Bari, al via lavori su segnaletica stradale per 87mila euro nei 5 Municipi: priorità a posti per disabili

Nei giorni scorsi sono stati affidati lavori per 87mila euro per il miglioramento della segnaletica stradale orizzontale e verticale nei cinque Municipi della città di Bari. L’iniziativa, che mira a rendere le strade più sicure e accessibili per tutti i cittadini, con una particolare attenzione alle esigenze delle persone con disabilità, permetterà di rispondere, in tempi brevi, alle numerose richieste presentate da cittadini che hanno diritto a parcheggi riservati per disabili: nel frattempo è in fase di aggiudicazione l’accordo quadro da un milione di euro di durata annuale destinato alla nuova installazione, ampliamento e messa in sicurezza della segnaletica stradale nei cinque Municipi.

Gli interventi saranno prioritariamente destinati ai posti auto per persone con disabilità, sia per quanto riguarda la segnaletica orizzontale (strisce di delimitazione dei parcheggi riservati e simboli di accessibilità ben visibili) sia per la segnaletica verticale (cartelli indicatori di parcheggi riservati, con informazioni chiare e facilmente comprensibili).

L’appalto prevede, inoltre, la manutenzione e la sostituzione della segnaletica esistente e l’implementazione di nuova segnaletica, in particolare nelle aree con maggiore necessità, come le strade in prossimità di scuole, ospedali e altri luoghi pubblici.

“L’investimento sulla segnaletica, in modo che sia ancora più chiara ed efficace, costituisce un impegno concreto per garantire la sicurezza stradale, perché aiuta a prevenire incidenti e garantire che tutti i cittadini possano circolare in modo agevole – ha spiegato l’assessore alla Cura del territorio Domenico Scaramuzzi -. L’investimento di 87mila euro si è reso urgente e necessario per smaltire le liste d’attesa di chi ha fatto richiesta per ottenere un posto riservato, che ringrazio per la pazienza dimostrata. È in fase di aggiudicazione definitiva, però, l’accordo quadro annuale da un milione di euro sulla segnaletica, che ci permetterà di intervenire rapidamente tutte le volte che emergeranno criticità, di programmare operazioni diffuse su intere zone e migliorare l’accessibilità delle strade”.

Bosco verticale e palude orizzontale, ripresi i lavori: l’acqua di falda “sepolta” in 30 giorni

Torniamo ad occuparci dei lavori per il “Bosco Verticale” di Bari, progettato dallo studio Stefano Boeri Architetti per l’azienda Cobar, che sorgerà sul lungomare Vittorio Veneto nell’area che ospita il park&ride  e che avrà come modello quello di Milano. Il progetto conta 7 edifici di circa 8-9 piani che ospiteranno 140 appartamenti, negozi ed uffici.

Dopo aver fatto visita a Giuseppe e Rossella, che avevano sollevato tutti i dubbi sullo stato dei lavori e sull’allagamento della foce del torrente Picone che manda sott’acqua il cantiere, i lavori sono ripresi ed entro 30 giorni l’acquitrino verrà sepolto, almeno secondo quello che siamo riusciti ad apprendere sul posto. Abbiamo cercato anche di estrapolare informazioni dalle persone al lavoro presenti nel cantiere, la speranza per i residenti è che la situazione presto torni alla normalità.

Ricordiamo che il progetto del Bosco Verticale conta 130 appartamenti di differenti metrature, da 50 a 150 mq, adibiti a utenze diverse per composizione sociale e familiare a cui si aggiungono 10 appartamenti di dimensioni superiori, disposti alle teste dell’edificio e caratterizzati dalla presenza di ampie terrazze, e 6 appartamenti con giardino privato, per un totale di 146 appartamenti. Il valore aggiunto del progetto è la presenza di piante e alberi lungo le terrazze e le logge e nel nuovo parco che sarà aperto a tutti i baresi.

