Strage di morti in Puglia per il caldo, tragedia a Otranto: 35enne muore in auto mentre aspetta sua moglie

Non si ferma la conta delle vittime in Puglia per malori riconducibili al caldo estremo che da giorni sta stringendo in una morsa tutto il Sud. La provincia di Lecce è quella più colpita e registra un decesso: la vittima è un 35enne originario della Sierra Leone colto ieri da un infarto mentre era in auto con la figlia di tre anni. Stava aspettando in una zona assolata che sua moglie uscisse dall’albergo in cui stava lavorando. Erano circa le 16 e il sole picchiava forte sull’asfalto.

All’improvviso il 35enne si è sentito male e si è accasciato. Quando la moglie è uscita era già morto. La donna ha chiamato subito i soccorsi ma ogni tentativo del personale del 118 di rianimarlo si sono rivelati inutili. L’infarto potrebbe essere stato provocato dalle alte temperature che, all’interno dell’auto, avrebbero toccato punte superiori ai 40 gradi.

Secondo quanto ricostruito, il 35enne sarebbe rimasto in auto per oltre 45 minuti. I soccorritori, infatti, hanno anche riscontrato un principio di disidratazione della bambina che per questo è stata portata in ospedale. Con questo ennesimo decesso sale a sei il numero delle vittime nelle ultime 48 ore in Puglia, tra le province di Lecce e Brindisi.

A Taranto, invece, una lavoratrice fragile, una postina, è finita in ospedale dopo essersi sentita male lavorando. E’ collassata mentre svolgeva il servizio all’esterno, sotto un sole cocente. La donna – secondo quanto comunicato dal sindacato Uil Poste – si è sentita male lunedì ed stata soccorsa dai colleghi e trasportata d’urgenza al pronto soccorso. La Uil Poste ha lamentato il mancato rispetto delle “ordinanze che vietano il lavoro all’aperto nelle ore più calde”, come quella regionale che prevede uno stop “dalle 12.30 alle 16 nei giorni segnalati dal sistema Worklimate”, e quella “analoga comunale che rafforza tali obblighi in caso di ondate di calore”. Martedìi, mentre erano sulle spiagge del Salento, sono morti due turisti, un 81enne e un 69enne: il primo, di Ruvo di Puglia (Bari) è stato colpito da un malore nella marina di Nardò; il secondo, un croato, ha avuto un arresto cardiaco mentre stava facendo il bagno a Torre dell’Orso in compagnia della moglie.

Tre persone in un giorno, invece, sono morte lunedì: un 79enne mentre nuotava nelle acque di Torre Lapillo; un 66enne che si è sentito male ed è deceduto poco dopo essersi tuffato a Savelletri, in provincia di Brindisi; e una ragazza di 19 anni di Modena, colta da un malore faceva il bagno con i genitori nella marina di Ugento.

Caldo record al poliambulatorio di Adelfia, medico finisce in ospedale: Antonio reidrata tutti

L’estate non è ancora ufficialmente iniziata, ma nel Barese il grande caldo sta già facendo da padrone. Ci siamo recati al poliambulatorio di Adelfia dove l’aria condizionata non funziona.

Pazienti e dipendenti devono fronteggiare le alte temperature senza possibilità di refrigerio, così abbiamo pensato bene di fare irruzione e di reidratare tutti con una semplice bottiglietta d’acqua. La situazione resta davvero delicata, un medico è finito in ospedale dopo aver accusato un malore.

Frutti cotti dal sole e campi assetati d’acqua, l’allarme di Coldiretti Puglia: “Il caldo sta danneggiando tutto”

Campi assetati di acqua. Frutti cotti dal sole. Piante di pomodoro colpite da stress climatico con conseguente fioritura eccessiva. È quanto sta accadendo nelle campagne pugliesi e a denunciarlo è Coldiretti Puglia che torna a chiedere sia una accelerazione “sulla realizzazione del piano di invasi con pompaggi” sia un cambio si “passo sulla gestione della risorsa idrica senza la quale tutti i record del cibo Made in Italy e la stessa sovranità alimentare sono a rischio per gli effetti sempre più violenti dei cambiamenti climatici”.

L’associazione elenca i danni provocati dalle alte temperature. “Meloni, angurie, melanzane e piante di pomodori sono stati ustionati dai raggi del sole e la mancanza di acqua che sta mandando in stress idrico i vigneti e gli oliveti dove mancano le olive”, fa sapere Coldiretti evidenziando che si registrano disagi anche nelle stalle “dove le mucche stanno producendo fino al 30% circa di latte in meno rispetto ai periodi normali”.

Problemi sono stati rilevati anche per l’alimentazione degli animali perché sono calate le rese di “orzo e piselli proteici ed è stata dimezzata anche la produzione di grano”. Il caldo fa crescere anche le spese in quanto allevatori e agricoltori hanno bisogno di “gasolio per prendere l’acqua dai pozzi, per azionare trattori e per tenere in funzione tutto il giorno ventilatori e doccette refrigeranti nelle stalle per aiutare le mucche a sopportare meglio la calura”. Da qui la richiesta a rivedere le modalità di gestione dell’acqua e a realizzare piani di gestione che sappiano ottimizzare l’utilizzo.

Sofia e Mohamed in albergo con Willy: “Finalmente al caldo sembra un sogno”

Torniamo a parlare della storia di Sofia e Mohamed. Siamo andati a trovare la coppia nella camera di albergo, presa a prezzo stracciato grazie al buon cuore del proprietario dell’hotel e grazie ai 500 euro donati. Una piccola tregua per consentire alla coppia di rimanere al caldo. Con loro c’è anche Willy. “Sembra un sogno”, dice Sofia. È molto emozionata e a stento riesce a parlare. Sentiremo ancora l’imprenditore Pino per fissare il colloquio di lavoro, noi ci auguriamo che questa tranquillità possa permettere a loro due di ritrovarsi.