Follia in piena notte a Bari, 21enne picchiato da un uomo con una mazza da baseball al Madonnella: è in ospedale

Folle aggressione nella notte in via Addis Abeba, nel quartiere Madonnella di Bari, dove un ragazzo di 21 anni è stato picchiato con una mazza da baseball da un uomo di origine straniera.

Alle 4 di notte i residenti si sono svegliati a causa delle urla degli amici della vittima del pestaggio, qualcuno è addirittura sceso in pigiama per strada nel tentativo di bloccare l’uomo. Sul posto è arrivato poi il 118, il 21enne è stato trasportato al Pronto Soccorso del Policlinico.

Resta ancora sotto osservazione, ma ha rimediato un trauma cranico e un trauma cervicale. Le indagini sono state prontamente avviate per ricostruire la dinamica e i motivi dell’aggressione. Qualcuno ha affermato di aver visto l’uomo straniero passeggiare con una mazza da baseball già dalle ore 21.

Bari, tentato omicidio al rione Madonnella nella faida Strisciuglio-Palermiti: chieste 7 condanne a 14 anni

La Direzione distrettuale antimafia di Bari ha chiesto la condanna a 14 anni di reclusione per sette imputati finiti a processo, in abbreviato, per il duplice tentato omicidio – aggravato dal metodo mafioso – avvenuto nel quartiere Madonnella di Bari il 18 settembre 2018.

Secondo quanto ricostruito dalle indagini, quel giorno un commando di tre moto e un’Alfa Romeo si recò tra via Dalmazia e via Cafaro e sparò almeno due colpi di arma da fuoco in direzione di due bersagli a bordo di uno scooter.

I proiettili raggiunsero uno dei due in varie parti del corpo, la vittima finì in prognosi riservata e si salvò dopo un delicato intervento chirurgico e un lungo ricovero in ospedale.

L’agguato, per la Dda, fu organizzato ed eseguito da membri del clan Strisciuglio del quartiere San Paolo per la conquista delle piazze di spaccio del rione Madonnella a danno del clan Palermiti, da sempre egemone nella zona. La sentenza, dopo le discussioni delle difese, è attesa per ottobre.

Bari, estorsione mafiosa al titolare di un’enoteca al Madonnella: assolto Alessandro Rafaschieri

L’estorsione mafiosa al titolare di un’enoteca del quartiere Madonnella di Bari, nel 2018, per la Dda si inserì nella faida per il controllo del rione (tra i Parisi-Palermiti e i Di Cosimo-Rafaschieri, vicini agli Strisciuglio) che culminò, nel settembre di quell’anno, con l’omicidio di Walter Rafaschieri e il grave ferimento del fratello Alessandro, tuttora paralizzato.

Ma quell’estorsione, secondo i giudici della terza sezione penale della Corte d’Appello di Bari, non fu commessa da Alessandro Rafaschieri, che – come sostenuto dal suo avvocato, Libio Spadaro – nei giorni in cui viene contestata l’estorsione si trovava in ospedale proprio a causa di quell’agguato e per questo è stato assolto.

Il coinvolgimento di Rafaschieri nell’estorsione era emerso da una conversazione intercettata tra altri esponenti della criminalità barese, che sostennero di averlo saputo da persone del quartiere San Paolo di Bari, rimaste però anonime.

Per Rafaschieri si tratta del secondo processo d’appello per questa vicenda: nel precedente era stato condannato a quattro anni per l’estorsione da 15mila euro e per la detenzione di armi, sentenza annullata con rinvio dalla Cassazione.

Il 2 maggio, quindi, la Corte d’Appello ha assolto Rafaschieri «per non aver commesso il fatto» relativamente all’estorsione, rideterminando la pena nei suoi confronti (solo per le armi) a due anni di reclusione.

Nello stesso provvedimento la Corte ha rideterminato le pene anche per i coimputati Saverio De Santis (sei anni e quattro mesi) e Francesco Gismondo (due anni e 10 mesi).

Bari, annullata la confisca: villa da 300mila euro restituita alla figlia del boss Di Cosimo del Madonnella

La villa da 300mila euro della figlia di Giuseppe Di Cosimo, pluripregiudicato barese ritenuto capo dell’omonimo clan nel quartiere Madonnella di Bari, resterà definitivamente a lei.

La villa apparteneva all’ex braccio destro di Di Cosimo, Giuseppe Lastella, che l’aveva lasciata con testamento olografo ad Antonia Emilia Di Cosimo, a cui era molto affezionato. A giugno la casa era stata confiscata dal Tribunale di Bari su richiesta della Dda, ma a novembre ne era stata disposta la restituzione da parte della Corte d’Appello.

Nella giornata di ieri la Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso della Procura generale di Bari e ha dunque sancito definitivamente la restituzione della villa alla figlia di Di Cosimo.

“Non può ritenersi provato che il denaro per l’acquisto della villa” di Torre a Mare “sia stato fornito” da Di Cosimo, scrissero nel provvedimento i giudici della Corte di Appello di Bari, che sottolinearono anche come “non ha alcuna valenza” lo stretto legame di fiducia tra Di Cosimo e Lastella e che “è possibile che Lastella abbia deciso di lasciare in eredità la sua villetta a Di Cosimo Antonia Emilia perché le era affezionato”.

Bari, b&b trasformato in centrale di spaccio: sequestrati 3 chili di droga. Arrestati due giovani al Madonnella

La Polizia ha arrestato due 22enni, incensurati e appartenenti a famiglie estranee al contesto criminale della città, dopo aver trovato in totale tre chili di droga. La sostanza stupefacente, sequestrata dagli agenti, era nascosta nell’auto usata per le consegne e nella stanza di un b&b situato nel quartiere Madonnella trasformata nella loro base logistica. La Polizia ha arrestato in flagranza i due giovani.

Mafia a Bari, duplice tentato omicidio al Madonnella per la gestione dello spaccio: 10 arresti – TUTTI I NOMI

Alle prime luci dell’alba, personale della Squadra Mobile della Questura di Bari ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di dieci pregiudicati baresi che, la sera del 18 settembre 2018, nel quartiere Madonnella di Bari, via Cattaro, angolo via Dalmazia, attentarono alla vita di due pregiudicati.

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Bari, entra in chiesa con la bici e interrompe la messa: “Datemi dei soldi”. Il parroco tranquillizza i fedeli spaventati

“Ho problemi, figli a casa. Datemi dei soldi”. Interrompe la messa e l’omelia del parroco, dopo essere entrato in chiesa con bicicletta, per chiedere un’offerta. L’episodio ieri pomeriggio intorno alle 19 nella parrocchia di San Giuseppe al quartiere Madonnella di Bari. Il tutto è stato immortalato nella live streaming trasmessa sul canale Youtube della chiesa. Una situazione che ha spaventato i fedeli, ma non Don Tino Lucariello che non si è scomposto.

“Tu sai che stiamo celebrando la messa ora? Aspetta fuori, la cortesia te la faccio se tu sei cortese nel rispetto altrui”. L’uomo viene strattonato da alcuni presenti, Don Tino chiede a tutti di restare calmi e non di scandalizzarsi. “A volte non stanno bene con la testa, chi per la droga chi per altri motivi. Noi che dobbiamo fare, dobbiamo accettarlo e pazientare – ha aggiunto -. Ridategli la bicicletta, l’ha lasciata tra i banchi”.