Frode fiscale a Barletta, sequestrati beni per 12 milioni. Nei guai due aziende del settore edile: 7 indagati

Un giro di fatture false e contratti in subappalto scambiati tra società che si sono rivelate cartiere, ovvero prive di capacità produttiva, e due Srl del settore edilizio di Barletta. Così, secondo quanto accertato dai finanzieri del comando provinciale di Barletta-Andria-Trani, le due imprese più grandi sarebbero riuscite ad “abbattere l’utile e le relative imposte”.

Per questo, in sette sono indagati con l’accusa, contestata a vario titolo e in concorso, di frode fiscale. Si tratta di amministratori e amministratori pro tempore delle società coinvolte e a cui i militari hanno sequestrato beni per un valore complessivo di 12 milioni di euro. I sigilli riguardano beni di lusso, conti correnti, quote societarie e una trentina di immobili per cui è stata chiesta la confisca. Le indagini, coordinate dalla Procura di Trani, sono iniziate quando i finanzieri hanno riscontrato anomalie nel corso di verifiche fiscali. Analizzando nel dettaglio le fatture, gli investigatori si sono resi conto che alcune erano state emesse da imprese cartiere in favore di una delle Srl per “generare credito d’imposta e compensare il debito fiscale dei lavoratori assunti”.

Inoltre, con “simulati contratti di sub appalto, venivano fatturati e creati costi alla società madre, risultata l’unica attiva, con conseguente abbattimento dell’utile di esercizio e delle imposte dovute”. Alle società è stata contestata “l’ipotesi di responsabilità amministrativa che prevede sia sanzioni pecuniarie sia interdittive e di confisca per il profitto illecito ottenuto”.

Frontale auto-furgone sulla provinciale tra Barletta e Canosa: muore il 72enne Pasquale Camarrota

Un uomo di 72 anni, Pasquale Camarrota, è morto in un incidente avvenuto nella tarda mattinata di oggi sulla strada che collega Barletta a Canosa di Puglia, nel nord Barese.

La vittima, a quanto si apprende, era alla guida di una Fiat Panda che per cause da accertare si è scontrata frontalmente con un furgone. Per il 72enne non c’è stato scampo: è morto prima dell’arrivo dei soccorsi. Il conducente dell’altro mezzo, un uomo di giovane età, è stato soccorso dal personale del 118 e trasportato in ospedale. Sull’accaduto indagano gli agenti della polizia locale intervenuti sul posto assieme ai vigili del fuoco.

Omicidio Cilli a Barletta, condannati Sarcina e Borraccino: la Corte d’Assise conferma la sentenza in Appello

La Corte d’assise d’appello di Bari ha confermato le due condanne inflitte in primo grado per l’omicidio di Michele Cilli, il 24enne di Barletta di cui si sono perse le tracce la notte tra il 15 e il 16 gennaio del 2022, nei confronti di Dario Sarcina e Cosimo Damiano Borraccino. Nei confronti del primo, di 35 anni, la condanna è di 18 anni e 8 mesi di reclusione per omicidio volontario. Per il secondo, accusato di soppressione di cadavere, è di 5 anni e 8 mesi di reclusione. Il corpo di Cilli non è stato mai ritrovato.

Per il gup del tribunale di Trani, Ivan Barlafante, “la mancata scoperta del corpo” del 24enne “e le modalità esecutive dell’omicidio qualificano in modo negativo la condotta contestata a Sarcina esaltandone la capacità criminosa, la freddezza nell’ideazione, la precisione nell’esecuzione e infine, l’efficacia nella soppressione del corpo”.

Barletta, benzinaio rapinato sulla statale 16 bis in direzione Bari: ladri in fuga con il bottino

Una rapina è stata compiuta questa mattina ai danni del titolare di un distributore di benzina che si trova lungo la strada statale 16 bis, all’altezza della zona industriale di Barletta, in direzione Bari. Secondo quanto si apprende, l’imprenditore sarebbe stato bloccato da un gruppo armato che sarebbe riuscito a portagli via l’incasso del fine settimana e il mezzo su cui viaggiava.

Nel corso della fuga, i rapinatori avrebbero dato fuoco a un’auto per guadagnare tempo. Sul posto ci sono gli agenti della polizia di stato del commissariato di Barletta e i colleghi della Scientifica che stanno effettuando i rilievi. Non è la prima volta che il titolare dell’area di servizio subisce una rapina: l’ultima risale allo scorso aprile.

Barletta, precipita e trascorre tutta la notte in fondo a un pozzo: 33enne salvato dai Vigili del Fuoco

I vigili del fuoco hanno salvato ieri mattina un 33enne caduto in un pozzo artesiano che si trova alla periferia di Barletta. La sua scomparsa era stata denunciata ai carabinieri.

Non è chiaro come sia precipitato nel pozzo e chi abbia dato l’allarme e consentito il suo ritrovamento. Sull’accaduto indagano i carabinieri. Il 33enne, trasportato al Policlinico di Bari nel reparto di ortopedia, se l’è cavata con diverse escoriazioni, qualche lesione e tanta paura.

Spaccio di droga a Barletta, maxi blitz della Polizia all’alba: 32 arresti. In totale 40 indagati

Avrebbero creato a Barletta – secondo l’accusa – una capillare rete di vendita di droga dopo aver diviso la città in quattro zone in ognuna delle quali veniva smerciata una specifica tipologia di sostanza stupefacente: cocaina, hashish e marijuana.

