Noicattaro, incendio in azienda dei rifiuti: 10 autocarri divorati dalle fiamme. Tra loro anche un mezzo elettrico

Una decina di mezzi della ditta che a Noicattaro (Bari) si occupa di raccolta dei rifiuti urbani sono stati distrutti da un incendio divampato ieri pomeriggio.

Le fiamme, sulla cui natura saranno effettuati accertamenti, hanno completamente bruciato piccoli autocarri usati per la raccolta dei rifiuti porta a porta alimentati a gas e un mezzo elettrico.

A domare il rogo sono state tre squadre dei vigili del fuoco che stanno completando le operazioni di messa in sicurezza della zona.

Bari, dal 1° novembre cambiano gli orari di conferimento dei rifiuti indifferenziati: tutte le info

Amiu Puglia ricorda che, a partire da domani, sabato 1° novembre, cambiano gli orari di conferimento della frazione indifferenziata dei rifiuti (raccolta stradale).

Pertanto dal 1° novembre al 31 marzo prossimo i cittadini potranno conferire l’indifferenziato tutti i giorni, dal lunedì alla domenica, dalle ore 12.30 alle 22.30.

Con ordinanza sindacale, inoltre, è stata disposta la proroga fino al 31 dicembre 2025 dei servizi di rinforzo della raccolta porta a porta per le utenze non domestiche food presenti nei quartieri San Nicola, Murat e Madonnella.

Sino al 31 dicembre 2025, infine, con ulteriore ordinanza, è confermato il servizio stagionale aggiuntivo di potenziamento della raccolta per le utenze non domestiche food presenti sulla fascia costiera, ancora interessata alla presenza turistica, nella Zona Start Up 1 (Santo Spirito, Palese, Catino, San Pio, Marconi, San Girolamo, Fesca) e nella Zona Start Up 4 (Torre a Mare, San Giorgio, Sant’Anna).

Binetto, bruciano rifiuti ma vengono ripresi dalla telecamere: arrestata coppia di Sannicandro

Sono stati colti in flagranza nell’atto di appiccare il fuoco ad un cumulo di rifiuti precedentemente scaricato sul suolo: si tratta di due soggetti, un uomo e una donna, residenti a Sannicandro di Bari (BA), tratti in arresto dai Carabinieri del Nucleo forestale e della Stazione territoriale di Cassano delle Murge.

I due erano stati notati dai militari mentre, a bordo di un autocarro con cassone ribaltabile, procedevano sulla strada provinciale che collega i comuni di Cassano delle Murge e Sannicandro di Bari, trasportando big bag, i classici sacchi impiegati per lo smaltimento di rifiuti.

Gli stessi militari, che già stavano indagando su attività di gestioni illecite e combustioni di rifiuti nella zona, hanno pedinato l’autocarro a distanza, finché il veicolo si è immesso in una stradina interpoderale, fermandosi in un terreno agricolo. Lì i militari si sono appostati, e osservavano che i rifiuti venivano scaricati sul suolo e che, subito dopo, i due predisponevano il rogo, ponendo sul cumulo rami secchi e carta e, infine, appiccando il fuoco.

A quel punto i militari intervenivano, fermando i soggetti che cercavano di allontanarsi. Da successivi accertamenti è risultato che l’uomo svolgeva l’attività di operatore ecologico presso un’azienda che si occupa dell’igiene urbana, risultata estranea ai fatti, e aveva effettuato il trasporto con un autocarro intestato alla società stessa, di cui si era illegittimamente appropriato. Ta i rifiuti combusti vi erano anche alcuni con caratteristiche di pericolosità, in quanto comprendevano scarti di lavorazione del settore edile, batterie al piombo, miscele bituminose, RAEE, metalli ferrosi, plastica, carta. L’uomo e la donna, fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa , sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per i reati di gestione e combustione illecita di rifiuti speciali pericolosi.

Al termine delle formalità di rito, l’uomo veniva condotto presso la casa circondariale di Bari e la donna presso la propria residenza in regime degli arresti domiciliari. L’arresto veniva convalidato dal GIP di Bari, in relazione al reato di combustione illecita di rifiuti. Giova precisare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e all’esecuzione della predetta attività seguirà il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.

L’attività è frutto di una costante e quotidiana collaborazione tra il comparto forestale e l’Arma territoriale ed è stata posta in essere sulla base delle recenti modifiche introdotte al Codice dell’Ambiente dal decreto legge 116 dell’8 agosto 2025. La nuova normativa ha reso più gravi le fattispecie di reato e ha inasprito il trattamento sanzionatorio, rafforzando l’azione di contrasto ai crimini ambientali.

Andria, scarica rifiuti in periferia ma viene beccato dalle fototrappole: denunciato lurido 60enne. Multa da 2500 euro

Ad incastrarlo sono state le immagini delle fototrappole che lo hanno immortalato mentre lasciava rifiuti ingombranti alla periferia di Andria, in contrada Papaluca.

