Scandalo appalti, Regione Puglia e Asl Bari parti civili: Sansolini e Iacobellis vogliono patteggiare

Regione Puglia e Asl di Bari hanno chiesto di costituirsi parte civile nell’udienza preliminare sul presunto giro di tangenti in cambio di appalti in cui sono coinvolti imprenditori e tre ex funzionari della Asl.

La richiesta è stata avanzata ieri. La Regione ha chiesto il risarcimento dei danni d’immagine, la Asl invece un risarcimento di diversi milioni che equivale al valore degli appalti e degli affidamenti che, secondo quanto ricostruito dalla Procura, sono stati affidati dietro il pagamento di tangenti.

Nell’udienza che si è svolta è arrivato il via libera alla richiesta di patteggiamento a 5 anni per gli ex funzionari e ingegneri Nicola Sansolini e Nicola Iacobellis, ex direttore dell’area gestione tecnica ed ex dirigente di Ingegneria clinica e responsabile dell’edilizia sanitaria.

Va trovata un’intesa sulla cifra per poter patteggiare, quantificate dall’accusa in 80mila euro a testa. Si tornerà in aula il prossimo 8 luglio quando bisognerà discutere la posizioni anche degli altri imputati che hanno chiesto il rito abbreviato. Tra questi anche l’ex funzionaria Concetta Sciannimanico. 

Caso Fiorella-Caracciolo, laurea falsa per il posto in AdP: in cerca del Presidente di Commissione

La Procura di Bari ha disposto l’acquisizione di nuovi documenti nell’indagine per falso a carico di Carmela Fiorella, 38enne moglie del consigliere regionale del Pd Filippo Caracciolo, finita sotto inchiesta per la falsa laurea in Economia prodotta per partecipare a un concorso come manager delle risorse umane di Aeroporti di Puglia.

Fiorella, risultata poi vincitrice, è entrata in servizio lo scorso primo aprile e si è poi dimessa 15 giorni dopo, quando è emerso il raggiro. L’indagine è stata aperta dopo la denuncia di Aeroporti e la stessa cosa ha poi fatto l’Università di Bari.

Gli inquirenti, ora, esamineranno tutta la documentazione della procedura vinta da Fiorella, scelta – secondo quanto riportato da ‘La Gazzetta del Mezzogiorno’ nei giorni scorsi – a discapito della manager delle risorse umane di Ita Airways di Londra.

La stessa donna, lo scorso 18 aprile, ha pubblicamente chiesto scusa per quanto accaduto ammettendo le proprie responsabilità e sostenendo di aver agito perché “accecata dall’ambizione”.

La 38enne, in passato consigliera di amministrazione di Acquedotto pugliese, al contrario di quanto dichiarato, ha una laurea in Scienze delle amministrazioni all’Università di Bari e un master di primo livello in Organizzazione del personale conseguito alla Bocconi di Milano. Titoli che non le avrebbero permesso di partecipare al bando poi vinto.

Torniamo ad occuparci dello scandalo, ci siamo recati nel dipartimento di informatica dell’Università di Bari perché siamo sulle tracce del professore Giuseppe Pirlo, presidente della Commissione nominata da Aeroporti di Puglia per il concorso finito al centro delle polemiche. I due, a quanto pare, si conoscono da diversi anni. Non solo perché Pirlo conosce anche il marito, Filippo Caracciolo. Che ruolo ha Pirlo in tutta questa vicenda? Come sempre restiamo a disposizione di tutti per i chiarimenti del caso.

Scandalo concorso AdP, le scuse di lady Caracciolo: “Accecata dall’ambizione mio marito ignaro di tutto”

“Rompo il silenzio e il riserbo che ho mantenuto dall’inizio di questa vicenda per assumermi pubblicamente tutte le responsabilità di quanto è accaduto. Sono stata accecata dall’ambizione di poter ricoprire un ruolo professionale che ritenevo potesse coronare il mio percorso di studi e la mia esperienza di lavoro nel campo delle Risorse umane, essendo laureata in Scienze delle Amministrazioni all’Università degli Studi di Bari, avendo conseguito un master in Organizzazione del Personale all’Università Bocconi e svolgendo l’attività di consulente delle Risorse umane in un’importante azienda privata”.

Lo dichiara in una nota Carmela Fiorella, moglie del consigliere regionale del Pd Filippo Caracciolo, al centro delle polemiche dopo aver vinto un bando da dirigente delle Risorse Umane di Aeroporti di Puglia.

Fiorella era stata assunta da AdP il primo aprile scorso, e si è poi dimessa il 16 aprile, dopo i dubbi sollevati sul titolo falso di laurea presentato in fase di candidatura al bando. La Procura di Bari ha aperto un’inchiesta sul caso. 

