Bacco e il duro attacco ai comitati no vax a La7, il medico assolto dal Tribunale di Bari: “Non è diffamazione”

Il medico legale Pasquale Bacco è stato assolto dall’accusa di reato di diffamazione dal Tribunale di Bari. Il bitontino era stato querelato dopo la sua partecipazione alla trasmissione “Non è l’Arena”  in onda su La7 del 26 gennaio 2022 e si era espresso in relazione ai comitati scientifici nati che contestavano i vaccini contro il Covid.

Bacco, nell’occasione, affermò che dichiararsi contrari al loro utilizzo costituiva una “mortificazione e denigrazione della medicina” e che i comitati scientifici che portavano avanti queste teorie si “basavano tutti più o meno su articoli farlocchi, incopleti, dove vengono cancellati gli elementi sul caos dei numeri”.

Ma non solo, Baccò affermo che “dopo due anni noi abbiamo gente che cura con le erbe da giardino o con il prof. Che cura con i funghi perché seguono voi, oppure addirittura gente che strappa il casco per messaggi negativi, falsi e antiscientifici che voi trasmettete attraverso questi comitati tecnici scientifici che non servono a niente ma servono solamente a persone come voi, a fine carriera, per andare a toccare quel bacino di no-vax che rappresenta un bacino professionale, economico e politico».

La Procura di Bari aveva chiesto la condanna di Bacco a 4 mesi di reclusione, mentre le parti civili avevano avanzato pretese risarcitorie per oltre 100.000 euro. Il Tribunale di Bari ha però assolto il 52enne medico bitontino perché il fatto non sussiste.

Taglio multe ai no vax, Lopalco: “Scelta del Governo Meloni un insulto agli onesti e alla memoria delle vittime Covid”

“La decisione del governo Meloni di tagliare le multe ai no vax non è solo un atto di gravissima irresponsabilità. È uno schiaffo per milioni di italiani che, con sacrificio e senso civico, hanno rispettato le regole per tutelare sé stessi e l’intera collettività durante l’emergenza pandemica e per i tanti operatori sanitari che hanno lottato, in prima linea, contro il Covid-19. È un’offesa alla memoria delle vittime del virus e alle loro famiglie che meritano rispetto, non atti di cinico calcolo politico”. Inizia così la nota del consigliere Pd Pierluigi Lopalco che ha gestito proprio l’emergenza pandemica in Puglia in quegli anni.

“Il centrodestra sbaglia a inseguire qualche voto in più, sacrificando quei valori che dovrebbero guidare ogni democrazia: giustizia e solidarietà – le sue parole -. Sminuire le responsabilità di chi ha rifiutato le regole sanitarie equivale a umiliare chi ha messo al primo posto la salute pubblica, accettando vaccinazioni, restrizioni e sacrifici personali per la salvaguardia del bene comune. Come farà il centrodestra a spiegare a milioni di cittadini onesti che rispettare la legge non è un valore imprescindibile? Come potrà guardare negli occhi quanti – medici, infermieri e personale sanitario – hanno lavorato fino allo stremo delle forze, sapendo che il loro impegno viene svilito da simili decisioni? Il governo Meloni torni sui propri passi. Il rispetto delle regole, la salute pubblica e la memoria delle vittime del Covid non sono negoziabile. Men che meno per un tornaconto elettorale”.

Taranto, tornano le scritte no vax. Imbrattata la sede Cgil: “Condanna a morte di PMI e sanità”

Le serrande e i muri della sede della Camera del lavoro della Cgil di Taranto durante la notte sono stati imbrattati con scritte riconducibili al movimento No Vax. A denunciare l’accaduto, con un post pubblicato sui canali social, è la stessa organizzazione sindacale che parla di “atto intimidatorio”.

In bella mostra compaiono le scritte “Payback sanitario. Condanna a morte di PMI e sanità” e “Vax=morte”, accompagnate da una W cerchiata e la sigla ViVi.
“La sede della Camera del lavoro di Taranto – sottolinea la Cgil – é apparsa cosi: imbrattata e violentata. Stiamo denunciando e visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza. Ma la saracinesca si riapre come al solito per difendere sempre i diritti dei lavoratori”.

Tornano le scritte no vax a Bari, raid vandalico a Poggiofranco: imbrattate le facciate della scuola Tauro

Tornano le scritte No Vax a Bari. Vittima questa volta l’Istituto comprensivo “Poggiofranco-Fiore” di Bari situato in via Giacomo Tauro 2. I muri perimetrali del plesso sono stati imbrattati da grandi scritte, realizzate con bombolette spray di colore rosso. Accuse contro i vaccini, il Governo, l’agenda 2030 e i medici. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri per effettuare i rilievi, resta da capire quando il raid vandalico è stato compiuto. La dirigente scolastica, Porziana Di Cosola, ha presentato denuncia ma lamenta della mancanza di un impianto di videosorveglianza nella piazzetta di via Giacomo Tauro, teatro dell’omicidio del fisioterapista Mauro Di Giacomo. Proprio dal lato della piazzetta i vandali potrebbero aver scavalcato.