge e che ho più volte sollecitato, finalmente ha superato le pastoie della burocrazia, anche grazie al pungolo dell’assessore all’agricoltura e alla pesca Donato Pentassuglia. Per supplire a questa mancanza, avevo proposto un emendamento per dare un quadro di riferimento alle Capitanerie di Porto che sono tenute ad erogare le sanzioni nei confronti dei trasgressori, attenendosi a quelle previste durante il periodo di fermo pesca biologico. Le sanzioni approvate oggi dalla giunta danno finalmente una bussola e ribadiscono la gravità del prelievo di ricci di mare durante tutto il periodo di fermo triennale votato dal Consiglio regionale. Resta impellente la necessità di cercare di salvare una specie ormai in estinzione, da cui dipende l’equilibrio dell’ecosistema marino. La legge – che vieta il prelievo, la raccolta, la detenzione, il trasporto, lo sbarco e la commercializzazione dei ricci di mare e dei relativi prodotti derivati freschi – è stata figlia di un lavoro lungo e complesso di concertazione con pescatori e ristoratori, mondo scientifico e ambientalisti. Siamo tutti chiamati a rispettarla e a farla rispettare. E chi trasgredisce, sappia che va incontro a sanzioni severe – aggiunge -. Ma il mio impegno per dare completa esecuzione a questa legge, sottoscritta da 49 consiglieri regionali, non si ferma qui. Il 3 aprile scorso ho presentato una mozione per impegnare la giunta regionale a stanziare le risorse necessarie a ristorare i nostri pescatori con licenza durante lo stop triennale, attraverso un avviso pubblico. L’impianto originario della legge prevedeva anche risorse per il monitoraggio dei fondali per misurare gli effetti del fermo, e fondi per la comunicazione e sensibilizzazione su questo provvedimento a tutela del nostro mare. E continuerò a premere affinché anche queste misure vengano finanziate e applicate”.

Dal Reddito di cittadinanza a quello di dignità, la Puglia investe 15 milioni: chi può ottenerlo – INFO

“Oggi possiamo dire che al funerale del Reddito di cittadinanza la Regione Puglia supplisce con la perdurante esistenza del Reddito di dignità”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, presentando il nuovo Reddito di dignità in conferenza stampa a Bari. Per la prima finestra, la Regione Puglia investe 15 milioni dei 45 milioni a disposizione in totale per finanziare il nuovo Reddito di dignità.

La misura contro la povertà è stata presentata insieme con gli assessori al Welfare Rosa Barone, all’Istruzione, alla Formazione e al Lavoro Sebastiano Leo e alle direttrici dei dipartimenti Welfare Valentina Romano e Istruzione, Formazione e Lavoro Silvia Pellegrini. In questa nuova misura del Red – il nuovo bando è stato pubblicato lo scorso 5 dicembre – il dipartimento Welfare ha definito la propria politica di inclusione sociale in sinergia con il Dipartimento Politiche del Lavoro: la novità è stata conciliare il Red con il percorso 4 del programma Gol, rivolto alla medesima platea di destinatari.

Per coprire il più possibile la platea di potenziali destinatari, si procederà con un Avviso “con graduatoria”, che prevede finestre temporali di presentazione delle istanze dei cittadini. I principali requisiti di accesso sono un Isee non superiore a 9.360 euro, con limiti massimi più favorevoli per le famiglie numerose fino a 15mila euro; avere la residenza in Puglia da almeno 12 mesi; essere in possesso di capacità residue di autonomia sufficienti a svolgere le mansioni e le attività individuate nel Patto di inclusione sociale attiva; incompatibilità con altri strumenti di sostegno similari.

Progetto G124 Bari San Paolo, ok del Comune: un milione di euro per riqualificare corte urbana Don Bosco

Il G124 nasce nel 2013 quando l’architetto Renzo Piano viene nominato senatore a vita. Per il G124 del 2022 sono stati scelti tre luoghi simbolo in altrettante città italiane: il rione Sanità a Napoli, una piazza del quartiere Commenda Est dedicata al rifugiato sudafricano Jerry Masslo a Rovigo mentre a Bari la scelta è ricaduta su un vuoto urbano irrisolto nel quartiere San Paolo.

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“Tesori svelati”, i costumi del Teatro Petruzzelli in mostra: inaugurazione il 7 dicembre a Bari

La Fondazione Petruzzelli, in collaborazione con il Comune di Bari e il Museo Civico, dedica una mostra alla grande arte sartoriale, esponendo gli abiti di scena che hanno accompagnato la storia del Teatro e la sua rinascita. Si inaugura domani, giovedì 7 dicembre, Tesori svelati. Gli splendidi costumi del Teatro Petruzzelli si mettono in mostra, a cura del coordinatore del settore costume del Teatro, Luigi Spezzacatene, che presenta al pubblico gli abiti del prezioso repertorio operistico e coreutico del politeama pugliese con l’obiettivo di diffondere tutta la bellezza dell’arte della sartoria teatrale, ripercorrendo tante tappe significative per il teatro.