La selezione conta in totale quasi 100 alberi e quasi 20mila arbusti ed erbacee e tiene conto delle specifiche esigenze del contesto climatico e ambientale, tra cui le alte temperature estive e la vicinanza al mare. L’appartamento più economico costerà 190mila euro, mentre quello più lussuoso (da 230 metri quadri) si aggira su un prezzo superiore di poco al milione di euro.

 

Bari, imprevisto al cantiere Aqp di via Gentile: ancora un mese di lavori e disagi alla circolazione

“Vorrei spiegarvi cosa sta accadendo in Via Gentile, dove i lavori ai sottoservizi, stanno causando alcuni disagi alla circolazione stradale, soprattutto considerando che questa via rappresenta un’arteria fondamentale per chi proviene da sud, entrando in città”. Inizia così il post pubblicato su Facebook da Lorenzo Leonetti, consigliere comunale e sindaco della notte della città di Bari.

“Il ritardo, purtroppo, è dovuto a una circostanza imprevista emersa durante lo svolgimento dei lavori. Dopo la realizzazione della fogna bianca, che fa parte delle opere di urbanizzazione secondaria di Parco Gentile, si è reso necessario un intervento aggiuntivo da parte di Acquedotto Pugliese – si legge -.  L’ente ha dovuto modificare un circuito esistente, lavorazione che non era stato previsto nella pianificazione iniziale, una necessità che è emersa solo dopo aver rimosso l’asfalto e cominciato i lavori”.

“Nonostante questo imprevisto, mi è stato confermato che i lavori stanno proseguendo e che il termine dei disagi necessita di un ulteriore mese di lavori per essere completato”, ha aggiunto Leonetti.

“So che molti residenti sono preoccupati e mi hanno chiesto informazioni al riguardo: vi assicuro che mi sto facendo portavoce di queste segnalazioni e continuerò a tenervi aggiornati – conclude -. Vi ringrazio per la pazienza e comprensione, e vi invito a prestare attenzione agli aggiornamenti”.

Policlinico di Bari, colpito dal carico di una gru: muore il 58enne Petre Zaim. Nel cantiere anche suo figlio

Quello di oggi era il suo primo giorno di lavoro a Bari. Un destino crudele per Petre Zaim, 58enne operaio rumeno, residente a Bassano del Grappa e dipendente di una delle ditte subappaltatrici di Edison, morto questa mattina nel cantiere per la costruzione della nuova centrale termica del Policlinico. L’incidente sul lavoro sarebbe stato causato da una manovra erronea del collega che guidava la gru. Il braccio infatti avrebbe sbattuto su una costruzione e avrebbe perso il carico, finito poi addosso alla vittima. Nel cantiere era presente anche il figlio del 58enne.

“Ancora una morte sul lavoro in un subappalto di lavori nel Policlinico di Bari – denunciano i sindacati Cgil, Fiom, Fillea -. Il 2025 inizia tragicamente in linea con l’anno appena trascorso. Mentre si continua a fare propaganda sulla sicurezza sul lavoro, nei cantieri si continua a morire: l’appalto, commissionato dall’Azienda Ospedaliera del Policlinico alla Edison è stato poi subappaltato a un’azienda metalmeccanica del milanese. Noi chiediamo subito interventi urgenti e seri sulla sicurezza sul lavoro: non ci rassegneremo mai all’idea che un operaio che esce al mattino per andare a lavorare, non debba avere la certezza di tornare a casa sano e salvo la sera. Esprimiamo vicinanza alla famiglia dell’operaio tragicamente morto e ci rendiamo disponibili a supportarla in tutte le opportune vie legali e previdenziali”.

Porti di Bari e Brindisi più green, aggiudicata gara per 28 milioni: prevista l’elettrificazione delle banchine

Sarà il raggruppamento temporaneo di imprese Consorzio stabile cantiere Italia e Acreide di Napoli a progettare ed eseguire i lavori per la realizzazione dei sistemi di cold ironing nei porti di Bari e Brindisi. Le opere, finanziate nell’ambito del Pac 2014-2020 (Programma di azione e coesione complementare al Pon Infrastrutture e reti 2014-2020), prevedono un importo complessivo di 28 milioni di euro.