“Chiedo scusa a tutti, in primis al presidente, al Consiglio d’amministrazione, ai commissari di concorso e a tutti i dipendenti di Aeroporti di Puglia, all’Università di Bari e alla mia famiglia. Soprattutto – aggiunge – chiedo scusa pubblicamente, come ho subito fatto in privato, a mio marito, che era totalmente ignaro e che sta subendo ingiustamente le conseguenze delle mie azioni”.

“Sono pronta a rispondere del mio comportamento davanti alle autorità preposte, ma è giusto – conclude Carmela Fiorella – che paghi chi ha sbagliato e nessun altro”.

Lo scandalo di lady Caracciolo, sospetti sulla laurea presentata ad Aeroporti di Puglia: la Procura apre un’inchiesta

A seguito della denuncia presentata oggi da Aeroporti di Puglia, la Procura di Bari ha aperto un fascicolo d’inchiesta relativamente all’assunzione, in seguito ad una selezione, di Carmela Fiorella, moglie del consigliere regionale del Pd Filippo Caracciolo, come dirigente delle risorse umane di Aeroporti di Puglia.

Adp questa mattina aveva comunicato di avere presentato un esposto all’autorità giudiziaria “a tutela dell’onorabilità dell’azienda, degli organi societari e del personale”.

L’esposto, arrivato agli uffici giudiziari di via Dioguardi, è sfociato in un fascicolo d’indagine nel quale, al momento, non risultano indagati o ipotesi di reato.

Non è però escluso che sotto inchiesta possa finire proprio Fiorella che avrebbe presentato un certificato di laurea con informazioni false al momento della sua candidatura in Adp. Dopo che la vicenda è stata pubblicata sui giornali, nei giorni scorsi Fiorella si è dimessa.

Lo scandalo di Lady Caracciolo, la laurea presentata ad Aeroporti di Puglia è falsa: l’Università denuncia in Procura

La laurea presentata da Carmela Fiorella, moglie del consigliere regionale ed ex capogruppo Pd Filippo Caracciolo, ad Aeroporti di Puglia per partecipare al concorso da dirigente del personale delle risorse umane è falsa.

L’Università di Bari ha così presentato una denuncia alla Procura dopo aver accertato che “non risulta aver conseguito il titolo di studio Laurea Magistrale in Economia e Management (LM 77)”.

La comunicazione è stata data ieri sera anche Aeroporti di Puglia che ha avviato anche un’indagine interna per fare chiarezza sul caso e quanto accaduto.

Dagli accertamenti svolti dall’Università di Bari, risulta che Carmela Fiorella ha conseguito nel 2010 la laurea triennale in Scienze delle Politiche che non le avrebbe consentito la partecipazione al concorso in cui era richiesto un titolo di studio quinquennale in Economia o in Giurisprudenza.

Scandalo Asl Bari, Sciannimanico resta in carcere: “Avida e spregiudicata il marito carabiniere non la controllava”

Concetta Sciannimanico, la funzionaria della Asl di Bari arrestata lo scorso 12 novembre nell’ambito dell’inchiesta sul presunto giro di tangenti in cambio di appalti nell’azienda sanitaria barese, è ancora in carcere. Il tribunale del Riesame ha infatti respinto nei giorni scorsi il ricorso della difesa in cui veniva richiesta la sostituzione della detenzione in carcere con gli arresti domiciliari, confermando il parere della Procura. Connie si trova nel carcere di Taranto e durante l’interrogatorio di garanzia si era avvalsa della facoltà di non rispondere. Nell’alloggio di servizio della caserma dei carabinieri dove vive insieme al marito è stato trovato un vero e proprio tesoro.

“La particolare spregiudicatezza nel perseguimento delle finalità illecite, mostrata agendo d’intesa con i colleghi Nicola Sansolini e Nicola Iacobellis, oltre che con gli imprenditori collusi, emergerebbe dalla preoccupante naturalezza con la quale affidava ad imprenditori coinvolti in procedure amministrative, dalla stessa gestita, i lavori di ristrutturazione della villetta familiare senza corrispondere alcunché. Quella avidità che, insieme al desiderio compulsivo di riscuotere nel più breve tempo possibile la tangente, delineerebbero una personalità contorta, connotata da un desiderio di possesso senza fine, idoneo ad indurla a commettere reati della stessa specie o ad aggravare le conseguenze di quelli già commessi”, si legge nelle motivazioni del no del Riesame -. La detenzione in carcere è l’unica misura in grado di impedire efficacemente la reiterazione del reato e l’inquinamento delle prove”.

Domiciliari che non potrebbe neppure essere scontati nell’appartamento della stazione dei carabinieri di Santo Spirito, di cui il marito è comandante, in cui non c’è linea telefonica. “Il ritrovamento di denaro contante nella cassaforte in camera da letto  consente di nutrire ragionevoli dubbi sulla capacità del coniuge di esercitare un’adeguata attività di controllo sull’operato della moglie. Invero nessun sospetto ha mai sortito nell’uomo neanche la presenza e l’utilizzo di beni di lusso da parte della moglie (il cui valore è evidentemente ben al di sopra delle possibilità finanziarie della Sciannimanico)”, si legge ancora.

