Bari, nuova sede dell’Accademia di Belle Arti nell’ex Caserma Rossani: sopralluogo per l’esecuzione del tetto verde

Il sopralluogo è stato utile a verificare gli interventi per l’esecuzione del tetto verde estensivo che, con i suoi 1800 mq di superficie, sarà il più grande del territorio comunale, progettato e realizzato in sostituzione della copertura esistente per rispondere ai criteri strutturali e ambientali del contesto.

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Acquaviva, agguato mafioso davanti alla sede della Teorema Spa: condannati due baresi

Un 36enne di Casamassima e un 55enne di Gioia del Colle sono stati condannati dal Tribunale di Bari rispettivamente a 7 anni e 6 mesi e a 7 anni di reclusione per l’agguato compiuto il 20 settembre 2018 nei confronti della società Teorema Spa di Acquaviva delle Fonti, azienda che si occupa di servizi di igiene, bonifiche ambientali e di costruzioni edili e stradali.

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La multinazionale Bip arriva a Bari, inaugurata la nuova sede: previste 200 assunzioni

Prosegue da Bari, e presto anche da Lecce, il progetto di valorizzazione del Sud avviato nel 2021 da Bip. La multinazionale della consulenza ha infatti inaugurato oggi la sua sede nel cuore del capoluogo pugliese, dove sono già al lavoro circa trenta dipendenti – neo assunti o rientrati in Puglia da Roma e Milano – ai quali nei prossimi mesi si affiancheranno circa 200 persone. Sono intervenuti, fra gli altri, il presidente di Bip Nino Lo Bianco, il sindaco di Bari Antonio Decaro, l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia Alessandro Delli Noci e il managing partner Italy di Bip, Alberto Idone. Dopo le aperture in Sicilia, la multinazionale ha scelto la Puglia per offrire nuove prospettive lavorative e permettere lo sviluppo di competenze in ambito digital e innovation, valorizzando le potenzialità del Mezzogiorno. In questa prospettiva, il prossimo 26 gennaio nei nuovi uffici di Bip si svolgerà il Bip talent discovery day, una giornata dedicata a laureandi e neolaureati in materie ingegneristiche, economiche e Stem per vivere un’esperienza introduttiva nel mondo della consulenza. I partecipanti incontreranno il team Hr e i professionisti della multinazionale per mettersi alla prova con business case su tematiche di project management e digital innovation. “Cerchiamo persone che abbiano una grande curiosità per le tecnologie – ha detto Idone -, ma anche passione e un background di tipo Stem, quindi in materie ingegneristiche e matematiche”. “Contiamo – ha aggiunto – di sfornare talenti nel settore digitale e di farli crescere. L’idea è di avere una ricaduta occupazionale importante sul territorio, con 200 unità da reclutare nel giro di un anno”. Idone ha concluso che “gli accordi con le università sono già in piedi, quindi contiamo di investire e di avere un grande ritorno in termini di energia dal territorio”.

Canosa, realizza la sede della sua impresa in un’area archeologica: denunciato imprenditore 76enne

Un imprenditore del settore florovivaistico di 76 anni di Canosa di Puglia, nel nord Barese, è stato denunciato dai militari della guardia di finanza perché avrebbe illecitamente trasformato tre terreni sottoposti a vincolo archeologico, in zone private usate per la propria attività di impresa. Le accuse a suo carico sono uso illecito di beni culturali o paesaggistici e invasione di terreni.  L’area, che è stata sequestrata, è estesa complessivamente per un ettaro e mezzo ed è sottoposta a vincolo perché si trova in prossimità dell’arco di Traiano, risalente all’anno 109 avanti Cristo.

Secondo quanto accertato dai finanzieri coordinati dalla Procura di Trani, il 76enne avrebbe abusivamente perimetrato l’area impedendo di fatto l’accesso e la fruizione ai turisti. I suoli, acquisiti dal Comune di Canosa che ha emesso nel tempo ordinanze di sgombero mai rispettate, sono stati “occupati illecitamente” dall’imprenditore che ha “realizzato la sede di fatto della propria impresa”, si legge nel decreto di sequestro disposto dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, Giuseppe Zeno. L’operazione ha avuto lo scopo di “interrompere il protrarsi di una prolungata condotta illecita da parte dall’imprenditore e rendere fruibile alla collettività il bene archeologico”, evidenzia il colonnello Pierluca Cassano, comandante provinciale della guardia di finanza di Barletta.