A identificarlo, sono stati gli agenti della polizia locale che lo hanno denunciato per abbandono illecito di rifiuti. Si tratta di un 60enne del posto che, secondo quanto accertato, nel marzo scorso sarebbe arrivato accompagnato da un’altra persona a bordo di un autocarro da cui avrebbero scaricato materassi e altri materiali di scarto.

Convocato qualche giorno fa dagli agenti, all’indagato è stata contestata la responsabilità dell’abbandono. I rifiuti sono stati intanto rimossi e il 60enne dovrà pagare 2.500 euro pari a un quarto della sanzione massima prevista dalla legge.

Rifiuti edili abbandonati su terreni privati, nei guai azienda di Molfetta: sequestro da 100mila euro

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bari e il personale della Polizia Metropolitana di Bari hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo di un complesso aziendale di proprietà di una società che opera nel settore dei lavori edili.

Sigilli a tre terreni adibiti a discarica abusiva per un valore totale di oltre 100mila euro. L’attività d’indagine ha condotto a ipotesi penalmente rilevanti a carico del rappresentante legale della società e di un dipendente per violazione delle disposizioni previste dal “Testo Unico Ambientale”

Grazie anche all’ausilio di foto trappole si sono rilevati numerosi abbandoni di rifiuti, anche pericolosi, derivanti dall’attività di demolizione e costruzione per un totale di 35 tonnellate su terreni di cittadini privati.

Il provvedimento cautelare coinvolge sia l’amministratore, in qualità di indagato per smaltimento illecito di rifiuti, sia la società da questi rappresentata, alla quale vengono contestate violazioni in materia di responsabilità amministrativa degli enti, nonché un dipendente della stessa. Contestualmente, il giudice per le indagini preliminari ha anche disposto la nomina di un amministratore giudiziario per la società oggetto di sequestro.

Ciclista investito da camion per rifiuti sulla provinciale Lecce-Novoli: è grave

Un ciclista è stato investito sulla strada provinciale Lecce-Novoli poco dopo le 5 del mattino da un camion della Monteco, una ditta che si occupa della raccolta di rifiuti.

L’uomo, uno straniero, è ricoverato in rianimazione e le sue condizioni sono gravi. Il conducente del mezzo si è fermato e ha chiamato i soccorritori che hanno trasportato la vittima all’ospedale Vito Fazzi.

Il ciclista, che è stato investito all’altezza della frazione di Villa Convento, sarebbe un migrante. Non aveva documenti e il suo cellulare era spento. Sul posto per i rilievi la polizia stradale.

Periferie ridotte a discariche a cielo aperto e roghi di rifiuti: 2 arresti e 9 indagati a Taranto

Periferie trasformate in discariche a cielo aperto e roghi di rifiuti a danno dei quartieri Paolo VI e Tamburi. La Capitaneria di porto di Taranto, coordinata dalla Procura, ha arrestato e posto ai domiciliari due persone e notificato avvisi di garanzia ad altre nove nell’ambito di un’inchiesta sullo smaltimento illecito di materiali provenienti da cantieri edili.

In soli tre mesi di indagini, grazie a intercettazioni, fototrappole, appostamenti e pedinamenti elettronici, sono stati documentati oltre cento episodi di abbandono e combustione di rifiuti.

Dalle indagini è emerso anche il coinvolgimento di imprese che beneficiavano dell’Ecobonus 110% e che si affidavano agli indagati per disfarsi dei materiali a costi ridotti.

Parte dei rifiuti veniva inoltre rinchiusa in sacchi di plastica e gettata nei cassonetti cittadini. Sequestrati cinque automezzi usati per i reati ambientali.

Bari, sequestrata discarica abusiva a cielo aperto a Ceglie: in fiamme rifiuti pericolosi. Una denuncia – FOTO

Nella mattinata del 26 settembre u.s., i Carabinieri della Stazione di Bari – Carbonara e del Gruppo Carabinieri Forestale di Bari – N.I.P.A.A.F., nell’ambito dell’attività di prevenzione e repressione degli illeciti ambientali, hanno proceduto al sequestro preventivo (fatta salva ogni necessaria valutazione nelle fasi successive del procedimento con il contributo della difesa) di una discarica abusiva a cielo aperto di rifiuti speciali pericolosi e non (materiale edile, ferroso di diverso genere e tipologia, pneumatici, parti elettriche e meccaniche di autovetture, batterie esauste, bombole di gas esauste, pannelli di amianto e altro).

I rifiuti erano in evidente stato di abbandono e deterioramento, sottoposti a smaltimento anche mediante combustione, così da determinare inevitabilmente degrado dei luoghi.

