Trans uccisa a Bari, la difesa di Brandonisio chiede l’assoluzione: “Accusata la persona sbagliata”. Sentenza il 28 marzo

“L’imputato non ha mai conosciuto la vittima, non si conosce l’ora esatta del delitto. La sua macchina non è la stessa immortalata nei video, quel giorno il suo telefono aggancia celle telefoniche lontane del luogo del delitto. È evidentemente una persona diversa da quella ripresa dalle telecamere. È la persona sbagliata”.

Così gli avvocati Guglielmo Starace e Antonio Fatone hanno chiesto ai giudici della Corte d’assise di Bari l’assoluzione ‘per non aver commesso il fatto per il 53enne pescatore da diporto Francesco Brandonisio, in carcere dall’ottobre del 2022 con l’accusa di aver ucciso la trans barese Ambrà Dentamaro la notte del 23 settembre 2018. La vittima, secondo quanto ricostruito dalle indagini, sarebbe stata uccisa con una coltellata al collo in una strada isolata del quartiere San Giorgio, sulla litoranea a sud di Bari, e fu trovata senza vita all’interno della propria macchina poco dopo le 3 di notte.

La scorsa settimana la pm Larissa Catella aveva chiesto la condanna a 30 anni per il 53enne, individuato come presunto responsabile dell’omicidio: dalle immagini delle telecamere di sorveglianza si vede infatti un’auto, compatibile con quella di Brandonisio (con tanto di gommone sul tettuccio, tipico per i pescatori) allontanarsi dal luogo del delitto intorno alle 2.30 di notte.

Il suo telefono, sempre intorno a quell’ora, avrebbe agganciato delle celle telefoniche compatibili con quelle del quartiere San Giorgio. Una tesi respinta con forza dagli avvocati di Brandonisio, che oggi hanno anche chiesto ai giudici di “restituire dignità a un uomo che l’ha persa, ingiustamente detenuto da oltre due anni”. La sentenza dovrebbe arrivare nella prossima udienza del 28 marzo.

Trans ucciso a San Giorgio, nuova udienza a Bari: la Procura chiede 30 anni per Francesco Brandonisio

Una condanna a 30 anni di reclusione per il 53enne di Triggiano Francesco Brandonisio, pescatore da diporto di professione barbiere e presunto assassino di Salvatore Dentamaro, il trans barese di 40 anni noto come Ambra, ucciso a coltellate il 23 settembre 2018 a San Giorgio.

Questa è la richiesta della Procura per il 53enne che si trova in carcere da ottobre 2022 che ha invocato il reato di omicidio volontario al termine di una lunga requisitoria. Il processo si sta celebra davanti alla Corte di Assise di Bari.

La vittima fu trovata senza vita all’interno di una Fiat Punto. Le indagini, lunghe e complesse, hanno permesso di arrestare Brandonisio a 4 anni di distanza dal delitto, e si sono concentrate dal primo momento su una Fiat Punto grigia sul cui tettuccio era posizionato un piccolo gommone arancione, un tender, ripreso dalle telecamere di sorveglianza dell’area mentre si allontanava dal luogo dell’omicidio. I consulenti della difesa, hanno però riportato alla luce le differenze fra l’auto dell’imputato e quella del presunto assassino. In più all’orario in cui è stato commesso l’omicidio il telefono di Brandonisio occupava la cella telefonica di Triggiano e non quella di Bari.

Nel processo si sono costituiti parti civili i genitori della vittima. La prossima udienza sarà dedicata all’arringa della difesa dell’imputato. In quella circostanza la Corte potrebbe emettere la sentenza.

Ignorano appendicite e gli fanno il test di gravidanza, 35enne trans barese rischia di morire: altri 3 mesi di indagini

Torniamo ad occuparci della storia del 35enne trans brasiliano barese che nel dicembre 2023 si era recato all’ospedale Spaziani di Frosinone lamentando forti dolori all’inguine. Dopo essere stato sottoposto ad una TAC addominale che segnalava una raccolta ipodensa nel canale inguinale, il medico di turno optò per le dimissioni senza ulteriori accertamenti e senza alcun tipo di intervento, nonostante le lamentele continue del paziente.

“Dolore addominale aspecifico”, l’esito finale del referto. Ma il personale medico sanitario lo rispedì a casa non prima di umiliarlo, sottoponendolo ad un test di gravidanza ritenuto “necessario”. Eppure il 35enne non aveva ancora completato la transizione di genere e i suoi genitali erano ancora quelli maschili. Lo ha spiegato, ma non è bastato. I sintomi peggiorano e dopo due giorni viene ricoverato d’urgenza al Policlinico di Bari. Il referto parla chiaro: appendicite acuta e un’importante infezione di origine necrotica. I medici fortunatamente lo salvano. Tramite il suo legale il 35enne ha presentato denuncia nei confronti del personale sanitario del Pronto Soccorso dell’ospedale di Frosinone, il perito incaricato dalla Procura ha però valutato corretta la condotta dei medici, giustificando anche il test di gravidanza sulla possibile esistenza di utero e ovaie in seguito a rettificazione di sesso. Il legale del 35enne ha presentato opposizione all’archiviazione proposta dal pm. Il Tribunale di Frosinone ha disposto altri tre mesi di indagini.

Trans uccisa a San Giorgio, chiuso il dibattito del processo. Auto e cellulare: la tesi della difesa di Brandonisio

Si è conclusa l’istruttoria dibattimentale per l’omicidio di Salvatore Dentamaro, il trans barese di 40 anni noto come Ambra, ucciso a coltellate il 23 settembre 2018 a San Giorgio. La vittima fu trovata senza vita all’interno di una Fiat Punto. Imputato Francesco Brandonisio, il pescatore 53enne di Triggiano che si trova in carcere dall’ottobre del 2022 con l’accusa di omicidio volontario.

Le indagini, lunghe e complesse, hanno permesso di arrestare Brandonisio a 4 anni di distanza dal delitto, e si sono concentrate dal primo momento su una Fiat Punto grigia sul cui tettuccio era posizionato un piccolo gommone arancione, un tender, ripreso dalle telecamere di sorveglianza dell’area mentre si allontanava dal luogo dell’omicidio. I consulenti della difesa, hanno però riportato alla luce le differenze fra l’auto dell’imputato e quella del presunto assassino. In più all’orario in cui è stato commesso l’omicidio il telefono di Brandonisio occupava la cella telefonica di Triggiano e non quella di Bari. Si tornerà in aula il prossimo 21 gennaio.

Trans ucciso a San Giorgio, ascoltata la figlia del pescatore in carcere: è mistero sul colore del gommone dell’auto

Si è tenuta nell’aula della Corte d’Assise di Bari un’altra udienza del processo per l’omicidio di Salvatore Dentamaro, il trans barese di 40 anni noto come Ambra, ucciso a coltellate il 23 settembre 2018 a San Giorgio. La vittima fu trovata senza vita all’interno di una Fiat Punto. Ascoltata la figlia dell’imputato, Francesco Brandonisio, il pescatore 53enne di Triggiano che si trova in carcere dall’ottobre del 2022 con l’accusa di omicidio volontario. Le indagini, lunghe e complesse, hanno permesso di arrestare Brandonisio a 4 anni di distanza dal delitto, e si sono concentrate dal primo momento su una Fiat Punto grigia sul cui tettuccio era posizionato un piccolo gommone arancione, un tender, ripreso dalle telecamere di sorveglianza dell’area mentre si allontanava dal luogo dell’omicidio. La figlia di Brandonisio ha dichiarato però che il gommone agganciato all’auto di suo padre era di colore grigio.