Polignano, ha il braccialetto elettronico e va a casa dell’ex compagna: arrestato 41enne. Era nascosto tra le piante

I Carabinieri della Stazione di Polignano a Mare hanno arrestato, in flagranza di reato, un 41enne del luogo ritenuto responsabile (fatte salve le valutazioni successive con il contributo della difesa) di violazione del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dall’ex compagna.

Determinante, in questo caso, è stato il dispositivo di controllo, cd. “braccialetto elettronico”, applicato all’uomo a seguito della denuncia della donna, vittima di reiterati atti persecutori. Rilevata la sua presenza in prossimità della vittima, il dispositivo ha immediatamente inoltrato un “Alert” alla Centrale Operativa dei Carabinieri, consentendo quindi un intervento rapido ed efficace.

Nel corso della notte, infatti, i militari sono intervenuti nei pressi dell’abitazione della donna, sorprendendo l’uomo nascosto tra la vegetazione e, alla vista dei Carabinieri, ha tentato di darsi alla fuga. Lo stesso immediatamente individuato, è stato bloccato dai militari nonostante un tentativo di resistenza.

L’uomo è stato quindi tratto in arresto e tradotto presso la propria abitazione agli arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ne convalidava l’arresto.

È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, all’esecuzione della misura cautelare, seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa dell’indagato, la cui colpevolezza dovrà essere accertata in sede dibattimentale nel contraddittorio tra le parti.

“Fai schifo muori”, umilia e picchia la moglie per 10 anni: braccialetto elettronico per avvocato barese

“Fai schifo”. “Muori. “Sei una donna inutile, incapace di fare la madre. Non vali nulla, senza di me morirai di fame”. Queste sono solo alcune delle frasi proferite da un avvocato civilista barese di 36 anni nei confronti della moglie. Vessazioni che sarebbero andate avanti per 10 anni e che hanno portato la vittima a denunciare.

La gip Paola Angela De Santis ha disposto nei confronti delll’avvocato il divieto di avvicinamento alla persona offesa, con applicazione del braccialetto elettronico. Umiliazioni, pressioni psicologiche e anche violenze fisiche. La denuncia è scatta dopo l’ennesima aggressione, la donna si è recata al Policlinico con lividi sulle braccia.

Nell’inchiesta sono state anche acquisite le testimonianze e i racconti dei genitori di lei e degli amici della coppia. I maltrattamenti sarebbero iniziati quando la donna era incinta della primogenita e proseguiti negli anni successivi, anche alla presenza della figlia. L’uomo è stato interrogato e ha negato ogni accusa. 

Braccialetti elettronici non funzionanti, scatta l’inchiesta a Bari: indaga la Procura

La Procura di Bari ha avviato accertamenti sul malfunzionamento di diversi braccialetti elettronici che non avrebbero segnalato la violazione del divieto di avvicinamento ai danni delle vittime in diversi casi da ‘Codice rosso’.

Il malfunzionamento è stato segnalato dalla Questura di Bari. La Procura ha per ora avviato indagini a ‘modello 45’, ovvero senza ipotizzare reati. Nel 2024, dai dati forniti dalla stessa Questura di Bari lo scorso febbraio, i casi di maltrattamenti, stalking e violenza sessuale sono stati 800, mentre gli ammonimenti sono aumentati del 65% rispetto al 2023.

Bari, viola il divieto di avvicinamento dal padre: figlio arrestato dopo la segnalazione del braccialetto elettronico

Nei giorni scorsi la Polizia di Stato ha dato esecuzione, su richiesta della Procura Generale, ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dalla Corte di Appello di Bari, quale aggravamento della misura del divieto di avvicinamento, nei confronti di un uomo ritenuto responsabile di violazione delle prescrizioni imposte dalla misura cautelare di cui era destinatario.

L’uomo, a seguito di minacce e maltrattamenti, non poteva avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dal padre (tra cui abitazione e luogo di lavoro) ed aveva l’obbligo di mantenere dal medesimo una distanza di almeno 300 metri. Ai fini del monitoraggio di quanto prescritto dall’Autorità Giudiziaria, gli era stato anche applicato il “braccialetto elettronico”.

L’allarme del braccialetto e le segnalazioni del padre relative a ripetute violazioni delle prescrizioni imposte, hanno consentito l’emissione del provvedimento cui i poliziotti della Squadra Volante hanno dato esecuzione. Dopo le formalità di rito e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, l’uomo è stato accompagnato nel carcere di Bari.

Bitonto, maltratta e perseguita l’ex moglie: 77enne ai domiciliari con l’obbligo del braccialetto elettronico

Un uomo di 77 anni è stato arrestato dalla polizia a Bitonto, in provincia di Bari, per atti persecutori e maltrattamenti ai danni dell’ex moglie. Secondo quanto ricostruito dai poliziotti anche grazie alle diverse denunce sporte dalla vittima, tra il 2019 e il 2021 il pensionato nonostante fosse stato raggiunto da un divieto di avvicinamento alla ex, avrebbe continuato a importunarla seguendola mentre camminava per le strade della città e avvicinandola per chiederle con toni minacciosi dei soldi. L’ultimo episodio risale allo scorso gennaio quando il 77enne avrebbe inviato un biglietto alla donna con cui le chiedeva 350mila euro per l’acquisto di farmaci e per fornire di un sistema di riscaldamento la sua casa al piano terra. Stanca delle pressioni costanti dell’uomo, la vittima si è rivolta ai poliziotti. L’anziano è agli arresti domiciliari con l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico come previsto dalla legge sul codice rosso.

Braccialetto elettronico per stalker e vittima, primo caso nel Barese: si attiva nella distanza di 500 metri

La vicenda ha luogo a Bari, un 43enne barese ha iniziato a perseguitare e minacciare l’ex compagna, una donna di 40 anni, dopo che quest’ultima lo aveva lasciato per tornare a vivere a casa della madre. “Se non ci vediamo vengo sotto casa tua e faccio il macello”, recita uno dei tanti messaggi minatori inviata alla vittima. 

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