È importante sottolineare che il procedimento si trova ancora nella fase delle indagini preliminari e che l’eventuale colpevolezza dell’indagato in ordine ai reati contestati dovrà essere accertata in sede dibattimentale nel rispetto del contraddittorio con la difesa.

Bari, nuovo sistema con intelligenza artificiale contro l’abbandono dei rifiuti: individuati 800 conferimenti illeciti

La ripartizione Tutela ambiente e la Polizia Locale rendono noto il report del primo mese di attività del nuovo sistema di videosorveglianza mobile di ultima tecnologia, con piattaforma gestionale integrata supportata da intelligenza artificiale, dedicato al contrasto agli errati conferimenti e all’abbandono dei rifiuti in ambito comunale.

Il nuovo sistema del tipo “Multivideo Trappola”, costituito da 11 postazioni dotate in totale di una quarantina di fototrappole, è attivo dallo scorso agosto. Nel dettaglio, dal 3 agosto al 2 settembre, in 30 giorni di funzionamento, le telecamere hanno rilevato quasi 800 conferimenti illeciti di rifiuti: 501 abbandoni a mano e 295 episodi in cui sono state individuate le targhe dei mezzi usati per lo smaltimento non corretto.

“Oggi disponiamo del primo bilancio del nuovo sistema, attivato in via sperimentale per un anno, che consente un controllo più preciso ed efficace del territorio, nell’ottica della prevenzione e del contrasto dei fenomeni di abbandono illecito di rifiuti – sottolinea l’assessora al Clima, all’Ambiente e alla Transizione ecologica Elda Perlino -. I primi dati ci dicono che le 11 postazioni entrate in funzione a inizi agosto, hanno catturato con le telecamere ben 800 abbandoni in 30 giorni, producendo più video per ogni episodio, da diversi punti di vista, e consegnando alla Polizia Locale i migliori fotogrammi, anche delle targhe, per procedere con l’individuazione dei trasgressori e, dunque, con le contestazioni. Le telecamere, purtroppo, hanno ripreso tantissimi comportamenti illeciti, dall’abbandono del sacchetto fuori dai cassonetti agli ingombranti scaricati nelle campagne: mobili, lavandini, materiale edile. Questa è l’ennesima iniziativa di contrasto all’abbandono illecito dei rifiuti messa in campo dall’amministrazione comunale in funzione non solo repressiva ma anche preventiva, soprattutto nelle zone più critiche della città o dove registriamo una minore collaborazione dei cittadini. Le postazioni, voglio ricordarlo, sono mobili e si sposteranno nei prossimi mesi in tutta la città, dal centro alle zone più periferiche e a ridosso delle campagne. Faccio, quindi, ancora un appello ai baresi e a chi raggiunge ogni giorno la nostra città, affinché abbiano davvero a cuore la tutela dell’ambiente, oltre che il decoro urbano”.

“Le nuove telecamere rappresentano uno strumento in più, potente e capillare, a disposizione degli agenti della Polizia Locale, che continuano quotidianamente a presidiare il territorio, con azioni di controllo e di sensibilizzazione – dichiara l’assessora alla Vivibilità urbana e Protezione civile Carla Palone -. L’uso delle nuove e più moderne tecnologie ci fornisce, ora, un grande supporto, che si affianca all’attività quotidiana del nostro nucleo antidegrado, che da mesi attraversa strade, piazze e campagne. Solo ieri gli agenti hanno scoperto e sanzionato un’impresa che abbandonava rifiuti a Japigia e che, oltre a pagare una sanzione di 6750 euro, sarà costretta a risarcire Amiu del costo sostenuto per lo smaltimento dei rifiuti lasciati per strada illecitamente. Spesa che, senza l’intervento della Polizia Locale, sarebbe invece gravata sulle finanze di noi baresi. Auspichiamo che l’azione congiunta degli agenti su strada e delle fototrappole, ora potenziate, faccia capire davvero a tutti che le regole vanno rispettate”. Nella giornata di ieri, infatti, il nucleo Ecologia della Polizia Locale ha scoperto il responsabile di un consistente abbandono di rifiuti, provenienti da un’attività edile.

Il materiale di scarto, abbandonato nei pressi e all’interno di cassonetti stradali nel quartiere Japigia, raccolto anche in bustoni neri, era composto da guaine, imballaggi di cartone e altro materiale riconducibile all’impresa, con sede in un Comune dell’area metropolitana di Bari. Al trasgressore, dipendente dell’impresa, è stato contestato il reato di abbandono di rifiuti, sanzionato dall’articolo 255 del Codice dell’ambiente, che prevede l’arresto da sei mesi a due anni o l’ammenda da tremila a ventisettemila euro. I rifiuti sono stati recuperati dall’Amiu, che provvederà allo smaltimento e all’addebito della spesa all’impresa.