Il presidente della SSC Bari, Luigi De Laurentiis, è tornato a parlare dopo mesi di silenzio in conferenza stampa: “Vi racconto la verità con l’emiro. Obiettivi? Non faccio promesse, non vendo fumo. Quello che mi auguro, nel caso in cui arrivassimo ai play-off, è di poter competere con tutti”.
Continue readingAl Sabah interessato al Bari, possibile blitz in città a fine mese. Il sindaco Leccese: “Qui è il benvenuto”
Il blitz dell’emiro del Kuwait in occasione della Fiera del Levante. Potrebbe essere una buona occasione per riallacciare i rapporti e i contatti, anche se al momento non sono arrivati segnali concreti da parte della famiglia De Laurentiis dopo l’incontro a Milano tra le parti del 22 luglio scorso.
Continue readingEmiro del Kuwait interessato al Bari, De Laurentiis: “Porte aperte da parte nostra c’è disponibilità al dialogo”
Il presidente del Bari Luigi De Laurentiis direttamente dal ritiro biancorosso a Roccaraso commenta così i rumors legati alla visita a Palazzo di Città di Malek Humoud al-Sabah, componente della famiglia reale del Kuwait.
Continue readingUno sceicco del Qatar in Comune dal sindaco Leccese: nel mirino c’è il Bari di De Laurentiis
L’aria del Qatar sul Bari. Secondo quanto riportato da La Gazzetta del Mezzogiorno, nella giornata di ieri uno sceicco ha fatto visita al neo sindaco della città, Vito Leccese, in Comune e avrebbe già chiesto informazioni molto dettagliate sulla società biancorossa.
Un colloquio molto riservato vista l’importanza della situazione, non è da escludere ora una conference call in queste ore con il presidente Luigi De Laurentiis che ha visitato il ritiro di Roccaraso. Viste le attuali norme di multiproprietà, la famiglia De Laurentiis dovrà cedere una squadra tra il Napoli e il Bari entro il 30 giugno 2028.
Ssc Bari, Erreà Sport torna sponsor tecnico: 15 anni fa insieme l’ultima promozione in Serie A
Erreà Sport torna a vestire i biancorossi. L’azienda guidata da Angelo Gandolfi sarà il nuovo sponsor tecnico SSC Bari. “Sono molto felice di dare il bentornato nella famiglia biancorossa ad Erreà di Angelo Gandolfi, un altro grande imprenditore italiano che ha scelto di sposare il progetto Bari. Un gradito ritorno per l’azienda di Torrile che ha già vestito i biancorossi nel recente passato, anche nella stagione 2008-09, quella dell’ultima promozione in Serie A. Che sia un ben augurante auspicio”, le parole del numero uno biancorosso.
Ssc Bari, Aurelio De Laurentiis: “Mio padre ogni tanto dice cazzate. Ora un nuovo ciclo e il mercato per andare in A”
“Le parole di mio padre hanno fatto male anche a me. Che mio padre possa dire cazzate penso sia chiaro, a volte ci sono sragionamenti, anche se quando entra nella mia sfera lavorativa diventano dei danni. Mi ha fatto degli sgambetti e in famiglia ci sono state tensioni. Non per difenderlo perché non si può fare, ma credo lui volesse difendere la multiproprietà, ovvero due imprenditori privati che difendono due brand sportivi. Ma questo gruppo investe molti denari, in passato questa squadra è fallita, con noi sarà impossibile. Questo è il massimo investimento che un gruppo come noi potrà fare”.
Luigi De Laurentiis, durante la conferenza stampa di presentazione di mister Longo e del ds Magalini, interviene ancora una volta in gamba tesa sul discorso della multiproprietà e sulle dichiarazioni del papà Aurelio che hanno fatto infuriare tutto l’ambiente biancorosso, compreso il sindaco uscente Decaro.