La procedura per l’affidamento congiunto dei servizi tecnici attinenti all’ingegneria e all’architettura dell’opera è stata conclusa positivamente, come evidenzia in una nota l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale. L’obiettivo, sottolinea l’ente, è “accrescere l’ecosostenibilità dei due porti, aumentando l’efficienza energetica e riducendo significativamente l’impatto ambientale delle operazioni portuali”. Entro gennaio si procederà “in via di urgenza alla consegna dell’appalto per l’espletamento di servizi di architettura e di ingegneria, relativi alla progettazione esecutiva per gli interventi di elettrificazione delle banchine, previsti nei porti di Bari- banchina 10, e di Brindisi- Punta delle Terrare”, definiti anche cold ironing.

L’opera prevede l’installazione di una rete di sistemi per la fornitura di energia elettrica dalla riva alle navi durante la fase di ormeggio, in modo da ridurre al minimo l’utilizzo dei motori ausiliari di bordo per l’autoproduzione dell’energia elettrica, limitando sensibilmente emissioni di Co2, ossidi di azoto e polveri sottili, nonché l’impatto acustico. E’ prevista, inoltre, la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonte fotovoltaica, a parziale copertura del fabbisogno energetico derivante dall’attivazione dei sistemi di cold ironing.

Follia nel Leccese, lite per i lavori: ferisce con accetta titolare dell’impresa edile in un cantiere. Arrestato 58enne

Un uomo di 58 anni, Rocco Reho, di Casarano (Lecce), è stato arrestato e posto ai domiciliari dai carabinieri dopo aver aggredito all’interno di un cantiere edile un 66enne titolare di una ditta del posto, colpendolo alla testa con un accetta.

La vittima, che ha riportato gravi lesioni ma non è in pericolo di vita, stava eseguendo lavori di intonacatura su un muro che confinava con l’abitazione dell’aggressore, che ha agito – secondo quanto riferito dai militari – per motivi “apparentemente futili e incomprensibili”. Il 58enne, incensurato, ora deve rispondere dei reati di lesioni personali aggravate e porto ingiustificato di armi e oggetti atti ad offendere. L’episodio risale al primo pomeriggio di ieri.

I carabinieri, intervenuti dopo una segnalazione al numero unico di emergenza 112, hanno trovato la vittima ferita ma cosciente. L’imprenditore è stato soccorso dal 118 e trasportato in ospedale, mentre l’aggressore è stato sottoposto agli arresti domiciliari su disposizione della Procura di Lecce. Nei pressi del cantiere, a quanto si è appreso, è stata rinvenuta e sequestrata l’accetta che sarebbe stata utilizzata per l’aggressione.

Lello vede per la prima volta i rendering della casa: “Bellissima. Devo parlare io con l’impresa”

È arrivato il momento di svelare anche a Lello il progetto per ristrutturare la sua casa e quella di Angela nel quartiere Libertà, oggi inabitabile. L’obiettivo è ambizioso: raccogliere 25mila euro e i fondi necessari per completare la ristrutturazione e trasformare questo luogo in una casa accogliente, in attesa di stabilire il futuro dei fratelli e della stessa abitazione.

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“Io ci sto” for Lello e Angela, ecco i rendering della casa: da Antonio e Tino i primi 500 euro

Al fianco di Io Ci Sto è arrivato il momento di svelare il progetto di solidarietà per ristrutturare la casa di Lello e Angela situata nel quartiere Libertà, oggi inabitabile. L’obiettivo è ambizioso: raccogliere 25mila euro e i fondi necessari per completare la ristrutturazione e trasformare questo luogo in una casa accogliente. Siamo anche in grado di fornirvi le immagini del progetto e di mostrarvi come sarà la casa ristrutturata che sarà consegnata, in ogni modo, entro il 31 dicembre 2025.

