La donna è stata ritenuta colpevole del pronunciamento del Tribunale dei Minorenni. Sul posto la Polizia Municipale, la Guardia di Finanza e il 118.
Continue readingBari sempre più internazionale, in centro arriva Starbucks. Attesa per lo sbarco: la scelta ricade su via Argiro
Il punto vendita della catena di caffè statunitense potrebbe posizionarsi al civico 112 di via Argiro, dove ora si trova Dmail, negozio che appartiene come Starbucks al gruppo Percassi. In bilico il futuro dei dipendenti.
Continue readingDemolizione ex sede Gazzetta del Mezzogiorno, la figlia dell’architetto Mangini: “Non chiamatela riqualificazione”
“È assai dolorosa la notizia della prossima demolizione della Palazzo della Gazzetta del Mezzogiorno, in via Scipione l’Africano, opera dell’architetto Onofrio Mangini. Se egli fosse stato un pittore, un poeta o un musicista, oggi avremmo validi motivi per resistere alla distruzione di un’opera dell’ingegno, anche da eredi. Ma le opere di architettura, quando sono e per come sono realizzate, appartengono a tutti, patrimonio della città per quella intrinseca qualità che ne ha determinato il ruolo di punto riferimento nel paesaggio urbano. Per questa ragione esse non possono – non devono – essere ridotte a semplici beni immobiliari sul mercato”. Inizia così il comunicato di Barbara Mangini, figlia dell’architetto che ha costruito l’opera.
“Il Palazzo della Gazzetta del Mezzogiorno in via Scipione l’Africano, inaugurato nel 1972, ha rappresentato una tappa fondamentale nella civiltà del costruire, nella innovazione tecnologica e nella ricerca espressiva dei nuovi materiali. Nei poderosi pilastri ottagonali rastremati a geometria variabile è cristallizzata l’idea di una costruzione concepita per un giornale moderno, capace di trasformare rapidamente gli spazi così come si trasformava l’informazione – si legge -. Dunque, al di là dei motivi familiari, di affetto ferito per la annunciata perdita di un’opera di mio padre, ciò che sento dolorosa è la privazione che verrebbe inferta alla città, alla cultura pugliese che non riesce a tutelare, a salvaguardare il patrimonio realizzato nel Novecento, nonostante le numerose testimonianze critiche e storiografiche. Ricordo qui, sommariamente, i convegni organizzati negli anni scorsi dall’Ordine degli architetti e dall’In/Arch i saggi di Nicola Signorile («Occhi sulla città», Laterza 2004) e di Livia Semerari («La nuova edilizia a Bari. Il dopoguerra e la città trasformata», Adda 2008). Nel Censimento della architettura italiana dal 1945 al oggi, realizzata dalla Direzione generale Creatività contemporanea del Ministero della Cultura appare oggi la clinica Villa Bianca, opera di Onofrio Mangini, ormai demolita e sostituita da un palazzo residenziale, e mi sconcerta e sconvolge l’idea che domani possa apparire in quella selezione il Palazzo della Gazzetta, ma solo attraverso foto d’epoca, quale traccia della rimozione del Novecento in una città che ha rinnegato i suoi poeti. A cosa è servito dedicare premi e convegni all’ architetto Onofrio Mangini se poi si demoliscono i suoi capolavori ? Voglio sperare che ci sia ancora il modo, lo spazio e il tempo per impedire una demolizione che – per paradosso – si ha l’impudenza di definire riqualificazione”.
Demolizione ex sede della Gazzetta del Mezzogiorno, gli architetti di Bari: “Non abbattete la storia della città”
Mimmo Mastronardi, presidente dell’ordine degli architetti PPC della provincia di Bari, attacca: “Fermate la distruzione dell’architettura moderna barese e applicate la legge regionale che la tutela”.
Continue readingAbbandonano scarti di lavorazione edile davanti al Municipio I: luridi non si accorgono della telecamera
Incivili e distratti. I luridi non si sono accorti della presenza della telecamera.
Continue readingEx Ciapi a rischio crollo, sgomberati 150 dipendenti Arpal Puglia: trasferiti a zonzo in altra sede
Il paradosso è che l’Arpal ha il compito di facilitare la ricerca di lavoro dei disoccupati pugliesi. Mentre migliaia di pugliesi si dannavano nel tentativo di trovare un’occupazione, i suoi dipendenti oggi non hanno lavorato.
Continue reading“Malori improvvisi dai vaccini uccisi”, scritte no vax imbrattano la sede Cgil di Bari: “Nuovi fascismi”
Alcune scritte no vax sono apparse questa mattina sui muri della sede della Cgil di Bari, in via Loicaono, al quartiere Japigia.
Continue readingAtos inaugura la sua nuova sede a Bari con 130 dipendenti: entro il 2024 altre 270 assunzioni
La società impegnata nel settore informatico e digitale questa mattina ha inaugurato la nuova sede a Poggiofranco.
Continue readingL’aula bunker di Bitonto viene ristrutturata: la giustizia barese resta senza una sede adeguata per i maxiprocessi
Verrà utilizzata come soluzione momentanea la seconda torre ex Telecom di Poggiofranco, dove però non ci sono aule destinate ai maxiprocessi e gli spazi sono molto ridotti.
Continue readingBari, nuova sede del CNR nella ex Manifattura Tabacchi: consegnati i lavori di riqualificazione e ristrutturazione
Sono stati consegnati questa mattina i lavori di riqualificazione e ristrutturazione della porzione della ex Manifattura dei Tabacchi destinata a ospitare la nuova sede del CNR di Bari. Il cantiere è stato affidato all’A.T.I. composta da S.A.C. Società Appalti Costruzioni Spa e Edil Alta Srl per un importo pari a 26.466.092.27 euro ad esito della procedura negoziata curata da Invimit per l’affidamento dei lavori. La procedura, come noto, riguarda l’ampliamento e la rifunzionalizzazione dell’immobile di interesse storico per la creazione, da parte del CNR, di un ecosistema dell’innovazione che promuova lo sviluppo di capitale umano altamente qualificato, la ricerca multidisciplinare, la creazione e l’attrazione di imprese innovative.
L’area interessata dai lavori, che si estende su una superficie di circa 20mila metri quadri, sarà dedicata a nuove funzioni attraverso interventi di bonifica e consolidamento statico, efficientamento energetico, realizzazione di impianti elettrici, speciali e meccanici del tipo più avanzato per rispondere alle esigenze rappresentate dal CNR. Saranno inoltre allestiti laboratori e uffici per accogliere le attrezzature e gli arredi del CNR in base ai riferimenti dallo stesso forniti in fase di progettazione. Nell’ambito del cantiere saranno riqualificate anche le aree esterne, costituite principalmente da due grandi cortili interni di oltre 2000 mq, con la sistemazione a verde e l’installazione di strutture temporanee legate alla ricerca quali serre e depositi speciali. Al termine di questo intervento alla città sarà restituito un grande compendio immobiliare da tempo in disuso che diventerà punto di riferimento per la ricerca oltre che un luogo di rinascita sociale ed economica per il quartiere. In linea con la tempistica prevista dal Pnrr, la consegna del cantiere per i lavori di riqualificazione e rifunzionalizzazione dell’immobile è avvenuta oggi; da cronoprogramma i lavori, che inizieranno nei primi giorni del nuovo anno, termineranno a marzo del 2025.