Torniamo ad occuparci della rissa avvenuta l’8 dicembre in piazza Umberto a Bari. Un episodio di cronaca che ha riacceso inevitabilmente i riflettori sulle solite tematiche.
Continue readingLa Network Contacts di Molfetta trasferisce centinaia di dipendenti: assemblee sindacali e presidio fisso
Continua lo stato di agitazione indetto da SLC Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil in merito alla decisione della Network Contacts di Molfetta di trasferire centinaia di dipendenti nelle sedi di Palermo e Taranto.
Continue readingArif Puglia, Csa Regioni: “Disposti altri giorni di cassa integrazione urge incontro”
Il sindacato CSA Regioni Autonomie Locali, in caso di mancato incontro, ha annunciato lo stato di agitazione nel mese di giugno.
Continue readingArpal Puglia, dipendenti non retribuiti. Proclamato stato di agitazione: sit-in di protesta il 1° dicembre a Bari
Sindacati all’attacco: “I lavoratori, destinati anche a centinaia di chilometri di distanza, non riescono più a far fronte a spese aumentate per il carburante che lievita e agli impegni familiari. La situazione è diventata intollerabile”.
Continue readingDoppi turni e personale sanitario al collasso, Usppi Puglia annuncia stato di agitazione: “Subito assunzioni”
L’Usppi Puglia ha indetto lo stato di agitazione di tutto il personale della dirigenza medica e di comparto delle Asl pugliesi. Sotto accusa i turni doppi, le ferie saltate, le prestazioni aggiuntive, i carichi di lavoro e le indennità Covid non corrisposte.
“È impensabile che la Regione Puglia resti a guardare. Dobbiamo salvare il sistema sanitario regionale: servono assunzioni e stabilizzazioni immediate”. Così in una nota Nicola Brescia, segretario nazionale Usppi e il segretario regionale aggiunto Usppi Medici, Rocco Indellicato, denunciano la situazione sempre più drammatica delle aziende ospedaliere e sanitarie della regione.
“Dopo la proclamazione dello stato di agitazione attendiamo ancora la convocazione dal Prefetto di Bari – spiegano -. In questa situazione prepareremo una grande manifestazione regionale e se costretti arriveremo fino alla scelta estrema dello sciopero, per tutelare dipendenti e cittadini. Non riusciamo a comprendere l’immobilismo dell’amministrazione regionale e delle istituzioni di fronte ad un tracollo annunciato che finirebbe per travolgere l’intero sistema di cura e assistenza”, tuonano i segretari Usppi.
“E’ uno stallo inaccettabile i lavoratori sono allo stremo e non riescono più a garantire la presa in carico dei pazienti. La nostra mobilitazione per salvare la sanità regionale crescerà ancora”. Per i sindacati “il grido d’allarme che viene dal personale è chiaro e netto. Per di più corrono i pensionamenti, che dal 2021/22, arriveranno a sfiorare i 5.000, e soprattutto, in questi giorni di riacutizzazione della pandemia, si moltiplicano i contagi che stanno ulteriormente decimando le piante organiche di reparti, ambulatori e uffici”, affondano ancora Brescia e Indellicato.
“Questa è la diagnosi di un sistema sanitario regionale in agonia: mancano infermieri, Oss, figure di assistenza, tecnici, amministrativi, professionisti, ausiliari. E bisogna intervenire subito con i piani di assunzioni. Non si può continuare a contare solo sullo spirito di abnegazione di una forza lavoro al colmo della sofferenza numerica e organizzativa. La rabbia e la delusione dei dipendenti rischia di esplodere con le troppe criticità del sistema – concludono i segretari Usppi -. O avremo risposte concrete e tempestive da Regione e aziende oppure scenderemo in piazza con una grande manifestazione, pronti ad arrivare anche allo sciopero di tutto il personale della sanità. Questa è una battaglia che si vince o si perde tutti insieme: lavoratori, cittadini, comunità”.
Pochi Vigili del Fuoco a Bari, sindacati proclamano stato di agitazione: “Numero non adeguato per la città”
“Il motivo del conflitto in essere è dovuto alla carenza di personale operativo, amministrativo e direttivo nel Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Bari non adeguato ad una area Metropolitana”, si legge nella nota.
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