Sono una quarantina le persone, di età compresa tra i 20 e i 35 anni, indagate dalla Procura di Trani nell’ambito dell’inchiesta denominata Te videre condotta dagli agenti della squadra mobile di Andria.

Per tutte, a vario titolo, le accuse sono di estorsione e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. In 19 sono finite in carcere, 13 agli arresti domiciliari, mentre altre tre sono state sottoposte a misure cautelari alternative. Nel corso delle indagini, durate diverse settimane, i poliziotti hanno eseguito quattro arresti in flagranza.

Omicidio a Barletta, il 43enne Giuseppe Tupputi ucciso nel suo bar: Pasquale Rutigliano condannato all’ergastolo

Pasquale Rutigliano, il 33enne che la sera dell’11 aprile del 2022 uccise il 43enne Giuseppe Tupputi nel bar Morrison’s Revolution di Barletta, è stato condannato all’ergastolo per omicidio volontario. La sentenza è della Corte di Assise di Trani.

Quella sera, dopo una discussione con la vittima, esplose colpi di pistola da una distanza ravvicinata, non più di qualche metro, che colpirono gli organi vitali fra il torace e l’addome, tra cui il cuore, causando una forte emorragia. È stato disposto anche il pagamento di una provvisionale da 50mila euro per la moglie della vittima e 10mila euro per gli altri quattro familiari che si sono costituiti parte civili.

Disfida di Barletta, Alba Parietti al corteo storico con il cellulare. Scoppia la bufera: “Dovevo sentire una persona”

“Si lo ammetto, ho usato il telefono. Il corteo è iniziato verso le 8 e terminato verso mezzanotte. Abbiamo attraversato la città a piedi per circa 8 km mi è stato detto con migliaia e miglia di persone felici. Ho stretto mani e abbracciato quasi tutti i disabili , anziani seduti, bambini, segnalatimi lungo il percorso di persone educatissime affettuose, salutato gente, sorriso tutta la sera, senza mai fare trapelare il mio stato d’animo, esattamente come un’artista fa , conoscendo la legge dello spettacolo”.

Inizia così il post pubblicato sui social da Alba Parietti dopo le polemiche nate nei giorni scorsi. La showgirl ha preso parte alla rievocazione storica della Disfida di Barletta, vestendo i panni di Elvira da Cordova. Durante il corteo per le vie del centro si è concessa telefonate e selfie e le polemiche non sono mancate, anche nel mondo della politica. Qualcuno ha preteso anche la restituzione del cachet.

“La gente mi ha commosso, la loro incredibile accoglienza ed energia. Poi dopo ore di corteo ad un certo punto ci siamo fermati e ho chiesto il telefono in un momento di stallo per chiamare una persona a cui voglio bene – si legge -. Ne avevo bisogno perché quel giorno, la mattina mi era stata comunicata la morte di una persona a me molto cara (Luca), a cui ho voltato molto bene ed ero devastata morta tragicamente. A fatica sono riuscita, come tutti i miei colleghi e persone presenti sapevano a stare in piedi. Ero devastata. Il rispetto per il mio lavoro e l’importanza del mio ruolo nella manifestazione mi ha dato la forza, la gente meravigliosa di Barletta mi ha ringraziato e sostenuto fino a commuovermi, perché mi è sembrato un segnale di forza in mezzo a quel momento surreale che per me era tragedia. Non sapevo che non avrei potuto usare il telefono, l’ho fatto per pochissimi minuti in ore e ore di corteo quando eravamo fermi, ma di questo chiedo comunque scusa se ho mancato di rispetto a qualcuno. L’assessore che ammiro, aveva assistito alle prove e sapeva delle circostanze tragiche che non abbiamo reso note, per non tediare la manifestazione e io sono rimasta per amore della gente e del mio lavoro, questa è la legge dello spettacolo. Show must go on. La verità è solo questa. Sono un essere umano ho avuto bisogno di conforto, ma so di avere messo quella sera tutta la mia professionalità e forza per farla al meglio”.

Barletta, l’ex compagna dice no all’ennesima richiesta di denaro. Lui le incendia casa: arrestato 47enne

Ha appiccato un incendio in casa della ex compagna che si rifiutava di assecondare una ennesima richiesta di denaro, dopo anni di violenze e insulti. Per questo un 47enne è stato arrestato in flagranza dalla polizia a Barletta. Nel carcere di Trani è finito un cittadino romeno con precedenti per violenza e resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento seguito da incendio, furto, rapina, rissa e violenza sessuale.

Secondo quanto ricostruito dalla polizia, l’uomo ha chiesto del denaro alla sua ex compagna e, quando lei si è rifiutata, ha dato fuoco ad alcuni vestiti col fine di appiccare le fiamme all’abitazione ma è stato fermato da un inquilino che ha spento il principio di incendio. Il 47enne, a questo punto, ha cercato di fare esplodere una bombola del gas, tentativo fallito grazie all’intervento della donna che ha poi chiamato la polizia. L’uomo, quando sono arrivati gli agenti, ha opposto resistenza spintonandoli e cercando di lanciare un piatto contro uno di loro, sferrando calci, pugni e testate anche all’interno dell’auto di servizio. La donna ha sporto denuncia raccontando le violenze subite con continue richieste di denaro, insulti e percosse, durante i dieci anni della loro relazione.