Scandalo all’Asl Bari, Crisanti lascia il carcere: l’imprenditore va ai domiciliari con il braccialetto elettronico

Il gip Giuseppe Ronzino ha concesso i domiciliari all’imprenditore Giovanni Crisanti, finito in carcere il 12 novembre nell’ambito dell’inchiesta sulle tangenti alla Asl di Bari. La scelta si basa sull’atteggiamento collaborativo dell’imprenditore durante l’interrogatorio del 27 novembre scorso. L’accusa nei suoi confronti è quella di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione. Crisanti è ai domiciliari con il braccialetto elettronico, la Procura aveva dato parere positivo.

Scandalo all’Asl Bari, il funzionario Iacobellis chiede di parlare dopo la scena muta al primo interrogatorio

Nicola Iacobellis, il funzionario della Asl di Bari in carcere dal 12 novembre con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, al falso e alla turbata libertà degli incanti, ha chiesto di essere interrogato.

Iacobellis si era avvalso della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio di garanzia, ma a oltre due settimane dall’arresto ha deciso di parlare e chiarire la sua posizione agli inquirenti. Secondo l’accusa avrebbe avuto un ruolo di vertice nell’associazione e avrebbe «coniato un raffinato meccanismo di occultamento delle tangenti, mediante l’acquisto di beni di lusso», come riportato nelle carte.

Sua moglie, Paola Andriani, è finita ai domiciliari per aver istigato il marito a «ottenere illecite utilità» per «la sua bramosia nel desiderare oggetti di lusso o di godere di un’agiatezza e un tenore di vita incongruo rispetto agli introiti di famiglia leciti». La scorsa settimana un altro funzionario finito in carcere, Nicola Sansolini, ha ottenuto i domiciliari dopo aver ammesso di aver ricevuto tangenti e parlato agli inquirenti anche di fatti nuovi. Per la funzionaria Concetta Sciannimanico il tribunale del Riesame ha invece respinto la richiesta dei domiciliari.

Scandalo all’Asl Bari, confessa nell’interrogatorio e ammette le tangenti: Sansolini lascia il carcere e va ai domiciliari

Dopo aver confessato nell’interrogatorio di ieri e aver ammesso di aver intascato le tangenti in cambio di appalti, Nicola Sansolini va ai domiciliari. L’ex capo dell’Area Tecnica dell’Asl di Bari lascia così il carcere su disposizione del gip Giuseppe Ronzino. Determinanti il parere positivo del procuratore Roberto Rossi e della pm Savina Toscani e l’atteggiamento collaborativo mostrato da Sansolini, assistito dall’avvocato Antonio La Scala.

Scandalo all’Asl Bari, l’imprenditore Perrone torna libero: interdizione a contrattare con la PA per un anno

È tornato in libertà Cataldo Perrone, l’imprenditore di Corato (Bari) ai domiciliari dalla settimana scorsa con le accuse di corruzione e falso relativamente a un appalto bandito dalla Asl di Bari nel 2023. Nei confronti di Perrone è stata disposta l’interdizione a contrattare con la pubblica amministrazione per un anno.

Lunedì, Perrone, assistito dall’avvocato Mario Malcangi, aveva risposto alle domande del gip in sede di interrogatorio, ammettendo di aver fatto alcuni «omaggi» (consistiti per l’accusa «nel pagamento di vari articoli» come una porta blindata, porte interne ed elementi d’arredo del bagno) al funzionario della Asl di Bari Nicola Iacobellis (in carcere) e a sua moglie Paola Andriani (ai domiciliari), ma non come contropartita di accordi illeciti.

Quanto all’ipotesi di falso – è accusato insieme a Iacobellis di aver attestato falsamente il termine dei lavori per la sostituzione delle canne fumarie dell’ospedale Di Venere di Bari al 29 dicembre 2023, lavori in realtà conclusi a luglio 2024 – ha sostenuto che quella diversa datazione della fine dei lavori per lui fosse irrilevante, e che si trattasse di un’esigenza della Asl.

Nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Bari per un presunto giro di tangenti per appalti nella Asl di Bari sono state arrestate 10 persone con le accuse, a vario titolo, di associazione a delinquere, corruzione, falso, turbata libertà degli incanti e subappalti illeciti. In carcere, oltre a tre imprenditori (per uno di questi, Ignazio Gadaleta, la misura è stata sostituita con i domiciliari), ci sono i funzionari della Asl Nicola Iacobellis, Nicola Sansolini e Concetta Sciannimanico.