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Bari, via Manzoni cambia look. Via libera dal Comune: lavori da oltre 6,5 milioni. Si parte a febbraio – PROGETTO

Su proposta dell’assessore alla Cura del territorio Domenico Scaramuzzi, la giunta comunale ha approvato ieri due delibere relative entrambe al progetto preliminare/definitivo della riqualificazione di via Manzoni:

· la prima, dell’importo di € 2.475.000, riguarda il primo stralcio dell’intervento finanziato con risorse PNRR – Missione 5, Componente 2, Investimento 2.1 “Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale”,

· l’altra, dell’importo di € 4.332.060, riguarda il secondo stralcio dello stesso intervento finanziato con risorse PNRR – Missione 5 Componente 2, Investimento 2.2 “Piani urbani integrati”.

“A poche settimane dall’incontro di fine settembre con i residenti – dichiara Domenico Scaramuzzi -, abbiamo mantenuto l’impegno di approvare il progetto definitivo per la riqualificazione di via Manzoni. Saranno ora necessari circa 30 giorni per l’approvazione del progetto esecutivo che dovrà poi essere validato per consentire l’avvio dei lavori che consegneranno via Manzoni in una veste completamente rinnovata in chiave sostenibile e smart. Oggi pomeriggio, come promesso, illustreremo i dettagli del progetto definitivo nel corso di un incontro aperto alla cittadinanza al quale interverranno il sindaco e i colleghi della giunta comunale. Il nostro auspicio è quello di poter aprire materialmente il cantiere entro febbraio”.

Questo pomeriggio, infatti, il sindaco Vito Leccese e la giunta comunale, alle ore 17, nella scuola Garibaldi, incontreranno residenti, commercianti e operatori socio-culturali del Libertà per il secondo appuntamento del percorso di partecipazione sulle trasformazioni in corso nel quartiere e, in particolare, sul cantiere ormai imminente per la riqualificazione di via Manzoni.

Il Progetto

La riqualificazione di via Manzoni rientra in un programma molto più ampio finanziato dal PNRR in cui sono inclusi anche gli interventi previsti in via Amendola e via Postiglione, con l’obiettivo generale di riconsegnare ai baresi quella che era un tempo una delle vie dello shopping preferite (e che da tempo vive una condizione di declino), secondo una visione della città come spazio da restituire alla collettività con funzioni pubbliche quali occasioni di incontro e relazione.

Nella prospettiva di restituire a via Manzoni la vitalità del passato, pur rivisitata in chiave moderna, e sulla base di una strategia già applicata negli interventi di riqualificazione di via Sparano o via Argiro, il progetto prevede la pedonalizzazione quasi totale della stessa ad eccezione di due tratti per i quali, ai fini della funzionalità dei flussi della mobilità di quartiere, è prevista una percorribilità come “zona 30”: rimarranno aperti al traffico i tratti tra via Calefati e via Putignani e quello tra via Garruba e corso Italia. La pedonalizzazione comporta la rimozione della sosta delle auto dalla sede stradale; gli spazi per la sosta veicolare pertinenziale destinati ai residenti saranno recuperati in sedi stradali prossime anche attraverso un cambio di regime di parcheggio, istituendo la zona B in aree oggi destinate a parcheggio a pagamento per tutti.

L’intervento, compatibile con gli strumenti urbanistici vigenti, prevede il recupero funzionale di via Manzoni con l’obiettivo di proiettarla verso una prospettiva di utilizzo e fruibilità da parte di tutti, anche ai fini turistici e non solo commerciali. Pertanto i lavori mirano ad ampliare e rendere fruibile la via allontanando, laddove possibile, i mezzi e il caos urbano. La lunghezza della strada, oggetto dell’intervento, è di circa 750 m, da piazza Garibaldi a corso Italia.