Gli abiti, a rotazione, resteranno in esposizione per un anno. Per l’occasione il Teatro Piccinni e il Museo Civico di Bari diventano museo diffuso dove i costumi esposti saranno presentati attraverso schede informative, fotografie di scena che ne contestualizzano importanza e filologia, nuovi scatti che ne mettono in luce i particolari sartoriali. L’esposizione proporrà costumi creati per spettacoli andati in scena al Teatro Piccinni e al Teatro Petruzzelli: i costumi del Premio Oscar Franca Squarciapino per Salome (2011) con la regia di Vittorio Sgarbi, i costumi di Tom Rogers per Carmen (2012) con la regia di William Kerley, i costumi di Hugo de Ana (2019) per La Bohème, i costumi di Odette Nicoletti per Turandot, opera inaugurale del rinato Petruzzelli, con la regia di Roberto De Simone (2009), e i costumi di Elisa Savi per The beggar’s Opera (2005) con la regia di Moni Ovadia. Si è scelto di non racchiudere i costumi in teche di cristallo per consentire al pubblico di ammirare liberamente la fattura degli abiti in mostra. L’obiettivo è offrire l’opportunità di avvicinarsi al mondo della tradizione artigiana della sartoria teatrale, della creazione di cappelli, calzature, oggetti, arti antiche e preziose che rende uniche e irripetibili le messe in scena delle grandi opere e dei grandi balletti.

Altamura, primo trapianto di cornea nell’ospedale della Murgia: “Una giornata che ricorderemo a lungo”

L’équipe di oculistica dell’ospedale della Murgia, nel Barese, ha eseguito stamane il primo trapianto di cornea. Un risultato importante per Altamura dopo l’ingresso, ad ottobre scorso, nella rete dei centri Asl Bari del dipartimento Neurosensoriale, diretto dal dottor Antonio Acquaviva, attrezzati per poter effettuare questa tipologia di intervento, in stretta collaborazione con il Centro regionale trapianti. Il trapianto è stato effettuato su un paziente affetto da opacità della cornea a causa degli esiti di un’infezione virale, applicando una metodica ormai indispensabile al ripristino della trasparenza corneale con conseguente miglioramento della funzione visiva in presenza di diverse patologie.

“Per l’ospedale della Murgia – commenta il primario Vito Primavera – è una giornata che davvero ricorderemo a lungo. E’ stato effettuato il primo trapianto ad un paziente affetto da opacità della cornea causata degli esiti di un’infezione virale. L’evento è rilevante perché allarga ulteriormente l’offerta assistenziale e sarà di sicuro stimolo alla cultura della donazione per la popolazione della Murgia che ora, anche per questa tipologia di intervento, sa di poter trovare un saldo punto di riferimento nel proprio ospedale”.

Bif&st, l’edizione 2024 è a rischio. Pagliaro “interroga” Emiliano: “Bilanci alla mano serve trasparenza”

“Trasparenza sugli importi finanziati dalla Regione per la realizzazione del Bif&st, dal 2009 al 2023: è la domanda che pongo al presidente Emiliano nella interrogazione urgente che ho presentato. Sul Bari Film Festival ho acceso i riflettori già ad aprile scorso, con una richiesta di audizione in Commissione Cultura che non è stata mai convocata. Essendo passati quasi otto mesi, e alla luce delle recenti dichiarazioni del direttore artistico che dà un ultimatum alla Regione a confermare il proprio impegno finanziario per la rassegna del 2024 entro il prossimo 15 dicembre, ho voluto presentare un’interrogazione per vederci chiaro in questa manifestazione pagata con i soldi dei cittadini pugliesi, le cui ricadute positive sono tutte da provare. Da qui la mia richiesta, nell’interrogazione che ho presentato, di fornire i bilanci consuntivi di ciascuna edizione del Bif&st, con dettaglio di entrate e uscite relativamente alle ultime tre edizioni. Chiedo anche di sapere se la Regione intenda finanziare l’edizione 2024 del festival, e per quale importo”. Inizia così la nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani.

“Lo stesso direttore artistico ha dichiarato pubblicamente che la rassegna si avvale di un budget di poco superiore a un milione di euro, iva inclusa, anche se a noi risulta che costi notevolmente di più, e per questo vogliamo sapere i costi esatti e come i finanziamenti vengano spesi nel dettaglio. Per ragioni di trasparenza è doveroso che vengano resi pubblici i bilanci consuntivi di ciascuna edizione, ed in particolare delle ultime tre nel dettaglio di ogni singola voce di entrata ed uscita, al fine di poterne valutare la gestione e le effettive ricadute in favore della Regione, al di là dei vaghi riferimenti diffusi nei comunicati stampa circa il numero di spettatori e l’indotto generato. È opportuno dar conto in modo preciso delle spese sostenute dalla Regione Puglia per una manifestazione che richiede un finanziamento cospicuo, analizzandone in maniera approfondita gli impatti complessivi sotto il profilo socio economico”.