Foggia, medici aggrediti dai familiari di 23enne morta. Il racconto shock: “Abbiamo rischiato la vita”

Il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università di Foggia comunica l’intenzione di costituirsi parte civile nel giudizio che vedrà imputati coloro che hanno aggredito medici, specializzandi e addirittura uno studente del Policlinico Riuniti di Foggia, sfondando le porte della sala operatoria alla fine di un intervento chirurgico.

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Foggia, 23enne muore durante intervento: medici barricati in stanza per sfuggire alla furia dei parenti – VIDEO

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Torniamo ad occuparci di quanto accaduto al Policlinico Riuniti di Foggia dove la 23enne Natasha è morta durante un intervento chirurgico. La giovane vittima, originaria di Cerignola, era stata ricoverata dopo essere rimasta coinvolta in un incidente stradale. La 23enne era stata investita e ricoverata in Rianimazione. Poi le dimissioni e il ritorno poco dopo con il ricovero nel reparto di chirurgia toracica a causa di un aggravamento delle sue condizioni di salute, determinato da alcuni problemi alla trachea. Il decesso è avvenuto durante il delicato intervento chirurgico.

Appresa la notizia circa 50 persone, tra parenti e amici, si sono scagliati contro il personale sanitario. Medici e infermieri sono stati presi a schiaffi, calci e pugni. Alcuni sono stati costretti a barricarsi in una stanza, alcuni hanno rimediato ferite gravi. Sui social è diventato virale un video che testimonia proprio gli attimi di tensione nel reparto. Una dottoressa ha rimediato la frattura di una mano rimasta schiacciata in una porta. Sul posto è intervenuta la Polizia e sul caso è stata aperta una doppia inchiesta da parte della Procura di Foggia e dell’azienda sanitaria. I parenti e gli amici della ragazza morta non hanno lasciato l’ospedale fino a questa mattina e hanno presidiato l’obitorio dell’ospedale.

Foggia, 47enne muore durante intervento chirurgico al Riuniti. Inchiesta aperta: sequestrata la cartella clinica

Un uomo di 47 anni è morto durante un intervento chirurgico di asportazione della colecisti avvenuto in laparoscopia presso il Policlinico Riuniti di Foggia. Il decesso – a quanto si è appreso – è avvenuto nel reparto di chirurgia generale universitaria.

I familiari hanno presentato denuncia alle forze di polizia e a quanto si è appreso la magistratura ha disposto il sequestro della cartella clinica. Anche a direzione sanitaria del policlinico sta verificando l’adesione ai protocolli aziendali di riduzione del rischio clinico.

Paziente a Bari e chirurgo a Dubai: eseguito il primo intervento intercontinentale da remoto grazie al 5G

Si è svolto ieri con successo il primo di intervento di telechirurgia intercontinentale del cheratocono controllato da remoto, connettendo in 5G il laser iRes®2 di iVis Technologies, installato presso la sala operatoria della clinica oculistica del Policlinico di Bari dove si trovava il paziente, con la control station collocata a Dubai e guidata in real time del prof. Giovanni Alessio, direttore dell’unità operativa dell’ospedale universitario barese.

L’intervento si è svolto durante il congresso mondiale WKC (World Keratoconus Congress), in presenza di oltre 200 chirurghi oftalmici internazionali ed esperti nel settore, riuniti per discutere le tecnologie avanzate di trattamento del cheratocono e delle patologie ectasiche. Il paziente operato era affetto da un cheratocono in stadio avanzato, patologia evolutiva che causa un deficit visivo non correggibile con occhiali e che, qualora non trattata, può portare al trapianto di cornea. Nei giorni precedenti la chirurgia, è stato sottoposto ad una serie di esami diagnostici che hanno consentito di determinare stadio ed estensione della patologia e pianificare il trattamento.

Durante l’intervento il paziente è stato assistito in sala operatoria da un’équipe dedicata ed il collegamento remoto è stato reso possibile grazie alla tecnologia 5G di TIM che, in collaborazione con Ericsson, ha installato presso la clinica oculistica del Policlinico di Bari l’infrastruttura che ha consentito di mantenere una latenza di trasmissione adeguata tra la stazione di controllo e il laser per garantire la perfetta sincronia tra i comandi in remoto e l’azione.