Ucciso il killer del carabiniere Legrottaglie, a Grottaglie sit-in per i due agenti indagati: “Va cambiata la norma”

Si è tenuto questa mattina, davanti alla sede del commissariato di Grottaglie (Taranto), un sit-in per esprimere solidarietà ai due agenti indagati per omicidio colposo, a seguito di eccesso colposo nell’uso legittimo delle armi, dopo la morte in un conflitto a fuoco del 59enne Michele Mastropietro, ritenuto l’autore dell’omicidio, poche ore prima, del brigadiere capo Carlo Legrottaglie, ucciso giovedì scorso nel Brindisino.

La manifestazione è stata promossa dal Sindacato autonomo della polizia: sono intervenuti rappresentanti del Sap di Foggia; il segretario generale nazionale dello stesso sindacato, Stefano Paoloni; e una delegazione del Sap Puglia e Basilicata.

“L’iscrizione nel registro degli indagati – sottolinea il segretario provinciale Foggia Giuseppe Vigilante – è un atto di garanzia che consentirà ai colleghi di partecipare alle fasi del processo ed eventuali incidenti probatori, ma dovranno farlo a loro spese e con i loro avvocati e fino a quando il procedimento penale non sarà terminato avranno la carriera bloccata. Sia chiaro che nessuno punta il dito contro la magistratura che fa il suo lavoro egregiamente applicando la legge, ma è giunto il momento di cambiare la norma”.

“Per questo – conclude Vigilante – ci rivolgiamo alla classe politica di questo paese chiedendo di introdurre una norma di legge per evitare un avviso di garanzia automatico quando sussistono cause di giustificazione del reato quali uso legittimo delle armi, la legittima difesa nell’adempimento del dovere. Il paese deve essere grato ai due colleghi per aver rischiato personalmente la propria vita per assicurare alla giustizia pericolosi criminali”.

Bari, rinnovo Contratto Integrativo Aziendale in stand-by: la protesta dei lavoratori della Feltrinelli

“Nella giornata di oggi le OO.SS. FILCAMS CGIL- FISASCAT CISL e UILTuCS hanno proclamato lo sciopero nazionale degli oltre 1200 lavoratori della catena di librerie Feltrinelli/Finlibri per protestare per la fase di stallo in cui versano le trattative per il rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale. A sostegno del suddetto sciopero, le OO.SS. FILCAMS CGIL Bari e FISASCAT CISL Bari e Bat hanno indetto un sit-in di protesta dei lavoratori della suddetta catena di librerie della provincia di Bari dinanzi alla sede della Feltrinelli sita in Bari alla Via Melo n. 119”.

Inizia così il comunicato congiunto dei sindacati. “La mobilitazione del personale della catena di librerie Feltrinelli/Finlibri è stata indetta per protestare contro l’indisponibilità aziendale a definire il rinnovo del Contratto Integrativo dopo mesi di trattative che non hanno prodotto alcun avanzamento sostanziale per la mancanza di una effettiva volontà aziendale a trovare soluzioni concrete sui temi fondamentali posti dal sindacato”, spiega il Segretario Generale della FILCAMS CGIL Bari, Antonio Ventrelli.

“In particolare, si contestano l’incremento del valore del buono pasto proposto dalla direzione aziendale che è del tutto insufficiente rispetto all’aumento del costo della vita, la proposta datoriale sul premio di risultato che è poco chiara e non adeguatamente calibrata sull’impegno reale dei lavoratori e si chiede l’abolizione del salario di ingresso per i lavoratori neoassunti che solo dopo 24 mesi maturano alcuni diritti come i premi di risultato, il ticket e le maggiorazioni domenicali aggiuntive – aggiunge -. L’auspicio pertanto è che Feltrinelli/Finlibri riveda la propria posizione e si renda disponibile a definire un accordo equo e dignitoso che riconosca il valore delle lavoratrici e dei lavoratori che con la loro professionalità e impegno hanno dato lustro all’azienda. Ricordiamo che nell’anno in corso Feltrinelli celebra il suo 70° anniversario, ma questa ricorrenza rischia di essere solo un’operazione di facciata se l’azienda continua a ignorare i diritti e le richieste di chi, ogni giorno, ne garantisce il funzionamento con il proprio lavoro. Non si può festeggiare la propria storia dimenticando chi la rende possibile”.