Torremaggiore, un angelo della morte nell’hospice Asl? Chiesta l’archiviazione: era indagato un infermiere

Si chiude, forse, il caso sullo scenario inquietante immaginato dalla Procura di Foggia che mesi fa ha disposto la riesumazione delle salme di 15 persone, per lo più affette da patologie oncologiche, scomparse tra il 14 novembre 2022 e il 16 febbraio scorso nell’hospice Asl di Torremaggiore.

Al centro della vicenda era finito un infermiere di 55 anni, indagato per omicidio con l’accusa di aver iniettato il Midazolam, un potente sedativo di uso ospedaliero che viene somministrato per via orale, intramuscolare e in vena (se iniettato in dosi massicce provoca il decesso in poco tempo, a maggior ragione su persone con gravi patologie o su copri provati). L’autopsia aveva rivelato la presenza proprio dello Midazolam e della Prozamina nel sangue di 12 dei 15 pazienti riesumati, pur non essendo medicinali prescritti nel loro piano terapeutico.

La Procura di Foggia ha però chiesto l’archiviazione dell’inchiesta a carico dell’infermiere, nel frattempo trasferito ad altro incarico e in altre città. Resta da capire se i familiari delle persone decedute si opporranno alla richiesta di archiviazione. Sono stati loro, tramite denuncia, a far scattare l’inchiesta.

Tragedia nel Foggiano, accusa malore e cade dal trattore: muore agricoltore 59enne di Torremaggiore

Era alla guida del suo trattore quando, probabilmente a causa di un malore, è caduto dal mezzo ed è morto. Vittima un agricoltore di 59 anni di Torremaggiore, nel Foggiano.

L’incidente è avvenuto in località Montenuovo, alla periferia di Serracapriola. Il mezzo ha proseguito la corsa fino a quando si è ribaltato contro un albero. Sul posto è intervenuto il personale del 118 ma per il 59enne non c’era più nulla da fare.

Audio shock a Torremaggiore, candidato FdI: “Sono fascista contro gay e stranieri”. Il partito: “Fuori dalla lista”

Audio shock di un candidato consigliere comunale nelle liste di fratelli d’Italia a Torremaggiore, cittadina nel Foggiano che va al voto per rinnovare sindaco e consiglio comunale l’8 e il 9 giugno prossimi. Nell’audio, finito sulla pagina Instagram di ‘San Severo Trash’, il candidato si dichiara, tra l’altro, fascista, contro gli stranieri e i gay.

Premette di essere della Lega, nonostante la candidatura in Fratelli d’Italia, e di essere sceso in campo per fornire un’alternativa in più alla città di Torremaggiore e per fare qualcosa per il territorio. Immediata la reazione della candidata sindaca Margherita Di Pumpo sostenuta dai due maggiori partiti di centrodestra, Fratelli d’Italia, Forza Italia e lista civica per Torremaggiore.

“Sono venuta a conoscenza dell’audio nella tarda serata di ieri – dichiara all’ANSA la candidata sindaca – e sono immediatamente intervenuta per prendere le distanze. Il candidato è fuori dalle liste che presenteremo domattina. C’è estrema indignazione verso affermazioni che non appartengono alla sottoscritta (peraltro insegnante e dirigente scolastica) e alla coalizione che rappresento. Sono rimasta allibita anche perché mi propongo come immagine culturale e questi disvalori non mi appartengono”.

Sull’audio è intervenuto anche il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Michele Di Virgilio. “Prendiamo nettamente le distanze – spiega – e condanniamo in toto le sue affermazioni che non rappresentano affatto le idee e i valori del partito quali la difesa della famiglia e dei confini nazionali nell’alveo della democrazia”.

Duplice omicidio a Torremaggiore, negato l’abbreviato a Taulant Malaj. La moglie: “Giustizia per mia figlia”

Taulant Malaj è l’assassino reo confesso di aver ucciso, la notte tra il 6 e il 7 maggio del 2023 a Torremaggiore, la propria figlia 16enne Jessica Malaj e il 51enne Massimo De Santis, il vicino di casa che riteneva avesse una relazione con sua moglie Tefta. Quest’ultima fu gravemente ferita da Malaj e riuscì a salvarsi.

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Duplice omicidio a Torremaggiore, uccide la figlia 16enne e il vicino di casa: la difesa di Malaj chiede rito abbreviato

Si è celebrata nella giornata di ieri l’udienza del processo dinanzi al Tribunale di Foggia a carico di Taulant Malaj, l’uomo che il 7 maggio scorso uccise la figlia 16enne Jessica Malaj, e il 51enne Massimo De Santis, il vicino di casa che riteneva avesse una relazione con sua moglie.

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