“Nel calcio ci sono tanti fondi che i fanno avanti contattando i brand sportivi, oggi il nostro paese ha un grandissimo appeal per gli investimenti. A oggi non è arrivata nessuna proposta vera e concreta, se dovesse arrivare la valuteremmo. Il mio mestiere è anche quello dell’imprenditore, anche altrove ci sono state contestazioni. In passato ci sono state presidenze che hanno fatto fallire il club e nessuno si lamentava, probabilmente questa multiproprietà è un mostro a tre teste. Io comunque non mollerò, ho la voglia di lottare per dimostrare che il mio è un impegno sano e veritiero – ha aggiunto -. Non è questo il luogo per parlare di una cifra. Ho avuto un incontro con degli americani, ma non ho la volontà di parlarne pubblicamente per questioni di business. Se dovessero arrivare ne parlerò chiaramente pubblicamente”.
Spazio poi al resoconto della stagione passata e alla voglia di ripartire. “Vengo da un periodo che dire difficile è dir poco. È stato un anno faticoso, pieno di errori e sfortune, senza gli infortuni non ci saremmo trovati a lottare per i playout. Abbiamo pagato il silenzio dopo la finale playoff, questo ritardo ci è costato tanto. Non mi sottraggo da colpe e responsabilità per aver preso decisioni errate, nel calcio può accadere. Penso che un anno così può insegnare tanto, non lo auguro a nessuno perché ho vissuto un senso di impotenza – ha aggiunto -. Di Cesare ha chiesto di non abbandonare, così come i collaboratori. Sono stato concentrato nel restare nel gruppo, ha permesso di vivere insieme ai miei calciatori e di avvicinarmi in maniera importante a Valerio, questo periodo è finito con una salvezza importante e lacrime vere. Questo sentimento riguarda chi ci ha messo sempre tanta passione. Mi sono ritrovato sotto scorta, ho visto la mia libertà limitata e sono stato insultato dalle tribune, nonostante questo sono rimasto seduto. Qualcuno si è chiesto dove fossi, vorrei dire che sono rimasto sempre qui. Siamo ripartiti immediatamente nel cercare le risorse giuste, come un direttore sportivo come Magalini, esperto e scopritore di talenti. Longo ha un curriculum di grande rispetto, ci ha colpito il suo entusiasmo e la sua forza. Andremo alla ricerca di uomini, persone con il carattere per restare in campo. Siamo ambiziosi. Avevamo parlato di un piano triennale, quest’anno difficile ci lascerà i migliori protagonisti del campionato passato, poi andremo sul mercato per costruire un gruppo più forte. Quando parlavo della Serie B come un vanto sono stato travisavo, parlavo della difficoltà della categorie e del budget enorme di alcune società. Al di fuori delle paracadutate e delle società con budget stranieri, noi siamo state quelle che hanno speso di più. Il Parma ha speso 324 milioni in quattro anni per andare in A, io non posso competere, né con loro ne con il Como. Nonostante questi siamo stati la seconda per investimenti. Il mercato di gennaio è stato l’errore più importante. Il budget è quello dell’anno scorso, che in passato ha permesso a squadre come il Frosinone di andare in Serie A, tutto dipende dalle risorse umane che vengono scelte, oggi c’è un nuovo ciclo, con una direzione sportiva ancora più forte. A chi pensa che possiamo vivacchiare voglio ricordare che siamo arrivati a un passo dalla Serie A. Siamo ambiziosi, abbiamo un budget che può permetterci di farlo. Anche i prestiti non sono per forza negativi, possono aiutarci”.
Qui la conferenza stampa integrale con le parole di Magalini, Longo e di Di Cesare:
Bari, in migliaia al corteo degli ultras: cori e striscioni contro i De Laurentiis e la multiproprietà
Un corteo per contestare la dirigenza del club del Bari calcio è stato organizzato dai tifosi della curva nord del San Nicola che oggi hanno manifestato nel centro della città – in migliaia secondo gli organizzatori – con striscioni, cori e fumogeni per esprimere il loro dissenso rispetto alla presidenza della famiglia de Laurentiis, e auspicare la fine della stagione della multiproprietà.
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