Il progetto, in sintesi, prevede generale i seguenti interventi:

· la rimozione dell’asfalto esistente, con particolare attenzione al possibile recupero delle basole costituenti la strada storica, come già accaduto in altri tratti del murattiano;

· l’innalzamento della quota stradale, comprese le zone di attraversamento, fino a quella degli attuali marciapiedi e il conseguente raccordo con le strade di innesto: gli attraversamenti sopraelevati rispetto alla quota stradale di intersezione delle vie preesistenti faciliteranno il passaggio pedonale e, al contempo, favoriranno il rallentamento delle autovetture, con un effetto di “traffic calming”;

· la realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione stradale;

· la realizzazione di un nuovo impianto di scarico delle acque meteoriche, da collegare all’impianto cittadino esistente;

· la realizzazione degli impianti di diffusione sonora e di videosorveglianza;

· una nuova pavimentazione che prevede:

· l’utilizzo delle basole rinvenute e trattate dopo la verifica archeologica necessaria, nel tratto iniziale, compreso tra piazza Garibaldi e via Calefati, più storico e più vivo attualmente dal punto di vista commerciale;

· l’utilizzo di basole nuove di due materiali differenti: pietra di Trani e pietra lavica;

· la sistemazione a verde lungo tutto il tratto stradale e agli incroci con le traverse limitrofe;

· l’allestimento con arredi urbani: sedute, fioriere, fontane, sistema di diffusione sonora e videosorveglianza.

L’idea progettuale persegue da un lato l’obiettivo della sostenibilità, correlato con la pedonalità della via, dall’altro quello della garanzia di fruizione delle vie del centro e dell’accessibilità ai poli attrattori presenti. Verranno istituite due zone 30: una tra via Calefati e via Principe Amedeo, l’altra tra via Crisanzio e corso Italia. La minore velocità consentirà una migliore convivenza tra auto, moto, bici e pedoni e una maggiore sicurezza stradale. Partendo dall’analisi temporale dei fabbricati esistenti, il progetto prevede nel dettaglio di utilizzare le basole antiche rinvenute nelle fasi di scavo come una sorta di “tappeto centrale” circondato da basole in pietra lavica di nuova fornitura e taglio regolare a dare enfasi e importanza al primo tratto stradale, in modo tale da congiungersi più armoniosamente sia con le architetture ricadenti su questi isolati che con la parte del quartiere Murattiano più vicino. Mantenendo la soluzione progettuale del tappeto centrale, si è pensato di individuare delle “trame di tessuti tipiche dei periodi storici degli edifici circostanti”, così da contestualizzare la pavimentazione con gli edifici e creare un unicum temporale per ogni singolo isolato, trasformando la difformità tra gli isolati in una peculiarità per dare ai passanti la sensazione di attraversare un sorta di “varco temporale delle epoche che si sono susseguite” che trova la sua uniformità stilistico-architettonica passando da un isolato all’altro.

Il tutto sarà valorizzato dall’inserimento di una vegetazione ad alto fusto a chioma ampia, i cui dettagli saranno definiti in sede di progettazione esecutiva. Portando tutto il tratto stradale di via Manzoni su unico livello, la strada non presenterà alcun dislivello. Ad ogni modo, nell’ottica dell’abbattimento delle barriere architettoniche, si prevede l’installazione di un percorso tattile sui marciapiedi, progettato secondo il sistema LOGES (Linea orientamento guida e sicurezza), per un totale di circa 1.140 metri. In particolare si utilizzerà un sistema LOGES evoluto, un percorso tattile innovativo dotato di TAG RFG, basato sulla tecnologia RFID (Radio-Frequency IDentification). Lungo tutto il tratto stradale, di circa 750 metri, non mancheranno cestini per la raccolta differenziata (31), oltre a quelli realizzati ad hoc per gli incroci (29), e 4 fontane, una posizionata all’inizio del tratto stradale in corrispondenza di piazza Garibaldi, una in piazza Risorgimento, un’altra tra via Dante e via Nicolai, l’ultima in corrispondenza della scuola d’infanzia Manzari Buonvino, verso corso Italia.

Per quanto riguarda gli impianti, il progetto prevede il rifacimento del sistema di raccolta delle acque meteoriche e dell’illuminazione pubblica, oltre agli impianti di diffusione sonora e videosorveglianza, quest’ultima con telecamere del tipo bullet, dalla forma allungata e più resistenti alle intemperie, compatibili con la piattaforma Milestone. A completare il quadro impiantistico, è previsto un impianto di diffusione sonora da utilizzare all’occorrenza nel caso di eventi e/o manifestazioni.