Bari, vietate bottiglie in vetro e col tappo allo stadio San Nicola per un anno: ordinanza in vigore dal 31 luglio

È stata pubblicata sull’albo l’ordinanza per il divieto di somministrazione, vendita e detenzione di bevande in contenitori di vetro, in lattine e in bottiglie in plastica munite di tappo, sia all’interno che all’esterno dello stadio San Nicola e nel raggio di 500 metri dall’impianto sportivo al fine di garantire il corretto svolgimento degli incontri calcistici previsti nel calendario 2024/2025 (tra cui le gare di Coppa Italia e gli altri incontri calcistici anche al di fuori del calendario indicato) e comunque fino al 31 luglio 2025 nonché degli eventi/manifestazioni in genere che si terranno all’interno dello Stadio San Nicola.

L’Amministrazione comunale ha emanato un provvedimento sindacale che ha l’obiettivo di definire le norme comportamentali per l’accesso agli stadi di calcio, secondo le prescrizioni dell’Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni sportive, istituito presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, che prevedono il divieto “di introdurre o porre in vendita bevande alcoliche di gradazione superiore a cinque gradi, salvo autorizzazione in deroga per particolari aree, rilasciate dall’autorità competente previo parere favorevole del Questore”, oltre all’ulteriore divieto “di introdurre o porre in vendita le bevande contenute in lattine, bottiglie di vetro o plastica; le stesse devono essere versate in bicchieri di carta o plastica”, all’interno dell’impianto sportivo e dell’area riservata esterna.

Nello specifico, il provvedimento emanato prevede che a decorrere da domenica 31 luglio 2024 fino al 31 luglio 2025, in occasione degli incontri calcistici previsti nel calendario 2024/2025 e in caso di modifiche dello stesso, nei giorni in cui effettivamente si disputeranno gli incontri (incluse le gare di Coppa Italia e gli altri incontri calcistici anche al di fuori del calendario indicato) nonché degli eventi/manifestazioni in genere, che si terranno all’interno dello Stadio “San Nicola” con riferimento al medesimo arco temporale, di vietare – negli esercizi pubblici e nelle attività commerciali – ubicati sia all’interno che all’esterno dello Stadio “San Nicola”, nel raggio di 500 metri dall’anello perimetrale recintato dell’impianto sportivo, ove sono collocati i tornelli di accesso alla struttura, a partire da 5(cinque) ore antecedenti l’inizio delle manifestazioni meglio indicate in precedenza nonché durante lo svolgimento delle stesse e fino a 2(due) ore dopo il termine,

– la somministrazione e/o la vendita per asporto, su area pubblica e/o aperta al pubblico, compresa l’area che ospita l’evento sportivo, di bevande in bottiglie e/o in contenitori in vetro e/o in lattine di alluminio, nonché in bottiglie di plastica con il tappo;

– la detenzione, per qualsiasi soggetto, su area pubblica e/o aperta al pubblico nelle zone interessate dalla manifestazione, compresa la struttura che ospita l’evento sportivo, bevande in bottiglie e/o contenitori in vetro e/o in lattine di alluminio e bottiglie di plastica con il tappo;

– la detenzione, altresì, di spray al peperoncino o comunque contenenti sostanze urticanti;

– compiere qualsiasi attività in contrasto con la sicurezza urbana e la conservazione e il decoro dei suddetti luoghi.

I trasgressori, fatta salva l’applicazione di ulteriori sanzioni in caso di concorso di violazioni, saranno puniti con la sanzione prevista dall’art. 650 del Codice Penale.

Impiccata a sciarpa da stadio, liti col fidanzato e chiamate al 112: dubbi sulla morte di Roberta Bertacchi

Un clima di tensione con il fidanzato, tra continui litigi e violente discussioni, e tre chiamate al 112 due giorni prima di essere ritrovata impiccata sul balcone della sua abitazione in Salento. È quanto emerge da una seconda perizia sul telefono cellulare di Roberta Bertacchi, la 26enne ritrovata impiccata sul balcone della sua abitazione a Casarano con una sciarpa della squadra di calcio locale che le aveva regalato il suo fidanzato Davide Falcone, 36enne, indagato per istigazione al suicidio e maltrattamenti in famiglia, e dallo scorso 7 marzo in carcere nell’ambito di un blitz antidroga dei carabinieri. I nuovi elementi confluiti nel fascicolo d’inchiesta arrivano dall’analisi sul telefono della vittima su cui è in corso una seconda perizia disposta dal magistrato inquirente.

Il secondo accertamento è stato disposto dopo che i legali della famiglia di Roberta hanno depositato i risultati di una prima analisi sul cellulare della giovane da cui sono emerse alcune chat riconducibili a un altro numero intestato a Falcone, registrato da Roberta col nomignolo di ‘Pupetto’, dal cui tenore si evincerebbero litigi e discussioni tra i due. Il telefono di Roberta smise improvvisamente di funzionare il 4 gennaio e fu portato in un centro di assistenza perché danneggiato. Secondo l’ipotesi investigativa dei carabinieri, si sarebbe rotto durante un litigio con il fidanzato. La madre di Roberta Bertacchi non ha mai creduto al suicidio della figlia, avvalorato invece dall’autopsia.

Impiccata a sciarpa da stadio, svolta nell’inchiesta sulla morte di Roberta Bertacchi: indagato il fidanzato-ultrà

Davide Falcone, 34enne di Casarano, è rimasto coinvolto anche nell’inchiesta di qualche giorno fa nel blitz dei Carabinieri che ha portato all’arresto di 13 persone per associazione a delinquere finalizzata al traffico e alla detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, nonché detenzione e porto illegale di armi da fuoco. 

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Bari-Cagliari, minacce e contusi alla porta 6: cani e porci senza biglietto. Tradito l’abbonato

Alcune persone hanno preso in mano la gestione dei tornelli, facendo entrare cani e porci, tra l’indifferenza delle Forze dell’Ordine. Le stesse che sono rimaste impassibili per diversi minuti davanti alle richieste di Vito, l’abbonato entrato allo stadio solo negli ultimi 10 minuti di partita.

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